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Visualizzazione dei post con l'etichetta giustizia

APPELLO PER GAZA

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  Appello alla coscienza del mondo: Gaza non può aspettare! Nel nome dell’umanità, nel nome della verità, nel nome di ogni bambino che non ha più voce: basta!

Usa, non tutti si fanno intimidire

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  Non tutto è perduto. E non tutti gli americani si lasciano intimidire da Trump. Questa è l’America che piace. Fatta da gente seria e altruista che bada alla concretezza. Non è cambiando il nome alla geografia e ostentando i muscoli che si diventa grandi.

Per Amore e Fedeltà

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  C’è uno spazio off-limits oltre il quale si svolgono attività segrete. Mi piace pensare che dietro le quinte del grande teatro mondiale in cui siamo comparse, attori e spettatori, le grandi menti stiano a lavorare per salvaguardare il bene comune. Maestri di vita dediti al certosino, sacro, umile lavoro di protezione nei confronti dei deboli di ogni parte del mondo. Senza bandiere, le nostre misere e umane esistenze, senza ideologie totalitarie e oltranziste, si mescolano e formano popoli dalle esigenze comuni e dai diritti basilari rispettati.

Mimmo lucano martire?

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Il drammatico viaggio di Mimmo Lucano. Auguro con tutto il cuore che possa essere fatta chiarezza al più presto e che non sia simile alla disavventura toccata al povero Enzo Tortora . I giudici e i tecnici della giustizia asseriscono di avere preso la decisione nei confronti di Lucano in base alle prove d'accusa recuperate che documentano illeciti e abusi da parte del sindaco di Riace al tempo della sua gestione nell'accoglienza dei migranti. Dicono anche di sentirsi sotto accusa da un'opinione pubblica politicizzata. Di avere toccato un uomo potente suo malgrado... potente? Ho letto con attenzione le notizie: anche il gruppo delle toghe di Autonomia&Indipendenza è intervenuto in merito alla sentenza che ha fatto scalpore e turbato la sensibilità di quanti credono nel servizio dell'accoglienza con un documento: “ Ad ogni sentenza seguono nell’immediatezza forti reazioni pubbliche. Se la sentenza è di assoluzione si attacca la magistratura inquirente e, vic...

Modello Riace dall'accoglienza alla gogna. Relatività soggettiva

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Non amo mitizzare nessuno! Ma neanche disprezzare cinicamente chi la pensa differentemente o, peggio, condannare qualcuno per il colore della pelle, il credo politico, ideologico o religioso. Guardo all'essere umano nella sua interezza comprendendone e giustificandone gli errori specialmente quando sono la conseguenza di un'azione benevola, altruista atta a tutelare i deboli e gli emarginati. Anni addietro, ricordiamo tutti, un signore, sindaco di un paesino dimenticato da Dio e dagli uomini, ignorato dalla politica nazionale e regionale, è, suo malgrado stato indicato come uno degli uomini più “potenti”, mi pare, se non sbaglio, che fosse stato inserito in una sorta di classifica tra i 50 personaggi in uno dei giornali nazionali italiani e poi fece eco la stampa mondiale tributandogli “il modello Riace” dal nome del paesello calabrese dove tutto ebbe inizio. Mimmo Lucano trasformò i profughi in fuga in cittadini. Ripopolò l'antico borgo e diede dignità ai migranti ch...

Birmania è Cristo in croce

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Anche se viviamo in uno Stato laico c'è una religione che di fatto iniziamo a apprendere fin dalla tenera età. I nostri genitori fin dalla nostra venuta al mondo ci consacrano al Signore attraverso la cerimonia del S. Battesimo. E poi, nel periodo delle scuole elementari ci iniziano al catechismo per farci apprendere la vita secondo i Vangeli del Salvatore, nostro Signore Gesù Cristo. La storia è avvincente per i miracoli narrati e le liete novelle tramandate dagli apostoli quanto cruda per le violenze subite da Gesù negli ultimi istanti della sua vita terrena. Violenze che hanno superato la bestialità primordiale dell'uomo sul Figlio dell'Uomo. Una cieca e stupida bestiale violenza inferta sadicamente su un uomo inerme fino a qualche ora prima osannato e seguito da una miriade di persone che vedevano in Lui il Salvatore. La narrazione ci racconta di un uomo che parlava d'amore, pace e comprensione. Un uomo dalle parabole chiare. La sua allegoria si faceva capire a...

