domenica 1 novembre 2009
Natuzza Evolo non c'è più, rimane il suo esempio
Alcuni fenomeni sono impenetrabili dalla ragione umana. Tra questi, è totalmente insondabile il Mistero Natuzza Evolo: mamma moglie e mistica; persona semplice, che nella completa umiltà si dichiara verme di terra, peccatrice. Una peccatrice singolare che, alla stregua dei bambini in quanto a genuinità d’animo, dice di parlare con la Mamma Celeste e col suo figliolo Gesù.
I messaggi divulgati dopo la Quaresima e l’Assunta durante i quali soffriva e riviveva la Passione di Cristo, sono la testimonianza dei colloqui; ma la testimonianza, non si limitava al messaggio scritto, era suffragata da stimmate e ferite che comparivano sul suo corpo dolorante.
Sofferenza e preghiera, questo il suo modo di mondare i peccati degli uomini sulla terra.
E, non a caso, tutti i messaggi concludevano il dialogo con una riflessione rivolta ai giovani, al loro malessere, alla droga, alla strumentalizzazione della loro debolezza da parte dei potenti, all’accorata esortazione alla preghiera, ai cenacoli familiari, al dialogo coi giovani.
Oggi, domenica 1 novembre 2009, intorno alle cinque del mattino si è spenta dopo lunga sofferenza a paravati nella casa “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, una casa di riposo onlus realizzata con i lasciti dei fedeli.
La Calabria perde il corpo martoriato di Mamma Natuzza ma non la Sua protezione che continua a vivere nelle preghiere, nelle opere e nelle testimonianze dei beneficiati e di quanti hanno avuto la grazia di conoscerla, parlarle e essere confortati da Lei.
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