Scaricare la rabbia sui figli degli altri non è una cosa carina! Dire che i ragazzi non debbano fare gli schizzinosi e quindi devono accettare qualsiasi tipologia di lavoro non è una cosa saggia! Definire bamboccioni o sfigati quanti non riescono a laurearsi in tempi brevi è da superficiali! Imporre tasse indiscriminatamente non è fare politica del welfare ma asservimento e freddo tecnicismo.
La polemica impazza in Italia.
Dopo le ultime battute della Ministro Fornero sulla disponibilità dei giovani choosy, troppo esigenti, pignoli e incontentabili, quindi insofferenti ad accettare lavori poco gratificanti, i giovani, e non solo, si sono rivoltati. La rabbia quotidiana che:
Dopo le ultime battute della Ministro Fornero sulla disponibilità dei giovani choosy, troppo esigenti, pignoli e incontentabili, quindi insofferenti ad accettare lavori poco gratificanti, i giovani, e non solo, si sono rivoltati. La rabbia quotidiana che:
cresce lenta quando parli al telefono
per quattro ore senza concretizzare nulla, ti fa girare e rigirare
tra le mani un prodotto qualsiasi al supermercato o sulle bancarelle
del mercato rionale paragonando prezzo e qualità;
induce a dire no alla pizza con gli
amici; ti fa sentire reietto perché non hai i soldi neanche per un
cerotto.
Questa rabbia ha tirato in ballo i figli dei dirigenti, professori, ministri e politici che, guarda caso, sono tutti ben sistemati! Sarà un caso? O sono più bravi, studiosi e intraprendenti dei loro coetanei per davvero? Oppure è semplicemente il vecchio cuore familistico che tende a far vedere il bello anche laddove non c'è?
Questa rabbia ha tirato in ballo i figli dei dirigenti, professori, ministri e politici che, guarda caso, sono tutti ben sistemati! Sarà un caso? O sono più bravi, studiosi e intraprendenti dei loro coetanei per davvero? Oppure è semplicemente il vecchio cuore familistico che tende a far vedere il bello anche laddove non c'è?
Bando alle ciance, piuttosto che parole
buttate al vento, neologismi e frasi astratte, vorremmo vedere
progetti concreti che diano speranza ai giovani e serenità a quella
vasta classe di precari inoccupati, esodati o senza nessun salario
sociale che vivono grazie alla solidarietà della famiglia.