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mercoledì 12 ottobre 2022

Animalisti o no. Sarebbe bello vivere senza sovrastrutture mentali

 


È davvero il caso di dirlo: più conosco gli uomini e + amo gli animali!

“Và criscia puorci và ca armenu mangi carna!” recita un vecchio adagio popolare che vuole significare: se ti prendi cura degli animali, loro non ti deludono mai e quando tutto sembra volgere al peggio mangi carne, nel caso del maiale. Ma non è detto! Gli animalisti disdegnano mangiare carne.

In alcune culture persino la carne del cane diventa un piatto prelibato. Ma questa è una realtà lontanissima dalla nostra formazione mentale.

In effetti come puoi minimamente immaginare di poterti cibare di un musetto così vispo e amabile come quello di Roy? 


Stamane l'ho rincontrato! E come al solito mi ha fatto le feste. Mi ha atteso. Ha abbaiato. Scodinzolato. Leccato la mano ma subito si è girato verso i suoi amici a 4 zampe. Voleva seguirli. Era irrequieto, forse perché attratto dall'odore della femmina in calore? 



Beh alla natura non si comanda. Anche gli animali hanno le loro esigenze. A prescindere dal pedigree quando la natura chiama l'istinto animale indurrebbe a soddisfare l'esigenza nell'immediatezza, se non ci fossero le rispettive padrone per tenerli a bada e indurli a miti consigli.

O forse sbaglio? Forse era semplice empatia nei confronti di un suo simile col quale non si vedrà per qualche settimana visto che uno dei due andrà via per umane esigenze?



domenica 9 ottobre 2022

Il mio amico Roy

 

Il mio amichetto Roy è un barboncino dal pelo morbido di un candore unico. Lo incontro tutti i giorni al mattino presto. Lui fa la passeggiata con la sua padrona e io la mia in compagnia dei miei amici appassionati podisti dal passo sostenuto. C'è anche la compagnia del passo veloce. Ma quelli sono un'altra storia. Loro hanno alle spalle gare podistiche e premi custoditi nelle teche del salotto.

L'incontro con Roy è stato casuale ed è stato amore a prima vista. Con i cani è così! O avvertono che sei in sintonia nell'immediato oppure ti ignorano e male che và ti ringhiano contro.

L'altro giorno Roy era a spasso con un ragazzo, mi vede e si appresta a farmi le feste ma io, a causa del nuovo accompagnatore, penso che sia un altro cane. Lui continua a aspettare mentre il padroncino con lo sguardo sul display del telefono lo strattona. Roy punta le zampe. L'accompagnatore del momento lo sgrida e lo incita a camminare. Roy assume la posizione della defecazione. Contrae l'ano. Inducendo così l'accompagnatore a fermarsi.

Due passi ancora e sono vicino. È lui! Smette di fare la sceneggiata. Abbaia. E mi salta addosso felice. Scodinzola. Abbaia. Saltella; annusa e mi lecca la mano; poi segue il padrone Senza avere defecato.

Monello! Gli dico. Sei un ottimo stratega... però chi lo avrebbe mai pensato? Sei proprio un amore.

ps.(appena possibile allego anche la foto)

sabato 20 agosto 2022

In cammino con animo puro ...

 Ogni giorno, minuto per minuto la vita insegna, da buona maestra, la giusta direzione da intraprendere.

Stefania l'amica degli animali.



Da Kim a Joy e in mezzo tanta cura anche per altri animali, volpi comprese.

La ricordo, molti anni addietro, con in mano un esserino piccolo piccolo. Più piccolo di un topino appena nato. L'esserino tremolante e con gli occhietti ancora chiusi si sentiva al sicuro nel palmo delle mani della sua tutrice.

Vasco, il mio labrador retriever gigante, l'annusò e fu subito intesa. Giocarono insieme per molti anni negli spazi verdi del Corvo e quando l'uno o l'altro passavano sotto casa si chiamavano a vicenda lanciando latrati possenti. I richiami tra cani hanno modulazioni differenti e s'intuiscono anche gli umori.

Vasco e Kim sono stati legati da grande amicizia. Sentimento, forse, dovuto a quel primo imprinting per cui Kim lo riteneva un “fratello maggiore”, ché nel linguaggio comportamentale dei cani non è solo gioco, protezione o sottomissione. Socialità e entusiasmo, euforica adrenalina che smuove le viscere per la gioia dell'incontro nei cuccioli.


Stamane, nell'incontrare Stefania, mi è venuto istintivo portare la mano al telefono e immortalare la visione. Sì è da testimoniare l'amore di questa ragazza che gira per le strade accompagnata dal cagnolino Joy e da un gattino nero che le si struscia ai piedi.

