Elsa Fornero, la lady di ferro nostrana
Pare che la relazione dell’Inps
contestata da Elsa Fornero sia stata chiesta da lei stessa all’ente
che cura i fondi pensionistici dei lavoratori sei mesi fa.
Il documento che ha fatto andare su
tutte le furie la Fornero perché secondo lei provoca «disagio
sociale» secondo alcune notizie è stato sulla sua scrivania fin da
gennaio. Non chiuso o nascosto in un cassetto ma valutato e soppesato
dai tecnici chiamati a stilare il decreto interministeriale che dei
390mila esodati calcolati dall’Inps ne ha «salvaguardati» solo
65mila.
Perché la Fornero si è scaldata fino
a trascendere nella dialettica e sentenziare il licenziamento, cosa
sicura se si fosse trattato di un ente privato, e tuonare contro i
vertici INPS?
Esternazioni che lasciano intendere il
vero volto della Ministra. Altro che lacrime!
Alla luce di questi fatti si comprende
la manovra e
l'abolizione voluta dalla professoressa dell'articolo 18dello statuto dei lavoratori, che, ricordiamolo, tutelava i
lavoratori dai licenziamenti facili quali, e qui abbiamo contezza, la
reazione piccata di un alto dirigente nei confronti di subalterni che
hanno prodotto azioni non consoni alla linea del comando politico.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.
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Come leggere il contatore dell'acqua con gli orologini a lancette? misuratore dell'acqua vecchio tipo Semplice. Si inizia dalla lancetta delle migliaia con la dicitura x100 e poi si continua di seguito: x100, x10, x1 e prendendo in considerazione il numero in difetto che si trova alla destra e alla sinistra della lancetta quando questa non indica un numero preciso. Nell'esempio dell'immagine la lettura è determinata così: xmille, tra 9 e 8 = 8 xcento, tra 5 e 4 = 4 x10, =4 x1, anche se reso illeggibile dai residui dell'acqua sporca causata dall'imperizia di qualche amministratore pubblico o privato, s'intuisce che la posizione della lancetta si trova tra il 2 e l'uno, quindi è = a 1. il risultato è 8441 metri cubi d'acqua consumati da quando è stato installato il misuratore.
( IL Cannibalismo degli Stati Europei )
RispondiEliminaLe banche con giochi speculativi Sbagliati hanno innescato
La recessione .
Là BCE con i prestiti alle Banche ? alimenta il fuoco distruttivo
è come dare soldi ad un giocatore malato correrebbe subito ha giocarseli
sperando di rivincere i soldi persi .
Ed è quello che sta succedendo ogni volta che là BCE foraggia le Banche
dei Paesi Comunitari in difficoltà lo spraid sale annullando i sacrifici
dei Paesi Più deboli a questo punto viene spontaneo chiedersi
perché aiutare chi ha prodotto la crisi ? io applicherei quel detto popolare
che recita cosi chi rompe paga e i cocci sono suoi.
i Governi dovrebbero aiutare le imprese
aiutando l’Imprese si produce lavoro riattivando l’economia
in automatico anche le Banche si ricaricherebbero.
Ma hai nostri giorni viene fatto tutto il contrario l'unica cosa concreta ?
Il malaffare dilagante perpetrato da speculatori - Banche –
e da chi ricopre cariche istituzionali
con danni incalcolabili per il Popolo. VITTORIO