Sangria in 5"

 




Come trasformare una vecchia bottiglia di vino in ottima sangria.

Solitamente non bevo vino a pranzo, per cui la mia modesta cantina si rimpingua ogni qualvolta qualche amico in visita si presenta con in mano una buona bottiglia di vino autoprodotto o comprato all’enoteca.

Il vino casareccio solitamente risulta corposo al palato ed è indicato per accompagnare carni arrosto, salumi e grigliate di ortaggi sulla brace del barbecue.

In questi giorni di caldo intenso ho messo una bottiglia di rosso in frigo. La stappo per pranzo. Il tappo odora di frutta di bosco con richiami dolciastri liquorosi. Sorseggio alla maniera dei sommelier, è un vezzo involontario che conferma l’anzianità del vino “dimenticato”.

Fa caldo! Desidero una bevanda poco alcolica ma rinfrescante. Qualcosa che al suo passaggio solletichi la gola e la faccia gioire di fresco sapore ghiacciato.

Spremo un arancia. Tagliuzzo una pesca. Qualche mela. Dei chiodi di garofano. Una spolverata di cannella. Un bicchiere di gassosa. ½ bicchiere di aperitivo rosso. E lascio decantare nella brocca il tutto in frigo. Riempio un bicchiere con dell’acqua e lo ripongo in ghiacciaia.

A sera la sangria è pronta per essere degustata.


Sulla tavola alcune fette di melone e del prosciutto crudo. Qualche tocco di formaggio pecorino calabrese. Fette di salsiccia locale, soppressata e … la sangria va giù ch’è una favola. Cin cin

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Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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