E', questa, una testimonianza plastica della cultura che amplifica il sentimento innato in ciascuno di noi: la fratellanza. Sentimento che spinge gli esseri viventi a intraprendere percorsi univoci e praticare le vie della pace unidirezionale che conduce immancabilmente all'amore universale. Meta ultima dell'essere umano trovatosi sulla terra per un "errore"...😊

lunedì 15 agosto 2022

Vespe e Api. Ecco le differenze

 


Vi è una differenza fondamentale tra due insetti comuni anche negli agglomerati urbani: la vespa e l'ape. A primo acchito per molti la differenza è quasi nulla. Eppure se le osserviamo con un minimo di attenzione notiamo che le differenze ci sono e sono anche molto significative:

Le vespe hanno un corpo snello mentre le api sono più tonde e sono molto più “buone” nel senso che attaccano solo ed esclusivamente per difesa estrema.

Scopriamo i motivi:

Le vespe hanno un pungiglione liscio e possono provocare punture ripetitive. Sono delle guerriere!

Invece, il pungiglione delle api ha una forma ad uncino. Di conseguenza, una volta inflitta la puntura l’insetto non può più sfilarlo, perdendo così il pungiglione e le viscere andando incontro alla morte. Le api nel pungere l'eventuale nemico che si aggira nei pressi dell'alveare s' immolano. Il loro pungiglione è un'arma da usare per estrema ratio. E le api operaie a guardia dell'alveare sono pronte a offrire la propria vita senza esitazione per conservare il bene comune che, per loro, è, appunto, l'alveare e la comunità che vi opera all'interno.

giovedì 17 giugno 2021

Il merlo, il leprotto e la lontra

Come nelle favole:

Letture della buonanotte per bambini.

Ormai non mi sorprendono più gli incontri ravvicinati. Sembra di essere nel giardino dell'Eden. Il silenzio è rotto dal canto degli uccelli. I merli modulano frequenze melodiose ininterrotte ma il loro canto muta all'arrivo di un intruso. Il maschio, ma le femmine non sono da meno, si catapulta nelle prossimità dell'invasore. Saltella aprendo le ali minaccioso. l'intruso scappa inseguito e sgridato proprio come fanno le mamme quando strigliano i bambini che l'hanno combinata grossa.

Più in là

Qualche leprottino solitario si avventura oltre il marciapiede in cerca di tenera erbetta. La trova. E se ne ciba ignaro dell'incombente pericolo. Dietro il tronco di un albero la lontra aspetta. È enorme. Simile a un topo gigante bagnato tiene d'occhio il pranzo. Non posso permetterglielo!

La palla di pelo è troppo carina! Non merita una fine precoce. Faccio rumore. La lontra alza il pelo bagnato. Tenta di mimetizzarsi inutilmente. Non oso avvicinarmi oltre. Aspetto. Confido nella fuga del piccolino e per evitare che prenda direzioni pericolose mi pongo a qualche metro dalla lontra che, imperterrita, rimane immobile.

I minuti passano. Il leprotto, sempre più intento a cibarsi, sembra avvicinarsi alla minaccia in agguato. Batto le mani e con quattro salti s'allontana. Per oggi ha raggiunto l'area franca e alla lontra non resta che gettarsi lentamente nel canale.




sabato 20 febbraio 2021

Aiko cerca casa

Ci sono momenti in cui si devono prendere delle decisioni, se pur dolorose, necessarie. Si è costretti per ovvi motivi e per mantenere il benessere psicofisico di chi si ama.

Ci siamo incontrati come al solito durante la passeggiata. Lei, Aiko, appena mi ha visto si è messa a saltare giocosa.

È una cucciola di Alaskan Malamute. Ha carattere ed è dolcissima.

Domenico, il suo padrone, purtroppo è costretto a trovare qualcuno che l'adotti. Che ami davvero gli animali da compagnia e che la tenga in casa con tutti i comfort come ha fatto lui e Tiziana, la moglie, che nonostante gli impegni casalinghi, di famiglia e di lavoro, hanno saputo badare a lei e ad un'altra femmina, e un maschio sempre Malamute.

Non è facile prendersi cura di tre cani imponenti ma l'amore riesce a far superare qualsiasi difficoltà. Ma a volte l'amore non basta! E tre sono troppi per coabitare in un appartamento, senza contare gli umani che sono altri quattro. Ma, dicevo, non è una questione di spazio. Da qualche giorno ha iniziato a far valere le sue ragioni con l'altra femmina del branco, e prima che si facciano del male seriamente, a malincuore, Tiziana e Domenico hanno deciso di affidarla a qualche persona nobile di cuore che ama gli animali.

