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sabato 31 agosto 2024

Metti una sera in libreria

 Sembrano note stonate quelle che seguono, peggio, peccare di blasfemia nel salottino letterario in cui si parla di cibo mentre alcuni popoli muoiono per fame e sete per volere dei regimi dispotici


Ho ancora nella mente le immagini dei bambini affamati, feriti, sporchi di polvere e fango che vagano tra i palazzi e le tende devastate dalle bombe. Ragazzi, anziani, donne e uomini di ogni età costretti nella striscia di Gaza. Ma anche dei Bambini sfruttati nelle miniere dell’africa. Bambini soldato. Bambini privati dell’infanzia e di un adeguato pasto. Esseri viventi che non stanno a guardare il capello. Per loro tutto ciò che è commestibile e riempie lo stomaco va bene.


domenica 9 agosto 2020

PEPERONI RIPIENI FRITTI come da tradizione

Accendere il forno a legna in estate è da masochisti.

Nella casa di campagna non era arrivata ancora l'energia elettrica e ogni cosa doveva essere fatta secondo antichi criteri. Al massimo si poteva usufruire della bombola del gas, trasportata a dorso di mulo dal paese, ma quasi sempre si preferiva accendere il fuoco e cucinare un pasto frugale nell'aia a mezzogiorno, all'ombra del maestoso pino.


L'orto donava i frutti con generosità.

Peperoni, cetrioli, pomodori, fagiolini e qualsiasi altro prodotto piantato e coltivato a tempo debito.


peperoni tondi ripieni e fritti


Il paniere, colmo di peperoni carnosi ottimi da fare ripieni, appena poggiato sul tavolo, emanava odori gradevoli di ortaggi appena colti.

L'antica ricetta, semplice per necessità oggettive, (ricordiamo che non c'era il frigorifero e qualsiasi altro elettrodomestico) era composta da un impasto di pane raffermo, un generoso pugno di formaggio pecorino, qualche uovo sodo e pezzetti di caciocavallo con qualche variante in base alle riserve accumulate in credenza.

Solitamente, questo il ripieno dei peperoni tondi fritti. E mia madre era maestra nel prepararli.

La padella, annerita dalle fiamme del legno di limone o alloro, sul treppiede in ferro battuto, conteneva comodamente la porzione necessaria per la famiglia.

L'odore dell'olio fritto, e, ancora prima, l'impasto con l'aggiunta di carne tritata e un pizzico di noce moscata, hanno fatto riaffiorare in me ricordi sopiti ma mai dimenticati.

Negli anni della mia infanzia i giorni estivi si snocciolavano ciondolando senza meta per i campi e arrampicate sugli alberi; scorpacciate di fichi, ciliegie, qualche pomodoro appena staccato dalla pianta nel silenzio interrotto dal suono delle foglie mosse dal vento e dallo sgorgare del ruscello che scorreva nel mezzo della campagna.

martedì 24 marzo 2020

Cucina terapeutica

Arresto forzato delle attività giornaliere.


Vi sono dei momenti che devi fermarti e non potere fare più quelle attività che ritenevi normali. Gesti e impegni quotidiani subiscono modifiche necessarie imposte da situazioni contingenti che esulano dalla tua volontà.

Che fare in momenti simili?

Ginnastica a corpo libero. Cyclette. Letture. Film. Giochi on-line. Giardinaggio. E poi?
E poi si mangia! Perché allora non dedicare un po' di tempo alla preparazione degli alimenti.

Impegnarsi in cucina, magari rispolverando il vecchio quaderno della nonna? Quel quaderno stilato con cura, scritto sotto dettatura con passione per non disperdere gusti e esperienze antiche?

Il fermo forzato ci dà la possibilità di fare cose che in condizioni normali diventano un surplus negli impegni della giornata scandita da orari di lavoro, scuola, palestra, shopping e altre attività.

Cucinare è rilassante.

Impastare, amalgamare ingredienti è un'azione terapeutica che, oltre a farci stare bene con noi stessi, concretizza gli entusiasmi e alimenta l'amore per la famiglia.

