Vivere in periferia, anzi, vivere LA periferia urbana a volte non è una scelta ma una necessità. Tra le tante discrasie che qui si toccano con mano ve n'é una di natura squisitamente urbanistica quasi inspiegabile che fa il paio con le dolenti note di chi rimane per necessità e non per scelta: la sensazione d'abbandono e di lontananza dal centro storico in quanto a manutenzione di strade e scarichi pluviali rammenta amaramente di essere figli di un dio minore.
Impatto 0. Ora lo so! Nella realtà consumistica che ci siamo inventati l'impatto 0 non esiste davvero se non dopo avere ottemperato ai molteplici procedimenti di rimessa in circolo degli elementi adoperati.
A proposito di sciacalli. La sensibilità non ha bisogno di regole scritte e articoli di legge. O c'è e fa parte dell'essere oppure è sotterrata sotto quintali di cinismo stratificato negli anni in coscienze imbruttite da vari fattori e alimentate di volgare materia che dà potere. L'esposizione mediatica è potere!
Catanzaro, quartiere Corvo Corre l'obbligo di chiarimenti per ovviare eventuali equivoci che potrebbero sorgere nel leggere le opinioni espresse nei post precedenti dedicati alla pista ciclabile del quartiere corvo.
Finché il genere umano rincorrerà feticci sarà immune dagli effetti della vera bellezza. Che si mettessero l'animo in pace quanti confidano che la bellezza salverà il mondo! Giacché dietro ogni progetto o proposta di “bene comune” si nascondono trappole tese ad accrescere ricchezze ed ego personali è difficile sperare nella bontà fine a sé.
Abbiamo familiarizzato e immesso nel nostro linguaggio comune parlato e scritto un altro termine inglese: caregiver , cioè la persona che dà aiuto quotidianamente ad una persona cara ammalata non autonoma dello stesso nucleo familiare.
Emigrazione legale. Nella prima uscita pubblica del 2024 Giorgia Meloni ha espresso le sue teorie su alcune problematiche attuali. Non mi soffermo sul modello politico e sull'etica degli esponenti che compongono la squadra di governo, sarebbe come parlare di aria fritta o più semplicemente perdere tempo con chi non vuole intendere altro perché convinta di operare bene nonostante le figure di mer en dina accumulate.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.