catanzaro, periferia, |
Sembrava fosse arrivata la fine del mondo. Il vento ha
soffiato forte. Nuvoloni neri carichi di poggia si sono addensati sopra gli
alti palazzoni della eternamente degradata periferia catanzarese. Gli alberi
hanno ceduto alla forza del vento nei punti in cui l’uomo non è intervenuto per
tempo con le dovute e necessarie potature.
Ancora una volta laddove non ci ha pensato l’uomo ha
provveduto la natura!
Ma l’uomo è scaltro. Se ne è lavato le mani: ha dichiarato
lo stato d’allerta.
Che dire? Se piove o c’è il sole l’ unico colpevole dell’incuria
provocata dal passaggio barbaro dell’uomo scellerato è da trovarsi altrove e
non in chi avrebbe dovuto intervenire in tempo. Un altrove impalpabile ma concreto:
il destino.
È questa forza sconosciuta ma potente che decide chi deve rimanere sotto una slavina scivolata su una
strada priva di protezioni o sotto i rami falciati dalla bufera.
Questa volta il destino è stato buono. Non ci sono stati
morti o feriti e il vento si è placato dopo avere spazzato via le nuvole nere
che si erano accumulate sopra i palazzoni della periferia.
Buona giornata a tutti e che la buona sorte e il bene
accompagni quanti hanno necessità di trovare la serenità.
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