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domenica 11 marzo 2018

PD capa tosta offesi nell'onore

il presidente del Pd, Matteo Orfini, “In mezz'ora in più”, su Raitre entra subito nel tema delle alleanze e della responsabilità che molti attribuiscono al suo partito per la formazione di un nuovo governo. "Qualora sostenessimo un governo del M5S, in varie forme, sarebbe la fine del Pd, afferma. Considero il tentativo di obbligare il Pd a fare la scelta contro natura, una sorta di stalking".

In sintonia con quanto aveva detto Renzi, anche per Orfini il Pd deve stare all'opposizione: "Il voto parla chiaro. Non si può immaginare che il Pd vada al governo. Noi abbiamo perso, non si aiuta la nascita di un governo in questi casi. Non esiste in natura un accordo tra Pd e M5S. La questione del governo sarà oggetto principale della direzione di domani".

Per me e tanti altri che sono andati via dal pd è l'esatto contrario!
Questo modo d'intendere la politica va contro ogni logica e gli interessi dell'Italia. Si vuole proteggere l'identità e le scelte di Renzi a qualunque costo.
Renzi, Orfini & c. per paura di “scomparire” dal centro della scena si tirano fuori ostentando rammarico per le offese ricevute dalle controparti.

Eppure Grasso e Boldrini, rimanendo nel campo delle presidenze delle camere, hanno formato un nuovo soggetto politico, “Liberi e uguali”, che già nel nome si rifà ai valori della sinistra. Ci sarà un motivo?
Inutile nascondersi dietro al dito!
Se non ci sono i numeri, il pd è moralmente e politicamente tenuto ad aiutare la formazione del nuovo governo, semprechè vuole davvero dimostrare serietà e passione per la gente che vive in Italia e accompagnarla oltre la soglia dell'instabilità e degrado sociale.

lunedì 5 marzo 2018

Di Maio, adesso governa

I commenti sui risultati elettorali del 4 marzo 2018 erano prevedibili anche a chi è lontano dalle strategie politiche dei partiti.


Volano due schieramenti erroneamente definiti populisti mentre quelli blasonati e stantii crollano.

Non si può parlare e mettere in un cantuccio l'esito minimizzandone la portata sociale quando i partiti storici, per i cittadini comuni che hanno contribuito al loro crollo, sono stati lontani dai problemi quotidiani di quanti campano alla giornata.

La mossa di Grasso & Boldrini non ha ottenuto gli effetti sperati.
Non sono riusciti a catturare l'attenzione e la fiducia della sinistra che non si sentiva rappresentata da Renzi e compagni pur superando lo scoglio del 3% resta un movimento amorfo privo di personalità e programma. Il solo taglio delle tasse universitarie non è stato sufficiente ne cataclisma sociale in cui annaspano le famiglie.

Renzi ha sbagliato. Ha insistito e nel suo fare ha portato alla disfatta il pd con operazioni ritenute lontane da pensiero dalla sinistra italiana.

Berlusconi ha rivinto con la coalizione dei partiti di destra. Salvini ha ottenuto un certo successo ma no so se la sua tracotanza potrà essere smaltita nel prossimo governo.
Al di là delle parole, la legge Fornero non può essere eliminata. Le finanze non lo consentono. I dati e le cifre fornite dall'INPS parlano chiaro.

Comunque, secondo i dati usciti dalle urne, Di Maio dovrebbe essere investito dal presidente Mattarella per formare il governo. Con chi? A questo punto, data l'apertura dei 5stelle, la patata bollente passa in mano della coalizione di sinistra se non si vuol tornare alle urne ma con una legge diversa. Il rosatellum è stato progettato per garantire l'ingovernabilità in caso di vittoria dei 5stelle.
Questo allo stato attuale dei fatti.

venerdì 27 ottobre 2017

Rosatellum o inciucellum?

Se anche Grasso lascia il PD 

qualche interrogativo se lo dovrebbero porre quelli che si dicono essere classe dirigente dell'ex partito di sinistra. Non dico operaio perché sarebbe ridicolo definirlo tale. Ormai è da moltissimo tempo che ha cessato di tutelare le classi deboli.
La classe operaia non esiste più ma i problemi che ad essa erano collegati continuano ad esistere e fare soffrire i nuovi poveri.
Le tutele? Inutile nominarle. Non esistono perché sono state cancellate dalle decisioni della classe politica inciuciona. Poi, per evitare lo sfascio totale si sono inventati “le tutele crescenti” ma solo per i dipendenti di basso rango. L'arroganza di queste persone al potere li fa sragionare. Accusano. Puntano il dito e alzano la voce contro chi sta male.
Hanno imbrogliato quanti stavano aspettando la pensione come se fosse manna dal cielo. I delusi, tantissimi, sono oltre il 75% di quelli che hanno fatto domanda, si sono visti respinti dal sistema sociale le istanze inviate.
Eppure Renzi e compagni si sono ampiamente riempite la bocca del loro impegno nei confronti di chi naviga in acque agitate dopo la sciagura della perdita del lavoro.
Sempre Renzi & C. si son dati da fare per tutelare imprenditori e imprese catturati dallo spauracchio della perdita dei posti di lavoro.
Hanno accontentato i datori di lavoro. Hanno abolito le tutele dei lavoratori insieme all'articolo 18 che salvaguardava i licenziamenti ingiusti o discriminanti politicamente.

Renzi è il risultato scientifico di una classe dirigente che non niente a che fare col popolo bisognoso ma che al popolo si rivolge per restare al potere e il rosatellum è la risposta.
Inutile che parlino di deriva populista!

I presidenti Grasso e Boldrini sono persone degne di stima e fiducia! Ma credo che alle prossime consultazioni elettorali molti non andranno a votare perché sfiduciati dal resto della platea che affolla le istituzioni e ne fa mercimonio politico perché questa è la visione che si ha dall'esterno.

Oppure se andrà ai seggi, se non ha qualche pegno da pagare, annullerà la scheda.

Checché ne dicano i signori della politica.

venerdì 7 febbraio 2014

Grillo indagato, azione politica o antipolitica?

Dopo aver letto che Grillo è indagato dalla procura di Genova per aver istigato i militari a disobbedire alle leggi in base all'articolo 266 Cp in seguito all'esposto del parlamentare e coordinatore dei giovani del Pd Fausto Raciti che ravvisava l'ingerenza nella lettera aperta di Grillo indirizzata ai vertici di Polizia, Esercito e Carabinieri di non schierarsi a protezione della classe politica italiana, ho sbirciato nel suo blog.

Ho approfondito e, nella lettera, indirizzata a Leonardo Gallittelli, comandante dei Carabinieri, Alessandro Pansa, capo della Polizia e Claudio Graziano, capo di stato maggiore dell'Esercito, Grillo li invitava «di non proteggere più questa classe politica che ha portato l'Italia allo sfacelo, di non scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, di non schierarsi davanti ai palazzi del potere infangati dalla corruzione e dal malaffare. Le forze dell'ordine non meritano un ruolo così degradante. Gli italiani sono dalla vostra parte, unitevi a loro.

Forse perché non sono addentro ai meccanismi delle lotte politiche, alle guerriglie parlamentari e all'uso incondizionato dei cavilli legali, personalmente non ho ravvisato niente di sovversivo nelle parole di Grillo che solitamente adotta linguaggi coloriti per enfatizzare la sua visione della politica.

Di contro ho notato una sorta di coalizione volta al mutuo soccorso del sistema delle larghe intese. Una sorta di volontà ferrea nel mantenere lo status quo dei meccanismi che frenano l'emancipazione.

Gli interventi della destra e della sinistra parlamentare e le dure accuse della Presidente della Camera Laura Boldrini dimostrano la scarsa cultura politica nei confronti dell'opposizione e di quanti non sono allineati alle loro idee di democrazia e socialità.

Litigi e querele a parte, costanti invariabili nel tempo politichese, nulla lascia presagire quel salto di qualità tanto agognato.

Per concludere, con una sorta di malessere dovuto alle beghe oscurantiste, ritengo che Raciti e quelli come lui facciano del male al Paese e danno una mano agli scontenti che hanno visto in Grillo l'eroe dell'antipolitica. Antipolitica intesa come momento di rottura dei privilegi.

mercoledì 13 novembre 2013

Morte e povertà in nome della globalizzazione

Ma davvero qualcuno pensa che a Roma sono tutti incapaci? Io penso proprio di no! Lo dimostrano i non
La presidente della Camera dei deputati 
Laura Boldrini
 in visita istituzionale in Grecia incontra
il principale leader dell'opposizione
e il Presidente di Syriza Alexis Tsipras.
politici, i cittadini comuni che s'interessano d'altro quando rispondono alle domande dei giornalisti.
Chi sta in mezzo ai problemi della gente comune e li vive inizia a guardare ai battibecchi dei talk show con diffidenza. Capisce che è tutto organizzato. Capisce che i politici vanno in televisione facendo i finti tonti. Politicanti arrivati a Roma perché voluti dalle lobby e da chi avrebbe da perdere i diritti acquisiti. Cani da guardia messi lì per tutelare gli egoismi di Gentaglia col pelo sullo stomaco!

Non è uno sfogo ma l'amara considerazione di quanto sta accadendo in Italia e in Europa. Quell'Europa che non ha saputo neanche scimmiottare le Nazioni Unite d'America. Quella “Merica” solidale per statuto che è andata a salvare un suo Stato dalla bancarotta causata dagli errori noti e diffusi anche da noi che si chiamano corruzione, ingordigia, disoccupazione, egoismo.

Mi ha fatto molto male sentire la Boldrini a “Ballarò”! Assurdo quanto sta succedendo in Grecia per colpa di una classe dirigente che si è venduta anche la madre pur di ingozzarsi. Gentaglia che ha imposto ai più deboli ogni sorta di degrado. Assassini! Torturatori! Non ci sono altri modi per definire chi ha tolto la possibilità ai poveri di curarsi. Pagare mille euro per partorire in ospedale e avere il certificato medico, impedire ai diabetici di avere le medicine necessarie, lasciarli penare fino all'estremo stadio e ricoverarsi in extremis per avere amputati gli arti è disumano!

Tutto questo grazie alle politiche assurde fatte in nome di una fantomatica Europa Unita guidata dalle logiche della Germania e dagli Stati membri forti. E l'Italia, Grecia, Portogallo, Cipro ecc. non sono tra questi.

Occorre rivedere il tutto!

giovedì 3 ottobre 2013

Fuori dalle Istituzioni Lega Nord, razzisti e delinquenti indegni

morte dei migranti sulle coste della sicilia
salme di migranti sulla spiaggia di Scicli
La tragedia in mare nei pressi di Lampedusa è, ancora una vota, il sintomo lampante della pochezza di pensiero che governa chi guida, nostro malgrado, il Paese.

Eritrei o tunisini, gente proveniente dai paesi in perenne lotta. Popoli sfruttati dalle lobby e per questo motivo in fuga dalla morte certa per fame, maltrattamenti o guerre, tentano l'ultima carta per sopravvivere. S'imbarcano, stivati peggio degli animali da macello, verso il Paese a loro più vicino in termini di distanza fisica. La loro speranza si chiama Italia, Germania, Francia, Europa!

Loro, i profughi, non sono al corrente della cattiveria dei politici nostrani, quelli, per intenderci, che hanno elaborato e messo in pratica la Bossi-Fini.
Non sono a conoscenza della malvagità che anima i covi della lega nord. E, forse, passato il tempo dei respingimenti plateali in mare, credono di poter approdare sulle coste amiche. E poi basta una scintilla, un buco nello scafo sovraccarico per mandare in fumo i loro sogni di libertà.

Non è più tempo di ascoltare chi assedia la Repubblica Italia. Non è più ammissibile lasciare che i ladroni governino il Paese.

È un insulto alla vita, alla storia e al buon senso consentire alla gentaglia che siede indegnamente in Parlamento di lanciare accuse alla Presidente della Camera Laura Boldrini, al Ministro Cécile Kyenge e di conseguenza a tutti i cittadini che la pensano diversamente da loro.

Inutile citare i regolamenti della Camera o la Carta Costituzionale. Per loro, servirebbe uno specchio. Uno specchio grande quanto la loro miseria morale e politica posto in uno stanzino piccolo, costretti a stare in piedi per osservare la loro tracotanza sfumare attimo dopo attimo, accompagnati solo dalla certezza che nessuno andrà ad aprire quella porta.

domenica 17 marzo 2013

Boldrini e Grasso, che Italia sarà?

Vediamo di semplificare:

aore12
Sono stati eletti i presidenti del senato e della camera.
Laura Boldrini alla Camera e Pietro Grasso al senato. Del secondo presidente sappiamo molte cose ma della Boldrini ben poco. Nella sua biografia c'è scritto che ha lavorato in rai e poi è stata cooptata nelle faccende umanitarie dell'onu e della fao, dove si è occupata prevalentemente di produzioni radio e video. È stata portavoce italiana e a preso parte al programma alimentare mondiale fino a diventare portavoce dell'alto commissario per i rifugiati. (grazie a chi o cosa?)

in questo turno elettorale, dicono che militi nelle fila di sel, appoggiata fortemente da Niki Vendola ma i fatti dicono sia sponsorizzata dal mondo cattolico.

Nel complesso, visti i giochi messi in campo dalle menti politiche per accaparrarsi i punti cardine delle alte cariche istituzionali, c'è da accogliere con favore la scelta di quei grillini che hanno evitato la disfatta dei democratici al senato.

sabato 16 marzo 2013

Presidenza Camera al PD, scontro Pd PdL al Senato

laura boldrini, neo presidente della
camera dei deputati

Alla camera Laura Boldrini, al Senato in forse Grasso contrastato dal PdL che rivuole Schifani


Angelino ma che dici! Quando governavate voi chi avete eletto a presidenza di camera e sanato?

Gianfranco Fini e Schfano entrambi del vostro schieramento. Allora? Perché adesso sei scandalizzato? Forse c'è dell'altro?

Dal canto suo Bersani dice, per bocca di Franceschini, che il PD traduce nei fatti quanto chiesto dal popolo e cioè che la candidatura (confermata) della Bolfìdrini alla poltrona della camera e Grasso che avverrà più tardi in senato sono in sintonia con le scelte dei cittadini. Anche questa è un'affermazione condita abbondantemente con olio di ricino.

Il pdl non ci stà e schiera Schifani nella corsa per la presidenza al senato.

Giochi. Ancora giochi! E le stelle stanno a guardare.

Laura Boldrini è stata eletta con 327 voti.

Questo il risultato della votazione: Presenti 618; Maggioranza richiesta: 310; Boldrini: 327; Fico:108; Schede bianche: 155; schede nulle: 10; Voti dispersi: 18.

"Sono molto molto soddisfatto, abbiamo eletto una candidato di grandissimo profilo culturale e moralmente indiscutibile e di cambiamento e l'abbiamo offerta all'elezione di tutti". Così Pier Luigi Bersani commenta l'elezione di Laura Boldrini alla presidenza di Montecitorio.

Tutti i deputati, tranne quelli del Pdl che sono rimasti seduti, in piedi hanno accolto l'ingresso nell'Aula di Montecitorio di Laura Boldrini, appena eletta presidente della Camera con una pioggia d'applausi.

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