Leone quattordicesimo. Perché questo nome?
Robert Francis Prevost, 267esimo Papa della Chiesa cattolica, ha scelto il nome di Leone XIV.
Robert Francis Prevost, 267esimo Papa della Chiesa cattolica, ha scelto il nome di Leone XIV.
Le sensazioni, cosiddette a pelle, sono, per la categoria degli scettici, inspiegabili.
Al pari dei valori connaturati a fattori elementari, quali l'empatia immediata che connette due o più entità senza un motivo apparente, la genitorialità è, tra questi, da includere decisamente, nell'ordine naturale delle cose. È sentimento spontaneo che accresce l’affettività tra consanguinei e anime affini.
E Oggi ho assistito a qualcosa che lascia senza parole e voglio rendervi partecipi:
Per alcuni aspetti e in determinati momenti la vita sembra
essere un prisma che riflette sensazioni e stati d’animo irripetibili.
Dolore, nelle infinite coniugazioni legate alla soglia individuale
della sopportazione conducono alla distruzione. Al nero assoluto contaminato
dalle grigie sfumature prive di lucentezza. Stati d’animo, questi, che sfociano
nel disfattismo autarchico, antitetico alla Beatitudine, determinata dalla
cultura della vita cresciuta, anche tra ambagi ma, con serenità, negli animi il
cui epilogo sfocia in Bellezza!
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"tendi le braccia, digit art, ©iannino" |
Sto in periferia, rannicchiato sulla mia pancia. Sono chiuso
al mondo per la troppa cattiveria che ho visto. Non ho più fiducia nel genere
umano. Ho fatto quasi mio il detto: più conosco gli uomini e più amo gli
animali. Le parole arrivano nell’aria dei giardini da dietro un cespuglio a
ridosso della panchina sulla quale stanno seduti degli anziani.
Scivola il tempo
Attimi. Ore. Giorni. Mesi. Anni.
Frazioni esperienziali
Forgiano le nostre esistenze.
Siamo attesi. Amati. Coccolati. Redarguiti dalla vita stessa.
Scivola il tempo.
Primi vagiti. Primi passi. Primi amori.
Prime disillusioni. E poi ancora infatuazioni.
Le parole di papa Francesco mi sono arrivate con un messaggio di un amico. Parole e concetti semplici che abbiamo dimenticato, presi come siamo dagli avvenimenti.
In cucina c’era sempre un temperatura mite. Anche d’inverno. Nonostante fosse esposta a nord, la stanza, odorosa di cibo e tantissimo amore, la più accogliente della casa era il nostro punto d’incontro.
Difficile trovare qualcuno disposto a mettere a nudo la propria anima su una qualsiasi piazza virtuale. I socialmedia sono pieni di maschere di ogni forgia e colore. Non c'è spazio per le mosche bianche. Rischierebbero di essere messe alla berlina, stalkerate dal branco, come si usa dire nel linguaggio corrente. Eppure, viva Dio, qualche mosca bianca vola ancora! C'è!
Nell’immaginario collettivo il diverso è colui che non
rientra nei canoni della comune morale. Non è solo una questione di
orientamento sessuale o intellettualmente non allineato al comune senso del
pudore.
Il diverso fa paura! È qualcosa di oscuro anche per la famiglia d’origine.
Ars oratoria. Arte della parola.
Da lontano e al sicuro siamo bravi a parlare. Dire tutto e il contrario di tutto. Essere al fianco dei bambini che soffrono e a quanti subiscono le offese mortali inflitte dagli oppressori. Ormai i morti non si contano e gli aiuti umanitari, il cibo e le medicine, i vaccini essenziali per non morire di tifo e malaria pur essendo ammassati nei pressi delle città morenti non possono essere utilizzati. Medici e volontari non hanno l’accesso nei centri offesi e martoriati dai bombardamenti.
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" ©iannino2024-come foglie in balìa del vento- biro rossa su cartoncino" |
Indignarsi non costa nulla!
Davanti ai crimini di guerra l’indignazione è un sentimento di poco conto. Chi impone l’uso delle armi al proprio esercito e scarica grappoli di morte dal cielo diffondendo terrore e distruzione sugli inermi è degno di un solo appellativo: assassino. Perché Bombardare scuole, ospedali e luoghi di culto cinicamente per cercare di colpire i guerriglieri della fazione opposta è una barbarie indegna! Punto!
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"una locandina per la pace. courtesy m.iannino©" |
PACE!