Aiko ha due anni, è sterilizzata, abituata in casa, a viaggiare in macchina e al kennel. Non ci sono costi, solo il documento di cessione.

L'invito è rivolto solo ed esclusivamente a persone che la trattano come un membro di famiglia!



venerdì 5 febbraio 2021

Vita da cani

Da quando il pastore ha dovuto abbandonare l'ovile per mettere in salvo le pecore dalle razzie dei cinghiali i cani sono soli. Non espletano più il ruolo a cui erano stati educati ma rimangono comunque nei paraggi. Il terreno recintato è sotto il loro controllo. E non si allontanano. Gli abitanti dei dintorni portano loro del cibo dacché il padrone non è assiduo come prima.

Il fischio li fa alzare. Cessano di dormicchiare al sole di febbraio e si avvicinano al bordo. Annusano. Leccano il cibo. Scodinzolano al benefattore che ha portato qualche avanzo ma non mangiano. Il capo branco, macchia, questo il nome che gli do per via delle macchie beige sul manto biancastro, abbassa le orecchie e il capo in segno di sottomissione. Annusa ancora una volta il vassoio col cibo e si allontana seguito dagli altri tre. S'incamminano su una piccola altura e si sdraiano al sole caldo di febbraio. La primavera sembra essere in anticipo sulle colline calabresi. I primi fiori selvatici sbocciano e anche i fichi germogliano.

Forse i cani faranno merenda più tardi. Adesso la loro pancia è piena, qualcun altro è arrivato prima...



mercoledì 23 dicembre 2020

Convivenze

Seduta aspetta. Ormai è di casa e molti le portano qualche avanzo. Non è più timorosa. Ha vinto la sua natura schiva dopo avere capito di non correre alcun pericolo ed ora si lascia persino avvicinare. Anzi sembra avere capito che nessuno ha intenzioni cattive nei suoi confronti. E lei resta in attesa anche fino a tarda ora.

Stamane dopo una breve sosta tra le macchine del parcheggio si è incamminata verso la tana. Con agili balzi ha attraversato la strada e, dopo averci osservati, si è eclissata tra gli sterpi e l'erba alta oltre il canale in cemento che raccoglie le acque piovane.

È un po' meglio che essere invasi dai ratti.

La volpe ha un'eleganza inconfondibile. La sua coda è, per i cacciatori un cimelio da mostrare, mentre per animalisti, narratori e poeti è simbolo di grazia, astuzia e libertà.

Libertà da ogni fardello superfluo

La volpe non accumula. Cerca il giusto equilibrio tra causa ed effetto. Cerca cibo nella giusta misura, utile per il sostentamento suo e dei cuccioli

Ormai non si nasconde più. Da qualche tempo accetta i bocconcini e si lascia avvicinare. Esce dalla tana e si aggira nell'abitato in cerca di cibo per i cuccioli.

La volpe ha abbandonato la sua proverbiale diffidenza nei confronti degli esseri umani e si lascia fotografare. Guarda nell'obiettivo e mi fissa. Aspetta che scatti la foto. E poi continua nella sua ricerca. S'infila tra i cespugli e scompare.

Per oggi ha ottenuto quello che voleva. Qualcuno ha lasciato ai margini della strada qualcosa per lei e i piccoli. E gli scatti diventano un tramite di riconoscente complicità catturata e elargita

lunedì 18 maggio 2020

Il risveglio della natura, nonostante la pandemia l'amore vince

Tardo pomeriggio. Il sole è adombrato da una cortina densa. Fa caldo! I vestiti si incollano sul corpo. Davanti a me c'è del movimento. Una danza lenta, sull'asfalto, ai margini della strada e in prossimità dei cespugli che incoronano la fiumara, due serpenti neri si strusciano in una danza antica dettatat dall'amore.

Che schifo! Dico tra me. Eppure rimango a guardare. Nonostante la sensazione stranissima e i brividi di paura per l'inatteso incontro sono ipnotizzato dalla grazia con cui i rettili si accarezzano.

Prendo il telefono e scatto qualche foto. Loro forse non si sono neanche accorti della mia presenza. Io continuo a scrutare lo spettacolo inatteso della natura. Quella danza di primavera è un inno all'amore. Alla fertilità creativa.
Qualche attimo ancora. E poi, sempre attorcigliati nell'amplesso, abbassano le teste e si trascinano tra l'erba alta.
A loro senz'altro non gliene frega noente del covid-19. Non sono a conoscenza della pandemia che preoccupa noi umani. E non sanno neanche che le loro effusioni destano, tutto sommato, invidia... 🙊🙊

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