Non importa il risultato finale, anche se non è da sottovalutare un buon piatto ben riuscito rispetto a una ciofeca, ma, importante è provarci.

venerdì 7 ottobre 2016

Spaghetti alle lumache

spaghetti al sugo di lumache

  Squisitezze da leccarsi i baffi

I francesi li chiamano escargot. Sono dei molluschi comunissimi che spuntano fuori dal terreno dopo le prime piogge. Le lumache, per non affogare, rompono quel leggero strato calcareo che li isola dal resto del mondo. Interrompono così il letargo e riprendono a mangiare l'erba.

Le lumache, quando cucinate bene, sono una prelibatezza per i palati. Ci sono innumerevoli ricette, ma io amo inventare, creare delle varianti. Improvviso con quello che ho a disposizione!

Oggi ho un pugno di lumache, qualche pomodoro e altre spezie. All'opera, dunque!

domenica 25 settembre 2016

Altro che ripresa economica

1/2kg di carne macinata, un po' di pane raffermo. Un pugno d'olive. Mezzo chilo di pomodori, qualche foglia di basilico. Un peperone. E il pranzo è servito.


In tempi di restrinzione economica riscoprire l'economia domestica insegnata dalle mamme è un imperativo categorico da seguire diligentemente!

Negli anni sessanta le casalinghe spaccavano il capello in quattro per mettere qualcosa in tavola spendendo poche lire.

La carne sulle tavole dgli operai era difficile da vedere sottoforma di bistecca. E anche quando si era ammalati o convalescenti non c'era. Al massimo si poteva optare per il pollo. Oppure con della carne di terzo taglio da fare al sugo, ossa comprese.
Magari, qualche mamma riusciva a prendere un po' di macinato misto di maiale e bovino che, impastato con del pane raffermo e qualche uovo, esibiva in tavola delle gustosissime polpette fritte.

venerdì 2 ottobre 2015

Souvenir

“Donne avvicinatevi. Da adesso potete mettere l’aglio nelle vostre pietanze senza impuzzolentirvi e non è finita qui! Con questo attrezzo  potete desquamare il pesce togliere il nocciolo degli ulivi (dalle olive). Venite a vedere. Guardare non costa niente. Basta con l’odore dell’aglio tra le mani… lo mettete qui dentro con tutta la buccia e, voilà, fatto!”.
Conviene vedere, tanto tocca sempre a noi sbucciare l’aglio. Mi dice Attilio strattonandomi verso la bancarella.
Non ricordo in quale festa patronale eravamo capitati. Insieme ai miei amici ci trovavamo forse a Caraffa o in qualche paese limitrofo. Era domenica. E curiosavamo tra le bancarelle allestite in piazza.
Attilio comprò immediatamente l’attrezzo sublimato dall'imbonitore e spinse anche me a farlo. Lo comprai e, come supposto, rimase nel suo involucro intonso per lunghi anni infondo ad  un pensile della cucina.


sabato 9 agosto 2014

pomodori pelati fatti in casa

Tempo di pomodori e basilico.




FOTO RICETTA VELOCE, POMODORI PELATI IN BOCCACCIO fatti in casa.

  1. fare bollire dell'acqua.
  2. Spegnere il fuoco.
  3. Mettere nell'acqua bollente i pomodori lavati
  4. lasciarli qualche minuto e pelarli.
  5. Tagliare a metà i pomodori pelati.
  6. Togliere i semi.
  7. Lavare il basilico
  8. disporre i pomodori nei contenitori di vetro insieme a qualche foglia di basilico.
  9. Aggiungere del sale grosso e tappare.
  10. Posizionare i contenitori di vetro ben tappati nella pentola, riempirla d'acqua e portare a ebollizione.
  11. Lasciarli raffreddare e voilà ... la provvista è pronta per l'inverno

domenica 10 novembre 2013

risotto alla pescatora

OTTIMO RISOTTO AI FRUTTI DI MARE.



Difficoltà: nessuna.

Ingredienti x 6 persone:

1kg di cozze
500g di vongole
1kg di gamberetti
500gr di seppioline
una carota
un ciuffo di sedano
e un ciuffo di prezzemolo da tagliuzzare alla fine. 

