Covid19: Tracciamento sì tracciamento no!
Per noi gente comune quanto sta accadendo è un evento
inaspettato. Supposizioni fantasiose, complottiste, o reali, a parte,
ci siamo trovati nel bel mezzo di un'enorme, mastodontica incognita.
L'emergenza ha imposto di rivoluzionare le abitudini personali e
sociali. E per arginare la diffusione del virus, tra le altre
abitudini, abbiamo accettato l'isolamento.
La quarantena che è toccata a noi è differente, per tempi e
modi, da quella imposta sulle navi come descritta dagli scrittori
classici, narratori di memorabili avventure nel mar dei sargassi.
Per lo più viviamo, escludendo l'enorme numero di diseredati
in/visibili agli occhi opulenti del progresso che a seconda del
bisogno sono ridotti a cavie umane, viviamo senza troppi affanni.
E allora, annoiati dalla routine, ci procuriamo inutili problemi.
Facciamo le pulci alla storia e ai fatti contemporanei dei governi e
della politica in generale.
25 aprile si festeggia la liberazione così come concepita da
noi ottenuta grazie al preziosissimo intervento delle forze di
liberazione anglo-americana oppure no?
Europa Sì o no? Eurobond o mes. Tra liti interne, ostentazioni e
dinieghi i lavori a Bruxelles continuano.
Il Consiglio europeo ha approvato le misure decise dall'Eurogruppo
che prevedono l'uso del Mes senza condizionalità; il finanziamento
della cassa integrazione nei Paesi membri (Sure) e il rafforzamento
della Bei per aiutare le imprese. Ma soprattutto i ventisette capi di
governo hanno dato mandato alla Commissione di mettere a punto un
fondo per la ripresa, incentrato sul bilancio comunitario 2021-2027,
che consenta il ricorso, consistente, all'emissione di titoli comuni
europei, senza che però si possano configurare come eurobond. Che
non è male!
Come anticipato, i pruriti ce li creiamo. Non contenti dei
problemi reali ci imbarcameniamo tra sentieri ambigui e con qualche
incognita da non sottovalutare.
Mi riferisco all'applicazione che dovrebbe tenerci distanti quanto
basta per evitare contagiati e propagazione del virus. Cioè, tra
qualche giorno chi vuole può scaricare un'app sul telefonino che
servirà per tracciare i contaggiati e mappare la propagazione del
virus.
Bussiness a parte per i grandi marchi del fenomeno web e high
tech, google e apple; rispetto della privacy a parte, c'è un mondo
sommerso fatto di persone bisognose che non hanno un euro per
comprare un panino figuriamoci se possono permettersi un telefono di
ultima generazione.
Tanto per capire:
“Exposure Notification” è una piattaforma creata e pensata
solo per assistere le autorità sanitarie. Le librerie verranno rese
disponibili solo alle aziende che stanno lavorando con un’incarico
delle autorità sanitarie o di un Governo.
Il rilascio per gli utenti è previsto a metà maggio, quindi le
app non saranno pronte prima. Google supporterà tutti gli smartphone
a partire da Android 6, e l’aggiornamento avverrà tramite Play
Services, mentre Apple supporterà tutti gli iPhone degli ultimi 4
anni, quindi a partire dall’iPhone 7. Servirà un update di iOS.
E l'app italiana si appoggerà a questa soluzione?
Europa e autorità nazionali dovranno
guardare bene la tecnologia e decidere se e come usarla. Sono ancora
molte le tappe prima del rilascio dell’app. Prima fra tutte capire
come e da chi saranno gestite le informazioni sui positivi al Covid e
per quanto tempo. Come convincere le persone a scaricare e usare
l’applicazione? Perché sia efficace serve che almeno il 60%
degli italiani sia d’accordo e, quindi, avere scaricato l’app.
Liberazione dalle paure e dalle
idiosincrasie o dipendere da un'app contapassi che misura la temperatura e gli ipotetici untori?