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venerdì 13 giugno 2025

La magia del 12

 



Il numero 12 ha, da sempre, un fascino speciale in molte culture. 

È un numero ricorrente in molte tradizioni popolari, lo riscontriamo nelle dodici case dei segni zodiacali; nel numero degli apostoli, 12, nelle ore del giorno e nei calendari con i mesi dell’anno.

Il 12 è visto come il numero della completezza e dell’armonia cosmica. 

 E come non ricordare  la simbologia delle 12 stelle impresse sulla bandiera dell’Unione Europea?

La bandiera europea simboleggia l'Unione europea, l'unità e l'identità dell'Europa in generale.

Nell’araldica, la bandiera europea, rappresenta e si rifà nella costruzione grafica-simbolica all'unità e all'armonia tra i popoli. Le 12 stelle dorate, poste in cerchio su uno sfondo blu, rappresentano. appunto, gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d'Europa.

giovedì 12 giugno 2025

Etica e Morale, dov'è l'Uomo Nuovo?

 “U gurdu ‘on crida mai u dijiunu!”.



L'agiato, chi sta bene e non deve lottare per un pezzo di pane, non si dà pena per chi soffre la fame e le condizioni indotte dalla povertà.

mercoledì 11 giugno 2025

Scaltri prestigiatori, pericolosi illusionisti

Di Franco Cimino 

 DAL REFERENDUM STRUMENTALIZZATO, LA LEZIONE VOLUTAMENTE IGNORATA. LA DEMOCRAZIA SEMPRE PIÙ DEBOLE È A RISCHIO. 

Se le elezioni sono un gioco, come ormai da tutti gli attori bugiardi di questa politica bugiarda, viene inteso, la Democrazia non lo è affatto. Chi la tratta come un giocattolino da montare e smontare, ovvero per smania di cattiveria, distruggerlo, fa un danno enorme al Paese. Commette un peccato, che egli creda in Dio o no, imperdonabile. 

martedì 27 maggio 2025

Essere contro Netanyahu non è antisemitismo

 

L'Imperativo della Guerra: Netanyahu e Putin a Confronto

Negli ultimi anni, il mondo ha assistito a un'escalation di conflitti alimentati da due figure politiche di spicco: Benjamin Netanyahu e Vladimir Putin. Entrambi i leader hanno adottato strategie belliche aggressive, giustificate da retoriche di sicurezza nazionale e autodifesa, ma che hanno portato a devastazioni umanitarie e tensioni geopolitiche senza precedenti.

lunedì 31 marzo 2025

Potere. Dittatura. Bisogni

 Karma. Guerre. Sisma. Povertà.



Alcuni luoghi e i relativi abitanti sembrano perseguitati da un qualche dio malefico. Giocatore diabolico incline al sadismo.

martedì 25 marzo 2025

L'uomo, che animale strano



 Sì è senz’altro così. I nostri antenati provengono dall’Africa. Me ne convito dalle immagini che bucano lo schermo, catturati dai cronisti tra le macerie di Gaza, e giungono fino a noi dal medio oriente deturpato dalla bestialità degli oppressori.



mercoledì 19 marzo 2025

Filosofi a morte


 Tutto scorre. Niente rimane immutato.

Dopo le reazioni iniziali dettate dalla estemporanea esposizione mediatica degli uomini più potenti della terra e dai consequenziali risultati che le loro decisioni hanno suscitato nell'opinione pubblica subentra l’assuefazione.

Gas serra. Inquinamento. Qualità della vita. Welfare. Industria bellica. Guerre. Bombe sugli inermi.

Sono concetti astratti. Nient’altro che elucubrazioni.


lunedì 10 marzo 2025

Non si vive di solo pane


 Impossibile leggere le notizie sui giornali pubblicati nel web. A nche le più accattivanti e attinenti alla pubblica amministrazione e perciò d’interesse collettivo sono subordinate e oscurate dalla pubblicità.

giovedì 6 marzo 2025

L'America di trump

 


È TORNATA L’AMERICA, GENTI DI TUTTO IL MONDO TREMATE!

Ci siamo illusi, i pochi che ancora credono in un mondo bello. E pulito e chiaro. Sincero. Un mondo in cui la ragione ancora sia la forza che lo muove, secondo il suo movimento naturale. E che i sentimenti lo riempiano d’Amore. Di quello, almeno, necessario e fruttifero. 

venerdì 24 gennaio 2025

Fuori di testa, diseducati dalla vita

 

Lo spettacolo è iniziato. Consumato e finito velocemente, come si confà nel web.

Dopo l’epilogo che ha ridato il sorriso ai genitori della piccola Sofia rapita dalla nursery della clinica dove la madre l’ha messa al mondo, le vetrine allestite nelle piattaforme del social network sono iniziate a brillare.