Gratteri, servo dello Stato o ...

E anche “cuore matto” è stato ridimensionato. E allora c'è da chiedersi: possibile che le indagini del procuratore Gratteri non vadano a buon fine? No, perché se è cosi per negligenza da parte degli organi investigativi allora, la conclusione è che si sono spese inutilmente energie e soldi pubblici magari spendibili per altre azioni più rilevanti e seri per il bene della comunità. Se invece è il contrario, e cioè che la molteplice interpretazione delle leggi fa sì che quello che per qualcuno è reato per altri non lo è in parte o per niente del tutto. Ma c'è un'altra possibilità d'interpretazione. E cioè che ci siano interessi e forze contrarie alle intenzioni di legalità e giustizia. Sia ben chiaro: che i dipendenti del “Sant,Anna hospital” abbiano nuovamente un lavoro da svolgere è cosa assai positiva e gradita per l'intera Calabria! Ciò non toglie che se ci sono state “sviste” nella gestione queste debbano essere corrette secondo le norme vigenti. Intanto il d...

Politica è servizio

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Renzi? Salvini? … Conte. E gli altri. Ho sentito dalla chiara voce del procuratore Nicola Gratteri che Renzi , chiamato da Napolitano per formare il governo, inserì nella lista dei ministri il nome del dott. Gratteri alla giustizia . All'epoca il presidente Giorgio Napolitano fece un aggiustino alla lista proposta da Renzi e sostituì alla giustizia il pm Gratteri con Orlando . Ciononostante Renzi interpellò Gratteri e gli chiese un aiutino per cambiare il meccanismo farraginoso che regolamenta il settore della giustizia in Italia. Renzi era d'accordo col sistema proposto e spiegato ampiamente dal dott. Gratteri. Era d'accordo sulla prescrizione! E su tante altre storture da modificare. Senza addentrarci nelle sfumature che attengono la disciplina in questione. E tralasciando i ripensamenti, che sono leciti e opportuni a seconda dell'angolazione personale e dei momenti storici, risulta sconcertante la veemenza e i relativi atteggiamenti che adotta...

Gratteri o Oliverio chi ha ragione?

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Gratteri ha toppato? Se per Mario Oliverio  dopo il responso della Cassazione è iniziata la primavera è logico pensare che le accuse mosse a suo discapito non erano fondate. O, perlomeno, non avevano quel carattere estremamente fuorilegge che l'inchiesta gli aveva incollato addosso. «È finito un lungo e freddo inverno. È arrivata la primavera. Verità e onestà non si calpestano», ha scritto Oliverio sul suo profilo Facebook. «La forza della giustizia si unisce a quella della verità. Non ho mai tradito la fiducia dei calabresi. La mia azione di governo è stata sempre ispirata all'affermazione della legalità e ai valori dell’onestà e della lealtà, necessari per il riscatto di questa terra ingiustamente segnata e martoriata, ma per la quale vale la pena battersi anche a costo di sacrifici estremi. Ringrazio quanti mi sono stati vicino, a partire dalla mia famiglia e dai miei cari, e i tantissimi cittadini che non sono stati mai sfiorati dal dubbio». Quindi, c'è qualco...

Cancellieri: saggia decisione!

