la corte europea dei diritti umani contro il crocefisso nelle scuole
“Il crocifisso appeso nelle aule scolastiche è una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni. Lo sostiene una sentenza emessa all’unanimità da sette giudici della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, presieduti dalla belga Francoise Tulkens, che hanno esaminato il ricorso di una cittadina italiana di origine finlandese.”
Si rimane di stucco a sentire certe notizie. Come se la presenza di un simbolo silenzioso facesse proselitismi incessanti e parlasse per tutto il tempo delle lezioni, inculcasse dogmi e fustigasse i ritrosi alla catechesi cristiana.
A parte le implicazioni umane racchiuse nella figura martoriata dalla crudeltà dei carnefici e dalle allegorie religiose inerenti l’amore per il prossimo, il perdono per le sofferenze e i peccati dell’uomo, chi non si riconosce nei simboli ha facoltà di dissentire; contestare ma non distruggere o eclissare con la forza il segno di riconoscimento di un popolo. È come voler distruggere la bandiera di una nazione perché ostile al modo d’intendere dell’ospite.
Di conseguenza, in ottemperanza alla sentenza, deve essere eliminato qualsiasi simbolo nei luoghi pubblici, religioso, politico, sociale, culturale perché a ben guardare lede sempre l’altrui coscienza poiché l’universo umano è variegato.
Si sta rasentando veramente l’assurdo! In nome di un’ipotetica parità si vuole imporre un cambiamento di rotta radicale della cultura e della società della Repubblica Italiana. Repubblica Sovrana e laica, con proprie leggi che tutela con il Concordato Stato/chiesa, le origini e la diffusione della religione cristiana attraverso l’insegnamento nelle scuole, ma dà, altresì, a quanti non vogliono seguire, l’esonero all’ora di religione in classe. È ovvio che, vivendo in uno Stato Democratico, anche se a maggioranza cristiana, non tutti i cittadini lo sono; esistono diverse confraternite, tant’è che persino con la dichiarazione dei redditi c’è la possibilità di donare l’8xmille a una miriade di chiese e associazioni no profit.
Senza tirarla per le lunghe: dove si riscontra la violazione di libertà dei genitori ad educare i figli secondo convinzioni personali e diversi dalla religione cattolica?
Chiedo:
Chi o quanti bambini sono rimasti turbati, shoccati, traumatizzati da perdere il sonno alla visione di un crocefisso? Quanti sono diventati serial killer? Stupratori, ladri, imbroglioni, mistificatori…
Bèh, se il risultato è così catastrofico per la delicata, sensibile psiche di certa gente, allora è bene che evitino musei, chiese e monumenti; stiano lontani dalle deleterie opere d’arte che hanno segnato i percorsi dell’umanità!
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.
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