Natale è alle porte e dobbiamo per
forza essere più buoni. Dobbiamo dare il meglio di noi. Riempire gli
scatoloni del banco alimentare piantonati dai volontari davanti ai
supermercati. Essere solidali con chi sta peggio altrimenti che
figura facciamo nei confronti delle multinazionali?
Persino la coca cola si da da fare!
Fascia due bottiglie di coca con una bella e vistosa striscia di
plastica colo rosso vivo e ci fa scrivere sopra, in bianco, un bel
“Grazie a chi compie un gesto per gli altri”.
E poi ci sono i salottini televisivi
che fanno a gara per raggranellare fondi. Da mobile o fisso, basta
inviare un sms. Ma non è finita qui! Gli inviti arrivano anche per
posta con buste da lettere gonfie. Storie di bambini affetti da
malattie rare raccontate da mamme in pena.
C'è anche il calendario di frate
indovino. Gli orfanelli dell'Africa. Telethon. Amref. Il filo
d'argento. E tutte le onlus dai nomi strani che chiedono concrete
azioni di solidarietà economica.
Conosco famiglie, qui in Calabria,
famiglie dignitose che non mettono la faccia. Non si espongono né
per raccontare i propri affanni né per enfatizzare un'azione di
solidarietà verso chi sta peggio. Chi ha e sente col cuore dà. Non
importa quanto ma come.
È natale. Si può dare di più! Non
solo a natale...
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