SOFIA, IL DOLORE DELLA MAMMA E LA GUERRA DELLA MADRE “ RAPITRICE”

 

di Franco Cimino.

E penso a te, mamma, che ti sei vista strappare la tua bambina dalle braccia. Al tuo immane dolore, io penso. E alla paura tua e del padre, che ancora mi fanno tremare le mani e le gambe, all’idea che a me padre potesse essere inflitta una cosa così devastante. Penso ai tanti genitori, che hanno, in un qualche momento, anche per un solo momento, temuto di perderlo, il figlio. E per motivi, i tanti e diversi, che ti fanno ghiacciare il sangue, trapanare la testa, all’idea che davvero non ci sia più. 

martedì 6 agosto 2024

Pace! Basta guerre in nome dell'infanzia negata

 


Il rischio di cadere nella retorica in pittura c'è.

La figurazione nell'impostazione scenica serve per rendere concrete certe idee e la storia occidentale è piena. I maestri del passato chiamati per narrare episodi religiosi oppure per magnificare gesta di condottieri o più semplici momenti di quotidianità familiare nei nobili casati sapevano come arrivare alla sintesi ed ottenere narrazioni potenti. La storia dell'arte è satura della maestria realista e iper realista. I realisti, vivendo epoche povere, anzi, prive del marchingegno che cattura l'attimo in un istante, dovettero escogitare espedienti tra i più disparati per raffigurare verosimilmente in pittura l'illusione del reale. Riprodussero la realtà attraverso varie tecniche: il reticolo, lo spolvero, la prospettiva, quindi la geometria, e con gli specchi della camera ottica disegnarono soggetti e quinte capovolte. All'epoca la pittura realista doveva attenersi ai canoni allorché doveva narrare attimi di vita e allegorie.

venerdì 22 dicembre 2023

Vittima dell'eccessiva esposizione mediatica?

 




Impossibile dire come andrà a finire la vicenda. L'enorme polverone che si è alzato attorno alla reginetta dei social web lascia basiti.

La notizia della “trappola mediatica” in cui è caduta sta facendo il giro dei canali e ognuno esprime il proprio pensiero in merito. Giusto o presunto tale, il giudizio non richiesto, incide sulla persona invidiata e osannata. I cuori si dividono. Con superficialità si allestiscono talk show.

L'invida sociale sta consumando una vittima eccellente?

domenica 24 settembre 2023

Catanzaro. Una proposta di pace

 

Le notizie corrono.

Specialmente nelle realtà cittadine dove una routine consolidata e calendarizzata nell'agenda dell'amministrazione comunale avulsa da qualsiasi etichetta politica mette radici.


venerdì 30 giugno 2023

Calabria. Sanità alla canna del gas

 Disagi per i pazienti costretti ai servigi dell'Ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. Tra lavori in corso e appuntamenti biblici si consuma il tempo e la dignità dei calabresi.

"Non è un'opera d'arte contemporanea!"

Alcune patologie come il diabete sono definite croniche perché, una volta che prendono la residenza in un corpo non l'abbandonano più! Quindi chi ne è affetto deve conviverci per sempre. Idem per quanti soffrono di colesterolemia.

E fin qui nulla di nuovo sotto il sole.

Diventa, invece, insopportabile l'idea che disciplina l'iter sanitario di quanti, portatori di dette sintomatologie, sono costretti a perdersi nelle strutture del sistema pubblico sanitario italiano e, peggio, calabrese.

Ma veniamo ai fatti:

Nonostante la regione sia dotata di un portale dedicato, l'ALPI, dove gli utenti iscritti possono regolarizzare le impegnative e pagare il ticket se non in esenzione e recarsi direttamente nella struttura erogatrice del servizio richiesto senza affollare gli sportelli fisici della struttura ospedaliera, di fatto giunti tra le mura e i corridoi dell'ospedale Pugliese-Ciaccio, gli ammalati soccombono alle regole imposte nei vari reparti. Qualche esempio?

domenica 30 ottobre 2022

Tempo, amicizie, saperi acquisiti: feticci inutili o buoni insegnamenti?

 

Tra contraddizioni e guerre intestine trascorrono i giorni. I rapporti sono deteriorati anche negli aspetti semplici dei contatti giornalieri tra conoscenti. Gli sconosciuti o peggio gli stranieri sono visti come potenziali nemici.

Lo sgambetto o la pedata nascosta inopportuna è prassi. I decessi per cause naturali non lasciano spazio alla riflessione neppure quando il lutto è in casa.

Da tempo ormai assisto alla dipartita ineluttabile di conoscenti e amici. Alcuni sono andati da tempo ma i loro ricordo rimane vivo accompagnato da espressioni indissolubili dal loro aspetto fisico.

