Natuzza, secondo me, è stata un gran
mistero per quanti non credono nel sovrumano.
Nel trascendente!
Le persone razionali preferiscono avere
a che fare con episodi tangibili e fatti concreti riscontrabili
realmente e motivati scientificamente.
Ma i poteri della mente non sembrano
essere appannaggio totale della scienza.
La creatività, ad esempio, si
manifesta allorché la parte destra del cervello è libera;
affrancata dalla logica e dal potere raziocinante, che risiede nella
parte sinistra del cervello, trova soluzioni inaspettati a problemi
difficili da districare seguendo filologie e teoremi scientifici.
La scienza stessa afferma che le
potenzialità della mente umana non è completamente sfruttata e che
le arti, la creatività, sfugge ai canoni comuni.
Si deve possedere una visione
incontaminata, ingenua e pronta all'entusiasmo, essere aperti
all'imprevisto e accettarlo per potere viaggiare nelle correnti
mistiche che scorrono dentro e fuori di noi.
Natuzza questo lo sapeva! Li
esercitava. E sorrideva. Lasciava che il tempo facesse il suo corso.
Probabilmente, nonostante dicesse
sempre che il futuro è nelle mani del Signore, lei, era a conoscenza
di moltissime cose a noi ignote. Aveva previsto la lite attuale? È
irrilevante, lo so.
Ma
La natura umana è paradossalmente
incongrua. E davanti ad avvenimenti destabilizzanti che riguardano la
comunità in questione, indiscutibilmente dai nobili fini ma che ne
minano i concetti prestabiliti dallo statuto, diventa legittima
qualche riflessione. Quantomeno per capire se qualcuno ha abusato
della buonafede dei devoti, se è uscito dal solco scavato dalle
intenzioni cristiane che hanno edificato il tutto. È lecito
conoscere la verità.
Non è, quindi, pura curiosità terrena
e neanche un'effimera dannosa intromissione voyeuristica ma un'intima
esigenza di chiarezza indagare quanto accaduto per comprendere e
eventualmente tutelare in futuro da eventuali pecche la fondazione
“Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime”.
Comprendere, anche, perché quello che
stava bene prima (mi riferisco alla fondazione, alla stipula che ne
regolamenta i fini associativi dell'enorme missione d'amore e alla
firma apposta in segno d'approvazione dal vescovo di allora mons.
Cortese) non va bene oggi.
Prendo atto delle esigenze della curia
e della nota diramata dal rappresentante della fondazione. Saggio
smussare gli angoli e dialogare per trovare un'intesa ma così
facendo si pone qualche dubbio sulla lungimiranza mistica di Natuzza
che, guidata dalla Madre Celeste, benedisse il tutto. Statuto
compreso.