Anche oggi c’è la notizia scabrosa. Scabrosa e o
pruriginosa?
Non voglio accodarmi alla fiumana puritana e gridare allo
scandalo per le decisioni dell’attuale classe dirigente che arroccata su posizioni
legittime, secondo i loro parametri mentali, violentano il cosiddetto comune senso
del pudore.
Dimenticano o forse non lo hanno mai saputo che governare un Paese è una missione basata sul rispetto.
Sì rispetto!
Ci hanno insegnato che una persona è degna di rispetto se
lavora, produce benessere sociale e conduce una esistenza all’insegna dell’etica
comune. Impresa assai ardua! Vista la
pletora di brava gente che sgobba dalla mattina alla sera e che non si
arricchisce, anzi campa nei debiti.
Ora, per carità, non si può generalizzare e lasciare scadere
l’analisi nella cloaca nichilista che davanti a fatti inspiegabili stringe le
spalle e passa oltre.
A Cesare quel che è di Cesare! E in questa vicenda Cesare
non è detentore di niente. È solo un’azione di vacua vanagloria. Il tentativo
estremo di voler erigere una verità drogata che fa il paio alla colonna infame di manzoniana memoria. Va be’
la terra in cui si svolgono i fatti è la stessa…
Ma in certe vicende è difficile soprassedere. E pur
ritenendosi lontani da certi assunti e urlare a squarciagola: non in mio nome! In
questo caso come in mille altri la decisione marmorea di chi detiene il potere
decisionale riguarda tutti indistintamente. Siamo, volenti o nolenti, tutti
untori!
Intitolare uno scalo internazionale e ogni altra cosa
pubblica è un processo assai delicato. E non basta arroccarsi e giustificare la
decisione dietro la scalata irresistibile dell’imprenditore se la sua scalata è
piena di ombre.
Personalmente potrebbe anche essermi simpatico, Silvio! E potrei
anche giustificare certi eccessi che ogni persona, italiana e non, in cuor suo
gli ha invidiato per pressappochismo culturale, mancanza di senso civico e
quindi ammirazione per l’uomo scaltro che si è fatto da sé. Gli uomini risoluti
hanno carisma! anche trump, putin, netanyahu ….
. Ad ognuno il suo!
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