Eravamo convinti di fare baldoria e festeggiare la riuscita con belle donne e champagne e siamo finiti a pugnette e gassose”. Questa frase goliardica ma molto esaustiva nel descrivere amarezza per le aspettative deluse riposte in un progetto a cui si teneva molto la ripeteva un carissimo amico: Quirino Ledda. Bastava questa simpatica frase per risollevare il morale frantumato dalle avversità momentanee del sogno infranto ma che anticipava l'analisi e contestualizzava l'esito negativo dell'azione.

giovedì 1 settembre 2022

Voglio guardare il mondo con occhi di bambino

 


Da grande voglio essere...


Il quesito ricorrente di quando si è bambini, anche se non lo pongono gli altri tipo i genitori o gli amici di famiglia “zii” acquisiti, ce lo poniamo da soli.

Sogniamo di fare il benzinaio, il ferroviere, l'elettricista, l'infermiere, il dottore, l'avvocato... e magari qualcuno ci riesce.

Arriva alla meta prefissata dopo tenaci sacrifici e approfonditi studi.

Volli sempre volli fortissimamente volli!

E chi non vorrebbe occupare un posto di rilievo nella società?

Qualcuno è anche disposto a vendere l'anima o ad ipotecare parte della dignità.

Pochi, pochissimi sono convinti che rimanere puri dentro come i bambini che guardano il mondo esterno con meraviglia e sempre pronti allo scambio emotivo disinteressato sia un valore inestimabile.

Rarissime personalità, raggiunta l'agognata meta terrena posta da essi stessi in cima alla scala dei valori terreni, rimangono eterni bambini.

I pochi “illuminati” non fanno nulla per rimanere con l'animo puro. È un percorso che sembra essere guidato da entità astratte. Flussi vitali creativi indirizzano gli umili sui percorsi della saggezza che fa guardare amorevolmente il mondo: occhi puri di bambino che, nonostante gli ineluttabili ambagi, serenamente continua a esistere.

domenica 28 agosto 2022

C'era una volta l'oratorio, fucina e collante tra la società, specchio di false immagini, e crescita Etica

 


Forse c'è tanta retorica in alcune affermazioni di qualche tempo addietro. Ma, rispetto alla pochezza di pensiero odierno, personalmente la preferisco!

Preferisco pensare alla frase di Domenico Savio impressa sul quadro che capeggiava sulle pareti dell'oratorio salesiano: “voglio farmi santo”.

Certo, per le affermazioni contemporanee è una contraddizione!

Oggi le figure enfatizzate sono ben altre. E non solo sulle piattaforme dei social-media.

Non per essere dei bacchettoni ma difronte alle malattie e agli avvenimenti avversi che possono capitare e mettere in pericolo la salute di ognuno non si sente dire: “ sia fatta la volontà del Signore. Oppure “ se questo è il destino...”.

Queste frasi, possibiliste e cariche di positiva speranza misericordiosa, sono sostituite sempre da: “E' un guerriero! Vincerà le avversità!...”. Il divino che abita in noi è oscurato. L'essere è vestito da guerriero. Un guerriero forte. Potente! Anche quando scende in campo con il pallone ai piedi.

Sul rettangolo di calcio, lo sport, i protagonisti sono guerrieri carichi di “cattiveria”. Lo si sente dire spesso nelle trasmissioni sportive dai rispettivi allenatori e commentatori.

“La giusta “cattiveria” è mancata ai miei uomini perciò abbiamo combattuto una sfida debole...”.

Abbiamo dimenticato il valore delle parole.

Abbiamo dimenticato l'importanza dell'età che avanza; la saggezza accresciuta nel tempo dall'esperienza accumulata.

Siamo alla ricerca dell'eterna giovinezza. E non accettiamo l'età che avanza: le rughe, i capelli grigi, bianchi e gli acciacchi; la debolezza fisica. Ci fa paura la prostata, l'impotenza senile, l'andropausa, la menopausa.

Vecchiaia equivale a scarto, per certa cultura.

Conoscenza, sapienza, sono dati peculiari insiti nell'Essere cresciuto coi valori etici di chi ha coscienza vera della Vita: delle fasi naturali della Crescita ché percorso verso l'Alto.

Di contro:

La sottocultura dell'avere enfatizza la materia in ogni aspetto. Dal fisico, quindi attenzioni per l'esteriorità e l'estetica anche di chi circonda gli spazi contigui e all'accumulo di beni materiali da tutelare maniacalmente.


lunedì 15 agosto 2022

Solidarietà ! Imperativo presente

Com'è che la povertà, quando è lontana da noi geograficamente, suscita compassione e induce alla solidarietà?

