Plateale e inopportuno Zelensky!
Non sei in una soap opera caro
Volodymyr. Nel mondo reale l'indipendenza dal regime totalitario e la
pace si cercano in maniera diversa.
“Russi abbandonate Putin se no sarete
uccisi!”. È una frase ad effetto se recitata in un film oppure nel
metaverso immateriale dove, una volta spento lo schermo e resettata
la connessione, si torna alla vita quotidiana, Quella quotidianità che evidenzia l'altra metà del popolo russo fuggiasco accalcato ai confini.
E poi, diciamola tutta, quella
maglietta color verde marcio da “guerrigliero” navigato che fascia
la cellulite, quel volto curato, quelle parole ferme non si addicono
a un presidente di una nazione.
Putin ha fatto l'errore più grande
e disumano della storia dopo Hitler & c. mascherandolo di
ipocrite opportune bugie. Ha mentito sull'azione dimostrativa; sui
morti e la carneficina degli innocenti che i suoi hanno commesso. E
ha inscenato la farsa sul referendum popolare per l'annessione dei
territori occupati con la forza alla madre Russia.
Sì Putin è la faccia oscura
degli interessi oligarchici sovietici. È la negazione della libertà!
Ma la storia insegna che non è misurandosi con i muscoli che si
risolvono problemi così immensamente tragici. Il nome e la vita di
Gandhi ti dice qualcosa? La sua resistenza passiva potrebbe risultare
anacronistica sotto una pioggia di bombe e davanti agli eserciti
inviati a sedare con la morte intere popolazioni.
Anche in Iran si sta consumando
una “guerra interna” non meno cruenta e sanguinaria della altre
disseminate nel mondo. Qui le forze oscurantiste che usano la
religione per indottrinare e sottomettere il popolo decidono usi e
costumi, vita e morte.
La religione è la legge dominante!
Oscurantista per le donne che le priva della dignità di essere madri
e femmine libere di scegliere il proprio percorso.
Cultura. Conoscenza. Divulgazione
dei saperi! Libertà. Queste le pillole da diffondere per una società
più equa. Solo così la vita cesserà di essere trasformata in una
soap.
Questo vale anche per l'Italia e i
vari leader invasori della scena pubblica.