Credevo peggio! Stamane, la simpatica banda di rds, precisamente Max Pagani e Rossella Brescia hanno comunicato una notizia particolare; una di quelle notizie che stimolano curiosità e domande immediate correlate alla formazione culturale di chi ascolta. Loro, Max e Rossella, lanciano la notizia per destare curiosità e mantenere l’atmosfera radiofonica friccicherella; ma quando sento parlare di censura pubblicitaria ho l’esigenza di capire come stanno le cose prima di farmene un’idea. E per contestualizzate visivamente le parole dette con l’immagine ho fatto una ricerca su internet così da avere contezza visiva.
Dopo le proteste, il Comune ha deciso di coprire il proprio simbolo.
Queste forme di “pensiero condizionato” esprimono appieno la nostra diseducazione creativa che spinge a indignarci per futilità, azioni del tutto normali come il ruttino stimolato nei neonati ma represso nell’età adulta, anche se in alcune culture, dopo il pranzo, la gradevolezza dello stesso è misurata dalla sonorità del rutto. Provocazioni a parte, la cultura occidentale sorretta dal comune senso del pudore educa a ritenere tabù le parti del corpo che regalano sensazioni intense come il piacere e la vita. Sensazioni che nascono e muoiono con l'uomo e la donna, diversi (sempre secondo quei parametri espressi poc'anzi) inclusi. Vogliamo davvero qualche buon motivo per indignarci? basta guardare attorno a noi e analizzare serenamente quanto sta accadendo in Italia e nel nord Africa. Chiediamoci perché un dittatore per mantenere il potere si sente legittimato a buttare bombe sui manifestanti e perché il suo più stretto alleato in affari non lo voglia disturbare quando i focolai del dissenso s'innescano tra i libanesi stanchi di subire vessazioni e di essere trattati da sudditi.
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