cadono gli imperi dopo l'Egitto la Libia


Nel nord dell’Africa il fuoco della libertà soffia forte e spazza via i governi dispotici. Dalla Libia arrivano notizie frammentarie mentre Tripoli brucia tra saccheggi e scontri. Il ministro della giustizia si dimette per l’eccessivo uso della forza e il figlio di Gheddafi Saif al-Islam in un messaggio tv lanciato alla nazione nella notte ha affermato che «la Libia è ad un bivio». Nel discorso ha fatto più volte l'accenno a non meglio precisate «forze straniere» e «separatisti» che hanno messo in atto un «complotto» contro la Libia». Il figlio del rais ha indicato i nemici come: islamisti, organi d'informazione, teppisti, ubriachi, drogati e stranieri, compresi egiziani e tunisini. «Arriveranno le flotte americane e europee e ci occuperanno», ha avvisato ed ha minacciato di «sradicare le sacche di sedizione», «il nostro non è l'esercito tunisino o egiziano. Combatteremo fino all'ultimo uomo, all'ultimo proiettile». Come smentire, d’altronde, l’educazione ricevuta?

Secondo la Federazione internazionale per i diritti umani, Fidh, i morti dall'inizio delle contestazioni contro Gheddafi sarebbero tra i 300 e i 400 «per una cifra più vicina ai 400 che ai 300». Mentre un'altra ong, Human Rights Watch, nella mattinata aveva calcolato circa 233 morti.

E mentre in migliaia i cittadini si radunano nella piazza di Tripoli con l’intenzione di porre fine a spargimenti di sangue innocente il resto del mondo guarda alla Libia con apprensione. Obama dal canto suo lascia intendere di essere preoccupato ma vigile; contro la repressione e l'utilizzo di mercenari stranieri che sparano contro i rivoltosi si sono dimessi gli ambasciatori libici in India, Cina e alla Lega Araba, lo ha dichiarato la Bbc. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha fatto appello a «non ricorrere all'uso della forza e a rispettare le libertà fondamentali». La Gran Bretagna ha richiamato il proprio ambasciatore a Tripoli e ha convocato quello libico per protestare contro la violenza della repressione. Il ministro degli Esteri della Finlandia ha evocato la possibilità che la Ue imponga sanzioni a Gheddafi. L'Italia invece insiste perché nelle conclusioni del Consiglio dei ministri degli Esteri Ue si faccia esplicito riferimento all'«integrità territoriale» della Libia. Insomma Frattini ritiene che si debba restare fuori e non intervenire in nessun modo nella vicenda.

Probabilmente Frattini mantiene la cautela necessaria per evitare problemi traumatici agli italiani che risiedono stabilmente in Libia, la maggior parte a Tripoli, 1500 di cui 500 dipendenti di grandi imprese italiane che si trovano attualmente sul territorio libico, almeno si spera. Ciò non toglie che le ferite inferte alla libertà dei cittadini in più di trent’anni di dittatura e alle innumerevoli morti fisiche della rivolta in atto macchiano la nostra cultura e la democrazia presunta.

Commenti

Benvenuti!

Benvenuti!

Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

elogio della Bellezza

non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
AMBIENTE CULTURA TERRITORIO EVENTI elogio della BELLEZZA ...appunti di viaggio... at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress

In viaggio

sbirciando qua e là

sbirciando qua e là
notizie e curiosità

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA
PERCORSI SUGGERITI

Da un capo all'altro

Da un capo all'altro
Tra storia, miti e leggende

Post popolari in questo blog

l'acqua dei miracoli a S. Domenica di Placanica, RC

Bella, ciao!

lettera alla nipotina che sta per nascere

divulghiamo bellezza!

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto