Con
il termine entropia si esplicita l'assenza totale del concetto di
dimensione, estensione, formato e quantità; quindi, qualsiasi
concetto formulato è impreciso se non addirittura incomprensibile se
comparato ad altri sistemi assoluti, in quanto, essendo l'entropia la
misura del disordine, non disciplina un determinato concetto ma
lascia spazi a intendimenti variabili.
Detto
ciò, quale sistema concettualizzato dai saperi accademici può, in
un certo qual modo, adattarsi all'instabilità del gioco creativo se
non l'entropia?
Anche
se nel campo dell'arte le variabili segniche e o strutturali possono
essere manipolate dalla verbosità accademica o fumosa dei mercanti,
non è detto che questi conferiscano all'opera, con l'entropia della
parola, il pathos empatico che intercorre tra artista opera e
fruitore.
L'
“arte” è per sua natura un gioco antropico in cui, all'inizio,
la forma, il colore e le altre caratteristiche fisiche del gesto,
sono elementi ben classificabili e determinano, ancora per poco
tempo, la singolarità del segno iconico che, in ossequio ai canoni
preordinati dal sistema codificante della disciplina dei segni,
ovvero la semiotica, classifica e rende intellegibile la
componentistica iniziale, portata all'estremo dalla fusione degli
ingredienti usati per dare libero sfogo all'assemblaggio creativo e
conferire nuovo pathos al linguaggio della visione.
Insomma
è come stare in equilibrio precario. Essere sull'orlo di un
precipizio e non sapere se la caduta si trasforma in slancio vitale
che incita al volo oppure no.
I
lavori di Erminia Fioti e Anna Aprile disseminati giocosamente negli
spazi della galleria 68 suscitano simili pensieri e per certi
aspetti riconducono a quell'arte brut che fu ricerca poetica e
battistrada per nuovi orizzonti linguistici dell'arte contemporanea
riconducibile alla sensibilità di Dubuffet.
“Sul
precipizio” è la rassegna visiva in corso nella galleria 68 in via
Lucrezia Della Valle di Catanzaro, che mette a nudo l'anima di due
donne e il tecnicismo di un uomo. tutti e tre condensano i
rispettivi “umori” nel gioco creativo della pittura: Erminia
Fioti, Anna Aprile e Roberto Masìa.
"Entropia!" Mario, non avresti potuto usare miglior parola per definire la nostra collettiva. Personalmente ho casa entropica... per aiutare l'universo :)
RispondiEliminaGrazie.
Mario, concordo con quanto dici. Cio' significa che la collettiva " Sul Precipizio " viene percepita dall'esterno, cosi come e' stata pensata ,cioe' , senza la pretesa di essere inserita in schemi precostituti e senza etichettature. Solo tre artisti che si presentano per quello che sono, ciascuno con la propria personalita' e singolarita', seppur " sul precipizio " .
RispondiElimina