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Siamo tutti bigottamente dei complottisti ad oltranza? La scarcerazione di Giulia Maria Ligresti, condannata a 2 anni e 8 mesi per l'inchiesta FONSAI che vede coinvolto il padre Salvatore Ligresti, perché in prigione non mangiava più sta infervorando gli animi e le pagine dei giornali. Alcuni esponenti politici si stracciano le vesti, altri gridano allo scandalo. Me è davvero così prepotentemente illegale l'azione della Cancellieri? I fatti dicono ben altro! "Mio dovere evitare gesti autolesivi, ho fatto come in altri casi, pronta a riferirne in Aula". Chiarisce la Ministro, accusata di essere amica dello zio di Giulia M. ligresti. E chiarisce, con una lettera ai capigruppo che: “Non appena avuta conoscenza, per via diretta, delle condizioni psicofisiche della ragazza era mio dovere trasferire questa notizia agli organi competenti dell’Amministrazione Penitenziaria per invitarli a porre in essere gli interventi tesi ad impedire eventuali gesti auto...

la morte di Melania secondo il gip

I casi di omicidio irrisolti tengono sempre banco. E quello che ha visto la coppia Parolisi-Rea protagonista dell'efferato omicidio è ancora caldo per la cronaca. Secondo l'accusa, si legge su “Il Messaggero” “Parolisi uccise la moglie Melania perché lo aveva respinto”. Questa in sintesi è l'opinione del Gip di Teramo, Marina Tommolini. Secondo la ricostruzione fatta dalla Tommolini, una tesi grondante di “forse” e supposizioni che, in base a quanto riportato nell'articolo di Teodora Poeta del Messaggero, non provano niente di concreto e rimangono pensieri in libertà nel campo delle supposizioni fantasiose. In ben 67 pagine “il giudice ricostruisce l'intera vicenda, evidenziando l'importanza del dato fattuale rispetto alla prova scientifica. Quella mattina del 18 aprile di due anni fa la giovane famiglia è andata a Colle San Marco, ma Melania non gradendo la scarsa igiene delle altalene dei piccoli e trovando il gioco sull'altalena dei grandi per...

sentenze e visibilità mediatica

Cronaca delle ultime ore: Da una parte Salvatore Parolisi che ha una sentenza pesantissima: l’ergastolo con l’imputazione di avere ucciso la moglie Melanea Rea in un bosco con 35 coltellate; e dall’atra Silvio Berlusconi condannato a 4 anni che si riducono a 1 per via dell’indulto nonché l’interdizione dai pubblici uffici perché ritenuto “socialmente e fiscalmente pericoloso” rimbalzano nelle piazze medianiche con toni e colori differentissimi come lo sono i relativi “imputati”. In questo momento a un caporale, che abbiamo visto piangere in televisione, smarrito, confuso, pieno di contraddizioni e paure per alcune storie libertine consumate alle spalle della moglie,  gli è stato imposto l’ergastolo e tolto la patria potestà sulla figlioletta. Per un disguido, la sentenza è stata letta mentre lui si trovava nei sotterranei del tribunale e quando è giunto in aula il giudice gli ha chiesto se voleva ascoltarla ma lui, Salvatore Parolisi, ha rifiutato di sentirla e si è dich...

Niente paura, esprimi e comunica amore

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courtesy by Mario Iannino, "attualità" t.m. 2011 Gli ostacoli e le cadute che la vita ci riserva giorno dopo giorno non li possiamo conoscere anzitempo.  Forse è per questo motivo che alcune cadute hanno il sapore delle imboscate piuttosto che la conseguenza logica di errori commessi per leggerezza, imperizia o perché pianificati dall'egoismo. E quando a cadere è un amico o un conoscente che si è fatto apprezzare dalla comunità per essere stato disponibile all'ascolto dell'altro, un senso di impotenza assale l'animo mentre la testa inizia a riempirsi delle notizie scandalistiche diffuse dai media. Il dubbio lentamente s'insinua e rosicchia le basi del ricordo costruito nel tempo di quella personalità ora incriminata dalla legge e messa alla gogna da una certa stampa inclemente. Tra i molti dubbi si affaccia la certezza che “l'incriminato” dall'uomo stia soffrendo inferni inimmaginabili da chi è al riparo di certe accuse ed è a questo pu...

