In Italia c'è chi si abbuffa e chi muore di fame!
sfortunatamente non è un film |
Sono incazzato nero. Non posso pensare
che nel momento in cui la maggior parte degli italiani siamo
chiamati, anzi ci è imposto con le leggi che hanno fatto Monti e
compagni, a stringere la cinghia e assistere impotenti alla
cancellazione delle conquiste sociali e, peggio ancora, culturali
degli ultimi decenni, possa esistere una zona franca composta da
uomini e donne che sguazzano nel lusso grazie agli stipendi o agli
ingaggi nei posti pubblici come la RAI o nelle altre aziende in cui
il peso della politica determina le scelte aziendali e le nomine.
Inutile che Fazio, Vespa e tutte le
menti eccelse che, guarda caso fanno un lavoro non lavoro, non sudano
nelle poche fabbriche rimaste e neanche in giro a vendere prodotti vari,
dichiarino che il loro lavoro porta utili inimmaginabili alla RAI.
Può darsi che sia vero. Non lo metto in dubbio. Ma essere remunerati
con tremila euro escludendo le clausole varie che fanno lievitare il
conteggio finale è davvero mortificante. È un insulto alla povertà.
Uno sfregio alla dignità degli esseri umani! Dei lavoratori esodati, pensionati e dei rinviati a date da destinarsi dai "gradini" della Fornero e dai ministri che hanno messo mano alla riforma pensionistica.
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