le contraddizioni dei social network
Le contraddizioni dei social network
Le persone che s’incontrano e dialogano in rete con un comune denominatore sembra si divertano a sollevare perplessità in chi entra per la prima volta nel circuito delle chat sociali. Tra gli utenti della stessa cerchia, forse perché conoscenti di vecchia data, s’instaura un rapporto di complicità incomprensibile agli estranei; a loro basta un cenno per aprire dialoghi infiniti pieni di doppi sensi, ilarità e a volte sarcasmo. Non si comprende quando una notizia è ritenuta spam, promozione personale o pubblicità. Alcuni espongono belle immagini di paesaggi, foto artistiche poetiche o di denuncia sociale; altri fanno mera promozione della propria immagine con un filino per niente velato di autocompiacimento per lo share ottenuto e altri ancora pensano di contribuire all’azione politica imminente fiancheggiando questo o quel personaggio.
Ora, è umanamente comprensibile che dopo una giornata di duro lavoro o quotidiana routine, in cui si è sottoposti a pressioni fisiche ed emotive, la maggior parte degli internettari preferisca la burla al pensiero indagatore dei problemi sociali, ma, considerato che internet è sinonimo di possibilità concreta per quanti vogliono esporre senza vanagloria e senza padroni i propri pensieri, non dovrebbe essere necessario agli altri utenti, quelli estranei alla cerchia degli amici reali, conoscere l’interlocutore del social net in cui chatta?, non come persona fisica, stato sociale e residenza geografica, ma come membro di una comunità che scopre problematiche sociali, culturali e politiche mirate ad approvare o disapprovare ciò che esprime così da essere parte veramente attiva del social network.
Nel decalogo di certi blogger c’è scritto: se un blogger ti sta antipatico non glielo dire: ignoralo!
E i più esperti, quelli che rilasciano interviste o hanno liste chilometriche di amici, a un certo punto della loro carriera decidono di ritirarsi nella torre d’avorio della loro vanagloriosa esistenza parallela, lucchettano blog e contatti, salvo, poi, aprirli all’occorrenza, al vezzo degli ammiratori. Amaro epilogo del mezzo democratico
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.
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