Franco Morelli, arresto inquietante

Partendo dal presupposto che lo Stato ha tra gli altri compiti quello di recuperare le persone che hanno sbagliato, la detenzione cruenta è di per sé una violenza gratuita specie se inflitta a chi non ha mai fatto del male a nessuno e si è prodigato cristianamente per aiutare quanti hanno avuto l'opportunità di conoscerlo anche con una semplice parola di conforto. Come spiegare altrimenti i suoi 14mila voti di preferenza nel cosentino? Franco Morelli è conosciuto per la sua umiltà e benevolenza nei confronti degli ultimi. Detto ciò, mi è difficile credere che Franco Morelli, il consigliere regionale della Calabria arrestato nei giorni scorsi nell'ambito dell'operazione "Infinito" della Dda di Milano, possa far parte di quell'area grigia dedita a caldeggiare i loschi affari della 'ndrangheta. No! È proprio difficile poter credere che si sia macchiato di un peccato simile. Per il momento è stato privato della libertà, cosa di non poco conto che, in una pers...

giustizia, indagini saranno decise dalla politica

È una riforma attesa dai cittadini! La sinistra la smetta... così si esprime Claudio Leone esponente pdl in merito alla riforma presentata dal governo Berlusconi sulla giustizia. A dire il vero i cittadini seri non è che fossero in chissà quale stato d'attesa per quanto attiene ai proclami elettoralistici del mondo politico italiano. Ai cittadini sarebbe bastata un poco di tranquillità, cosa assurda e impensabile per i rappresentanti del popolo sovrano che vanno a ruota libera e fanno a gara a chi la spara più grossa. Ma torniamo al tema sulla giustizia. Sempre da cittadino, dico che non è consono ad un presidente del consiglio aprire l'incontro con la stampa sventolando un disegno con il simbolo della giustizia che prima pende da una parte e dopo si equilibra. Non è consono neanche sentire dalla viva voce del premier “... i pm devono bussare col cappello in mano alla porta dell'ufficio del giudice...” e per concludere, che i pm, le indagini e le priorità dipendono d...

soldi per cambiare data nascita in Marocco a Ruby?

Ci sono notizie che suscitano reazioni differenti in chi le ascolta; alcune sono talmente categoriche da lasciare esterrefatti, altre i nvitano la satira a ricamare storielle dal sapore surreale ma vere , alla Cetto La Qualunque, tanto per intenderci. ma sulla notizia odierna c'è ben poco da ridere, semmai porsi un interrogativo al quale si dà una risposta immediata: se alcuni personaggi sono così scaltri da insultare l'intelligenza umana, e potenti al punto di poter comprare pezzi di Stati amici o consenzienti come possiamo pensare che stiano lì tra gli scranni di Montecitorio per tutelare gli interessi dei cittadini? Almeno la smettessero di riproporre favole o commedie alla “Marchese del Grillo” e non si riempissero la bocca con “il popolo vuole! Io rappresento il popolo. Abbiamo vinto le elezioni e governiamo.” appunto, Governate! Agite per il bene di tutti!  nel rispetto delle leggi dello Stato.

le motivazioni di A. Alfano in mezz'ora con Lucia Annunziata

Nel corso del programma di Lucia Annunziata ho avuto modo di apprezzare l’elegante oratoria del ministro Angelino Alfano. Con estrema chiarezza e proprietà di linguaggio, ha spiegato le motivazioni delle modifiche che, insieme al governo, intende apportare alle leggi in vigore nello Sato italiano per accelerare i processi, renderli brevi, istituire la figura del giudice super partes e affidare al pubblico ministero la missione di “avvocato accusatore”. In particolare mi è piaciuta la descrizione del giudice svincolato dai movimenti associativi; uomo saggio, che emana sentenze sacrali non contaminate da fattori altri che non siano le leggi dello stato. Motivazioni facilmente condivisibili: un cittadino qualsiasi non può aspettare una vita per avere giustizia! I familiari del cittadino qualsiasi che muore in carcere perché massacrato di botte non possono continuare a subire danni morali, patetiche messe in scena per salvaguardare gli “educatori” che prendono in affidamento il cittadino ...

Benvenuti!

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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