Non è un'ossessione accresciuta con il terrore di rimanere vittima della barbarie che sta governando le menti dei governanti signori delle guerre. Pace, volontà di pace è un sentimento che va oltre la materia e il suo deterioramento. Tutti, prima o dopo, lasceremo l'involucro di carne e ossa che tanto amiamo. Alcuni ne fanno un culto eccessivo. L'aspetto esteriore conta!, per alcuni.
È una strategia consolidata che paga quella di creare uno o più nemici da gettare in pasto agli imbecilli.
Sull'onda emotiva, drammaticamente emotiva di questi giorni, si sono sentite tantissime esternazioni, legittime, forse. Si è sentito parlare di educazione, rispetto e sradicamento del concetto maschilista che domina la cultura e il modello di diverse nazioni.
Si è puntato il dito sulla scuola e la famiglia. In buona sostanza sulle prime istituzioni che compongono la società.
Cortei. Assemblee. Hanno dominato i giorni dalla notizia del tragico omicidio di una giovane donna ammazzata da un ragazzo che diceva di amarla.
Ma l'amore non è un sentimento da romanzo rosa al quale ci si può abbandonare senza avere raggiunto un alto grado di maturità.
Amare significa educazione all'altro e alle sue esigenze. Stare insieme con umiltà, fede e coraggio. Virtù indispensabili senza le quali è impossibile amare veramente perché l'amore è un'arte! Che richiede saggezza. Invece, la diseducazione corrente porta a pensare che l'incontro con l'amore, la persona della vita sia una questione di fortuna. Essere amati, quindi. Anziché amare.
Per raggiungere lo stato d'innamorati si seguono molte strade quali la ricerca del successo, soprattutto i maschietti, essere nella possibilità di poter offrire una posizione sociale invidiabile e, le donne, rendersi attraenti coltivando la bellezza esteriore (questo passaggio sarà criticatissimo e censurato dalle agguerrite femministe che vedono nel macho il nemico malefico padrone assoluto del loro destino). Un'altra via, seguita da entrambi i sessi (ma non ritengo sia minimizzando il concetto all'essere nati uomini o donne che si sradica l'ignoranza), è quella dell'affabilità, essere in grado di sostenere conversazioni interessanti, essere utili, modesti, inoffensivi e affidabili sempre.
Insomma, condensare in sé un insieme di qualità socialmente utili per conquistare amici e gente importante.
Amare non è una attività semplice! Amare è un'arte e come tale richiede dedizione all'apprendimento.
Anche la natura sembra indicare coi suoi colori la stagione delle rinascite.
Dal punto di vista sportivo i colori giallo e rosso indicano due squadre: Roma e Catanzaro. Entrambe fregiano le società calcistiche con i colori caldi delle passioni umane.
Il fuoco rosso dell'amore che permea gli esseri di passione e il giallo solare che simboleggia il nobile metallo degli dei col quale conferivano i meritati onori agli eroici vincitori di battaglie fratricida.
Avvenimenti lontani. Eventi barbari che affidavano alla brutalità della guerra convinzioni costruite su equazioni rette esclusivamente dagli egoismi di Stato dei miseri rappresentanti del potere terreno.
Lo sport è sì una sfida tra bandiere ma è un gioco! Che non ha bisogno di eroi e men che meno di vittime, dentro e fuori gli spalti dei campi di gioco.
Per i cristiani il simbolo della Croce evoca il martirio di Cristo. Il figlio di Dio che si è fatto uomo ed espiò sulla Croce i peccati della umanità. Ma stamane, di primo mattino, la scia bianca testimonia la traccia tecnologica del progresso che la scienza ha fatto negli anni. Non sono davanti ad un simbolo esoterico, ne sono convinto!, ma all'effetto ottico anzi davanti alle scorie inquinanti dei motori degli aerei che collegano civiltà e paesi lontanissimi.
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-"animali fantastici" by m.iannino- |
La battaglia che conduce alla guerra inizia sempre da noi. Dipende da come è gestita.
La cronaca insegna che la peggiore delle battaglie consiste nel saper tenere a bada l'egoismo. Il proprio ego.
Le guerre sono alimentate sempre dalle miserevoli condizioni mentali. E, non per fare del facile e scontato moralismo, la bramosia del potere personale e collettivo che si maschera dietro le ideologie pilotate a gestire le masse per ottenere facili consensi è propulsiva, propedeutica per lo sballo dispotico dei leader.
La scogliera di Cassiodoro è situata tra i comuni di Stalettì e Montauro, nel golfo di Squillace. L’affaccio sul mare è spettacolare! ...