Certo, andare al ristorante e trovarsi davanti un bel piatto già pronto è cosa gradita. Ma vuoi mettere la soddisfazione di preparare con le tue mani una prelibatezza simile?

Il procedimento è semplice:
Tagliuzza le seppioline.

Soffriggi in una teglia uno spicchio d'aglio e mezza cipolla in olio d'oliva.

insaporisci in una padella capiente le cozze e le vongole in un po' d'olio e mezza testa d'aglio e prezzemolo, lascia cuocere con qualche bicchiere dell'acqua filtrata; sfuma con un bicchiere di vino bianco;

a metà cottura aggiungi i gamberetti e successivamente le seppioline tagliuzzate.

Ovviamente dopo aver lasciato aprire le cozze e le vongole nel bollitore coperto a temperatura moderata.
Filtra l'acqua. ( serve per la cottura e l'amalgama delle cozze e vongole in padella). E pulito i gamberetti, prepara un fumetto.

Come si prepara il fumetto: non buttare le teste dei gamberetti ma mettili nel bollitore insieme ad una carota e del sedano e porta a ebollizione.
Il fumetto, così ottenuto, lo usi al posto del brodo per la cottura del riso, insaporisce ulteriormente la pietanza e sai cosa mangi!
Gl'ingredienti principali sono pronti!
Non resta che mettere su il riso.

Metti una noce di burro nella pentola e appassisci una cipolla. Aggiungi il riso e mescola aggiungendo col mestolo il fumetto e godi ... anche dei complimenti dei tuoi commensali!


mercoledì 25 aprile 2012

Golosità di stagione: tiramisù alle fragole

FOTO RICETTA DEL TIRAMISÙ ALLE FRAGOLE



cosa può risollevare il corpo e lo spirito più di un bel dolce fatto in casa dalle amorevoli mani della mamma?

ingredienti: savoiardi, 5 uova, 500g mascarpone, fragole qb,  5 cucchiai di zucchero, 1 bustina di vanillina

sbattere i tuorli con 5 cucchiai di zucchero;
 aggiungere il mascarpone, vanillina
montare le chiare e aggiungerle alla crema

versare e coprire i savoiardi 
imbevuti e coperti dalle fragole frullate

sabato 7 gennaio 2012

semifreddi con nutella e...

Le Dolcezze del Palato.


Ingredienti:
Pavesini
Mascarpone
Nutella
Caffè
Cocco grattugiato.

Ricetta semplicissima e gustosa di Stuzzichini semifreddi.

Spalmare su un pavesino della nutella ed unirlo ad un altro sul quale si è spalmato del mascarpone.Immergere per un secondo i due pavesini nel caffè amaro, poi arrotolarli nel cocco grattugiato.
Disporli in una pirofila e lasciarli nel freezer per un paio d'ore.Servirli con uno spumante dolce.

lunedì 15 agosto 2011

crostata alla frutta

aore12blog
Crostata alla frutta. ©

Ingredienti:
500gr di farina 00; 150gr di zucchero; 1 bustina di lievito; 125gr di burro; 1 limone grattugiato; latte q.b per ottenere un impasto morbido; 2 uova; frutta di stagione.

Procedimento per ottenere la pastafrolla:
versare la farina a pioggia in una terrina. Unire zucchero uova limone grattugiato e lievito. Lavorare e aggiungere latte. Infornare a 180° per c.a. 20 minuti.

Procedimento per ottenere la crema pasticciera:
nella pentola: 4 tuorli, 4 cucchiai di zucchero e lavorarli; aggiungere 4 cucchiai di farina finché l’impasto diventa spumoso; versare 1 litro di latte e sciogliere, evitando i grumi, l’impasto. Mettere a fuoco lento e mescolare continuamente fino a quando prende consistenza. Lasciare intiepidire e versarla sulla pastafrolla pronta.
Disporre la frutta e coprirla con la gelatina, preparata in precedenza nel seguente modo:
1 bustina di gelatina, 4 cucchiai di zucchero, 250ml d’acqua e succo di 1 limone.

