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Facciamo il punto: Il termine "dittatura degli ayatollah" si riferisce al regime teocratico instaurato in Iran dopo la rivoluzione del 1979, guidata dall'ayatollah Ruhollah Khomeini. Da allora, il potere supremo è detenuto dalla Guida Suprema, una figura religiosa sciita che esercita un controllo esteso su politica, giustizia, esercito e media.
Salviamo il MOndo dall'avidità, dall'idolatria, dalla misoginia, dai dogmi e dalle dottrine oscurantiste seminatrici di morte.
“U voi chjiama cornutu u ciucciu”. Il bue chiama cornuti l'asino. Da noi diciamo così quando qualcuno accusa un altro delle proprie pecche e proietta la cattiveria perpetrata sugli innocenti con disonestà intellettuale confidando nell'indolenza collettiva.
DIALOGO E CONFRONTO NELLE DEMOCRAZIE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE TRA STATI E POPOLI! Deescalescijon, (de-escalation) dicono con aspetto contrito i leader in tv. Che dovrebbe significare una sorta di freno a mano, una marcia indietro contro l’azione bellicista in generale. Che però nasconde una sorta di sudditanza nei confronti dei potenti della terra.
Non trovo le parole. Davanti al niente esistenziale alimentato d'arrogante potere muscolare sui deboli c’è poco da dire. Si rimane annichiliti! Ed è inutile lo sdegno.
Libertà, emancipazione per Afghanistan e Iran: SOLIDARIETA' ALLE DONNE VOLUTE E RESE SCHIAVE DAI REGIMI MASCHILISTI. Ancora giunge una notizia che ha dell'incredibile! Come può un essere umano degno di questo aggettivo violentare una bambina di 14 anni sol perché ha protestato contro il regime? Può, la polizia morale degli ayatollah calpestare i diritti umani in nome di una dottrina manichea? L'integralismo è di casa in Afganistan. Il regime continua nella sua insana politica del terrore. Impicca i dissidenti. Tortura e violenta quanti cadono nelle loro grinfie. La morale di questa dittatura è contro natura! Umilia l'essere donna! La vuole sottomessa! E guai a quante disobbediscono …
Help Iran! Si sta attuando una carneficina grave e inammissibile. Il regime degli ayatollah uccide barbaramente i dissidenti perlopiù giovani che non tollerano gli abusi di potere di governanti e guardiani. Se la guida religiosa, la più alta in carica che governa lo Stato e quindi i corpi e le anime che muovono l'Iran dalle radici fisiche alle altissime vette dello spirito, si macchia di crimini orrendi significa che non è degna di tale missione e quindi deve essere deposta. Allontanata dalla vita sociale e religiosa per il bene della comunità e suo sé la sua fiammella è diventata fiamma di distruzione .
In Iran si continua a morire per motivi che noi, occidentali, fortunati per essere nati casualmente in Nazioni laiche, riteniamo assurdi. Morire impiccati per avere manifestato contro il regime dispotico degli ayatollah. Chiedere a gran voce di vivere in uno stato sociale evoluto e democratico non può e non deve essere motivo di morte! Quando uno stato qualsiasi si arroga il diritto di impiccare, togliere la vita ai giovani contestatori, ecco, in quel preciso momento tutti gli Stati democratici degni di questa definizione devono fare sentire la propria voce, essere determinati e accorrere tempestivamente affinché la morte di Stato non si abbatta sugli innocenti rei solo di avere contestato le leggi umane imposte da visioni manichee. L'Iran è un Paese ricco di storia! Ma le vicende di questi ultimi anni la offuscano e gettano fango sulle origini dei popoli che lì vivono.
Plateale e inopportuno Zelensky! Non sei in una soap opera caro Volodymyr. Nel mondo reale l'indipendenza dal regime totalitario e la pace si cercano in maniera diversa. “Russi abbandonate Putin se no sarete uccisi!” . È una frase ad effetto se recitata in un film oppure nel metaverso immateriale dove, una volta spento lo schermo e resettata la connessione, si torna alla vita quotidiana, Quella quotidianità che evidenzia l'altra metà del popolo russo fuggiasco accalcato ai confini. E poi, diciamola tutta, quella maglietta color verde marcio da “guerrigliero” navigato che fascia la cellulite, quel volto curato, quelle parole ferme non si addicono a un presidente di una nazione. Putin ha fatto l'errore più grande e disumano della storia dopo Hitler & c. mascherandolo di ipocrite opportune bugie. Ha mentito sull'azione dimostrativa; sui morti e la carneficina degli innocenti che i suoi hanno commesso. E ha inscenato la farsa sul referendum popolare per l'anne...
Accadono cose impensabili oltre i confini occidentali. Mahsa Amini uccisa a 22 anni per il velo indossato male: Le Fuoriusciva una ciocca di capelli e la "polizia morale" l'ha picchiata brutalmente e portata in cella! Davanti a notizie simili si resta increduli non perché da noi le forze dell'ordine siano più "buone" e non usano la violenza ma per una questione di libertà individuale e autodeterminazione. Riteniamo che la libertà individuale non sia ritenuta libertinaggio oltraggioso che se ne fotte della comune morale anche quando espone parti del corpo ritenute "pudiche" o intime ma perché mostrare il volto e quindi il sorriso agli altri è naturale! è sinonimo di socialità. Punto! Verrebbe da ricordare l'evangelico passo del “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. In certi ambienti sociali la sottomissione della donna è appannaggio maschilista rafforzato dalle volontà verticistiche politiche e religiose. È ignoranza! Sudditanza...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.