salme di migranti sulla spiaggia di Scicli |
Eritrei o tunisini, gente proveniente
dai paesi in perenne lotta. Popoli sfruttati dalle lobby e per questo
motivo in fuga dalla morte certa per fame, maltrattamenti o guerre,
tentano l'ultima carta per sopravvivere. S'imbarcano, stivati peggio
degli animali da macello, verso il Paese a loro più vicino in
termini di distanza fisica. La loro speranza si chiama Italia,
Germania, Francia, Europa!
Loro, i profughi, non sono al corrente
della cattiveria dei politici nostrani, quelli, per intenderci, che
hanno elaborato e messo in pratica la Bossi-Fini.
Non sono a conoscenza della malvagità
che anima i covi della lega nord. E, forse, passato il tempo dei
respingimenti plateali in mare, credono di poter approdare sulle
coste amiche. E poi basta una scintilla, un buco nello scafo
sovraccarico per mandare in fumo i loro sogni di libertà.
Non è più tempo di ascoltare chi
assedia la Repubblica Italia. Non è più ammissibile lasciare che i
ladroni governino il Paese.
È un insulto alla vita, alla storia e
al buon senso consentire alla gentaglia che siede indegnamente in
Parlamento di lanciare accuse alla Presidente della Camera Laura
Boldrini, al Ministro Cécile Kyenge e di conseguenza a tutti i cittadini che
la pensano diversamente da loro.
Inutile citare i regolamenti della
Camera o la Carta Costituzionale. Per loro, servirebbe uno specchio.
Uno specchio grande quanto la loro miseria morale e politica posto in uno stanzino piccolo, costretti a stare in piedi per
osservare la loro tracotanza sfumare attimo dopo attimo, accompagnati
solo dalla certezza che nessuno andrà ad aprire quella porta.
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