Lavorazione complessa ma gratificante per la mamma che la prepara con amore e la porta in tavola!

mercoledì 20 luglio 2011

linguine allo scoglio

Foto ricetta linguine allo scoglio


ingredienti: 2 kg di cozze; prezzemolo; aglio; peperoncino; 1/2 bicchiere di vino bianco.

Pulire le cozze, riporle nella pentola sul fuoco e coprire. Fare cuocere a fuoco vivace e spegnere allorquando le valve si siano dischiuse. Filtrarne l'acqua di cottura.
Far soffriggere in una padella: aglio, olio e peperoncino quando l'aglio avrà assunto il colore dorato versare le cozze precedentemente e parzialmente sgusciate,sfumarle poi con il vino bianco ed aggiungere l'acqua di cottura.
Far cuocere gli spaghetti in un'altra pentola,scolarli al dente e versarli nel sughetto preparato.
A tutti buon appetito!

giovedì 14 luglio 2011

rotolo di mozzarella, foto ricetta

Rotolo di mozzarella. 


Il caldo estivo tende a far passare l'appetito e si preferisce ingerire bevande fresche piuttosto che cibo. Sappiamo bene che questa non è la cosa migliore da fare perché più si beve e più si suda e ancor più l'organismo richiede liquidi. Secondo i nutrizionisti, ma ancor prima, secondo le nostre sagge mamme col caldo si devono integrare sali, liquidi, carboidrati e calorie nelle giuste dosi. Siccome è difficile far coincidere la pur saggia teoria con la pratica, ecco un bocconcino fresco di facile esecuzione e, cosa di non poco conto visti i tempi, poco costoso.

Ingredienti: sfoglia di pasta di mozzarella, (euro 5). Prosciutto cotto, (euro 2,50). Tonno ( euro 2). Insalata verde, (50 cent.). Giardiniera, (1,40).  

venerdì 24 dicembre 2010

natale in Calabria

Le tradizioni dei Calabresi: il pranzo di Natale


Di generazione in generazione, dapprima per necessità e dopo per nostalgia, si tramandano ritualità che riguardano ricorrenze importanti per intere comunità come il S. Natale, capodanno, la S. Pasqua, le feste patronali, i compleanni e le date importanti che, a differenza delle feste comandate e calendarizzate secondo la religione d’appartenenza, ricordano significativi momenti per chi li onora.
Nella quasi totalità dei paesi calabresi, la vigilia di Natale si trascorre in famiglia tra odori inconfondibili provenienti dai fornelli e l’odore dei mandarini sbucciati per coprire i numeri della tombola in sala da pranzo.

A mezzogiorno sono di prassi le frittelle accompagnate da formaggi, olive, salame e pane, il tutto bagnato con del vino rosso. Frittelle fatte con farina e patate, imbottite con le alici, il tonno o senza nessun ripieno.
Il pasto del giorno è rigorosamente ridotto a uno spuntino freddo, non solo per ricordare i tempi delle ristrettezze economiche di quando la cultura contadina accomunava i più, ma, anche per potersi dedicare maggiormente alle leccornie per il cenone dell’attesa, che dovrebbe protrarsi fino a mezzanotte, ora in cui il più giovane della famiglia porta in processione per casa il bambinello prima di deporlo nella mangiatoia.


Il cenone è ricco di pesce: dal baccalà in umido, fritto o a morzello mangiato nella pitta, pescespada, insalata di mare e l’immancabile pasta cozze e vongole.
I “tardiddhi”, dolci a forma di ravioli ricoperti di miele, spolverate con bucce di agrumi grattugiate, insieme alle crocette, fichi secchi incrociati e imbottite con noci, e altra frutta di stagione rallegrano la tavola per il fine pasto e durante l’estrazione di numeri della tombola.

Purtroppo, quest’anno, la crisi ha dato una stretta ai cordoni della borsa e ha allentato la corsa agli acquisti. Anche i regali sono ridimensionati notevolmente insieme alle tradizionali abbuffate. I giovani, forse perché preoccupati dall’incertezza e dalla precarietà del poco lavoro scarsamente remunerato, sembrano spenti, partecipano poco alla magia del Natale in famiglia. d’altronde, come dare loro torto sapendo che tra qualche settimana ci sarà da ottemperare a una miriade di pagamenti in scadenza!

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