È sentimento comune che la pietas popolare, davanti a episodi di estrema indigenza, tracima, si fa tangibile e quasi si tocca con mano. Ma, ahi noi, è solo un esercizio retorico.

I commenti pieni di sdegno nelle svariate forme della comunicazione tracciano falsi ritratti di una collettività poco incline alla solidarietà nonostante le belle frasi a sostegno di chi soffre per le pene inflitte dalla società che pone ai margini i deboli.

Frasi abbozzate e subito abbandonate, segno di un sentimento emotivamente fragile e per niente sentito.

La povertà non è solo quella sponsorizzata dalle varie “onlus” nate per “portare” derrate alimentari nei paesi del terzo mondo.

Le povertà sono tra noi. In ogni angolo delle metropoli. Tra i senza tetto e I nuovi poveri gettati ai margini da una società dei consumi famelici. Una società sorretta da logiche produttive e lucrative economicamente inserita nel mercato manda al macero derrate alimentari per mantenere alto il prezzo del prodotto. Magari si tratta del medesimo prodotto lavorato a bassissimo costo da quella popolazione sfruttata che vive ai margini.

Emarginati che,

Ironia della sorte, spesso sono nelle condizioni dei calzolai privi di calzari.

©mario iannino 2022 "bozzetto matita su cartoncino"


“ Roma, stazione termini:

Sulla panchina davanti la stazione un vecchio barbone avvolto di stracci dorme. È l'inverno di qualche anno addietro ma l'immagine è rimasta scolpita nei miei occhi e nella mia testa. La gente gli passa accanto senza curarlo di uno sguardo. Il vento soffia e agita i bianchi capelli arruffati. Anche la lunga barba si muove sotto il bavero. Il barbone strofina i piedi ormai bluastri dal freddo. Ha piedi callosi e sporchi avvolti in quello che un tempo dovevano essere dei calzini. Una ragazza con la salopette lo scuote. Ha un paio di scarpe in mano e tenta di fargliele indossare. Ma nulla. I piedi ormai abituati alla libertà non sembrano accogliere di buon grado il regalo. Il vecchio prende la busta con le scarpe dentro e la pone sotto il capo.”


domenica 16 gennaio 2022

Alla conquista del Quirinale

 

Modesto esercizio di logica. Analisi dal basso delle azioni strategiche messe in campo dalla politica.


In queste ultime ore siamo stati testimoni di episodi che senz'altro influiranno nel futuro socializzante di ognuno.

Abbiamo assistito commossi al rito religioso per i defunti e nell'occasione conosciuto il pensiero e le azioni di un personaggio schivo ma propositivo per quanto attiene al mondo del welfare:

David Sassoli. Quest'uomo conosciuto e apprezzato giornalista che ha ricoperto l'incarico di Presidente del Parlamento europeo ha lasciato un gran vuoto. E come accade ogni qualvolta va via una personalità dedita al servizio per il prossimo le sue azioni intime sono rese pubbliche dalle persone che le sono state vicine nella quotidianità degli affetti familiari e civili.

Inutile sottolineare l'aspetto privato di qualsiasi entità. Ciò che conta nelle azioni è la risonanza concreta consequenziale all'atto stesso. E David Sassoli, per quanto è emerso, è stato un gigante di bontà e dedizione volto al bene comune. Le sue azioni tendevano all'inclusione mai alla divisione o suddivisione dei privilegi.

Invero, assistiamo alla strategia non tanto malcelata di una cordata disseminata tra le parti politiche in sintonia con le avvelenate logiche spartitorie la volontà di erigere o quantomeno accaparrare una bandierina nello scacchiere alto della Repubblica italiana: il Quirinale!

È ormai risaputo che i nomi buttati sullo scacchiere anzitempo non sono mai stati tenuti in considerazione seriamente. E le precedenti nomine lo confermano.

Probabilmente la posta in gioco è ben altra!

Le mire degli schieramenti si possono solo supporre e immaginare. Tra trasversalismi interessati e buona fede vi è un baratro incolmabile in fondo al quale germoglia la mala pianta della vanagloria o vanità come dir si voglia fomentata dalla spasmodica fame di possesso.

Si vocifera che gli ambasciatori stiano sondando il terreno per capire le probabilità e porre eventuali correttivi affinché il cavallo posto ai nastri di partenza abbia buone occasioni di vittoria. Strategie consolidate che vanno a agitare le acque torbidi dell'ego personale per fare riaffiorare i bisogni famelici dei potenziali supporters utili al buon esito.

Strategie malsane! Che, pur comprendendone la machiavellica regia, gettano in pasto al pubblico ludibrio vecchie storie disonorando le intenzioni del buon vecchio condottiero in arme sceso in campo per la singolar tenzone.

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