©M. Iannino, t.m., "sogni" |
Questa è
la storia di uno di noi. Anche lui nato per caso in via Gluck... così
cantava Celentano qualche decennio addietro. Rimpiangendo i tempi
passati e la passata ingenuità con la quale crescevamo nei sobborghi
delle metropoli prima delle cementificazioni selvagge e delle
lottizzazioni criminali. Ma si potrebbe, vista l'attualità,
ricordare anche “chi non lavora non fa l'amore...” e allora un
gran numero di persone, oggi, dovrebbe fare solo seghe per colpa di un sistema assurdo di fare impresa e capitalizzare i profitti.
Oppure canticchiarle un po' tutte le sue canzoni perché in tutte troveremmo pillole di società.
Oppure canticchiarle un po' tutte le sue canzoni perché in tutte troveremmo pillole di società.
I testi
di Adriano Celentano toccano spesso temi sociali; problematiche
comuni tra gli uomini che sognano ideali e che lottano per
realizzarli, alcuni solo a parole, altri coi fatti. E dopo tanto
parlare polemico sulla partecipazione o meno di Adriano a Sanremo e
sul suo cachet che la RAI deve dargli, il molleggiato spiazza tutti e
fa ingoiare il veleno alle lingue biforcute. Devolve tutto in
beneficenza! Sì, il suo cachet lo dà in parte ad Emergency, quindi
Gino Strada per la costruzione di un ospedale nei paesi
sottosviluppati e il resto ad alcune famiglie italiane bisognose.
Sapranno
gli avvoltoi prendere spunto di questo atto di solidarietà?
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