Mercato libero e tutelato cosa cambia
Quando i grandi temi sociali rimangono ai margini della politica o sono, peggio ancora, dimenticati, lasciati in balìa dell'emotività dei singoli i risultati spesso non soddisfano le aspettative delle pacifiche collettività democratiche e possono sortire a epiloghi funesti.
È ciò che sta accadendo in Palestina, in Ucraina e nelle altre parti del mondo vittime di aggressioni belliche da parte di reggimi totalitari guidati da despoti.
Chi può fugge dai territori martoriati dalle guerre e carestie.
Gli effetti economici delle disfunzioni odorose impregnate di polvere da sparo, però, inseguono il mercato globale e dominano i mercati.
I prezzi al dettaglio delle materie prime sono proibitivi per certe fasce sociali.
È di questi giorni lo sciopero dei lavoratori della terra: coltivatori agricoli e allevatori lamentano l'incongruità dei prezzi tra produzione, quindi il costo intriso di fatica e sudore di chi sta sui campi quantificato in pochi centesimi e quello che i consumatori finali pagano sui banchi dei mercati.
Qualcosa non collima nella filiera! nel passaggio tra produttore e consumatore i prezzi lievitano a dismisura.
Chi non vive la cultura contadina e pensa che le pere e gli ortaggi crescano nelle cassette dei negozi fa comunque i conti con le proprie finanze.
Si accorge degli aumenti quando va a fare la spesa oltre che delle utenze domestiche quali la luce e il gas ora che è finto il tempo del mercato tutelato e fa due conti.
Il mercato libero è pieno d'insidie.
Le offerte, anche quelle che sembrerebbero le più convenienti, nascondono sempre qualche insidia che sono il costo del contatore o il trasporto dell'energia, la caparra per il contratto etc. per quanto concerne la fornitura della luce. Per il gas c'è qualche analogia. In barba alla campagna ossessiva per promuovere e installare pannelli voltaici e similari. Ma veniamo alle dolenti note per chi è costretto a dover usare una macchina.
Chi possiede una macchina e non si è lasciato imbonire dal mercato delle auto elettriche o ibride per le più svariate ragioni è rovinato! Tra spesa di bollo, assicurazione, manutenzione ordinaria e straordinaria deve tassativamente prevedere un salasso economico per sé e la famiglia se ne ha una.
Il costo del carburante è una variabile da non sottovalutare.
Il costo alla pompa per litro non fa differenza tra diesel e benzina: 182,9 e 183,9 fai date. Mentre il "servito" si attesta sui due euro e spiccioli
Nonostante qualcuno abbia fatto campagna elettorale su questi temi alcuni meccanismi continuano a macinare profitti nel solco profondo delle logiche mercantili imposte dai grandi imperi economici a discapito dei piccoli risparmiatori e consumatori.
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