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Fare da sé non è più un hobby ma una esigenza. Capita spesso che in casa qualcosa si rompa oppure, prima che ciò avvenga, necessita di piccole manutenzioni. È così che piano piano mi son fatta una piccola ma completa cassetta degli attrezzi. Non penso di essere l'unica persona dotata di una discreta manualità con l'attitudine al fai date! Ed è con un pizzico d'orgoglio che osservo il lavoro finito, soddisfatto anche per avere acquistato l'attrezzo giusto così da portare a termine la riparazione senza ricorrere agli “specialisti” sparsi sulla piazza che si pagano la “chiamata” anche senza avere risolto il problema. Uomini e donne dediti per passione o necessità a sbrigare da loro la piccola manutenzione casalinga capiscono bene a cosa mi riferisco e, come me, avranno comprato nei negozi dedicati al bisogno gli attrezzi necessari e qualcos'altro su internet.
FAI DA TE. Come far tornare nuovi i vecchi fari ingialliti. Tempi duri per chi non ha la possibilità di cambiare l'auto. E allora è necessario mantenere efficiente la vecchia: revisioni e manutenzioni sono obbligatori per legge perché c'è da prevenire incidenti a sé e agli altri utenti della strada. Quindi è giusto fare attenzione alla meccanica, ai freni, al motore e agli indicatori visivi: frecce, stop e fari. Questi ultimi, specie se sono di plastica, tendono, col passare del tempo, ad ingiallire e, ovviamente, la patina giallastra che ricopre i fari limita la diffusione ottimale del fascio luminoso. Non è una questione di “vista, non c'è bisogno di recarsi dall'oculista: è solo una semplice questione di ordinaria manutenzione. Fino ad ora chiunque avessi interrogato sulla materia suggeriva di sostituire i fari o darci sotto con olio di gomito e lucidarli con della pasta abrasiva, la stessa che usano i carrozzieri, con un complicato passaggio di ca...
Può la primavera essere un problema? certo che no! ma se alle allergie sommiamo l'impossibilità di camminare normalmente LUNGO I MARCIAPIEDI qualche problemino sorge. La periferia a sud di Catanzaro necessiterebbe di una drastica e immediata manutenzione. Il verde selvaggio invade i marciapiedi e ostacola la deambulazione. Non è che ci sia un grande passeggio, anzi il quartiere sembra morto e le poche persone che s'incontrano per strada appartengono alla categoria degli anziani accompagnati, a volte, dalle badanti se la pensioncina glielo consente. Che sarà mai! esclamerà qualcuno che abita in centro. Catanzaro sta morendo tutta!, da quando le attività produttive si sono trasferite nei centri commerciali delle "fontane" e altrove, il centro storico è defunto. non ci sono più le botteghe storiche e al loro posto ha aperto qualche cineseria. Sì va be' ma almeno le strade sono curate, non ci sono erbacce sui marciapiedi e gli alberi sono potati mentre ne...
L’ODORE DEI GIORNI. L’odore dell’erba tagliata di fresco riporta ai mesi estivi, a quando è necessario intervenire sovente per mantenere in salute il manto erboso dei prati e dei giardini sia pubblici che privati. Riporta la mente a rivisitare quell'angolo celato gelosamente nel cantuccio dei ricordi a quando si andava a giocare nella Villa Trieste dove i giardinieri facevano anche da guardiani e stavano attenti che nessuno giocasse a pallone o entrasse nelle aiuole. Tutto era in ordine. Superato il maestoso cancello in ferro battuto, nella piazzetta ovale, il calessino trainato dal pony Jolly aspettava mamme e bambini per il consueto giro panoramico. Più in là l’omino dei semi offriva ceci, fave secche e, appunto, semi di zucca salate in cartocci per cinque e dieci lire.
catanzaro, periferia, Sembrava fosse arrivata la fine del mondo. Il vento ha soffiato forte. Nuvoloni neri carichi di poggia si sono addensati sopra gli alti palazzoni della eternamente degradata periferia catanzarese. Gli alberi hanno ceduto alla forza del vento nei punti in cui l’uomo non è intervenuto per tempo con le dovute e necessarie potature. Ancora una volta laddove non ci ha pensato l’uomo ha provveduto la natura! Ma l’uomo è scaltro. Se ne è lavato le mani: ha dichiarato lo stato d’allerta. Che dire? Se piove o c’è il sole l’ unico colpevole dell’incuria provocata dal passaggio barbaro dell’uomo scellerato è da trovarsi altrove e non in chi avrebbe dovuto intervenire in tempo. Un altrove impalpabile ma concreto: il destino. È questa forza sconosciuta ma potente che decide chi deve rimanere sotto una slavina scivolata su una strada priva di protezioni o sotto i rami falciati dalla bufera. Questa volta il destino è stato buono. Non ci sono stati mort...
E poi ti accorgi che ... chi governa non hatutti i torti. Il malcostume è generale! Basta che ti capiti una piccola rottura in casa, persino un infisso che non chiude bene; chiamare l'artigiano del ferro e dell'alluminio per capire che ognuno pensa alla propria pancia, al proprio benessere. Una banalità, insomma, un piccolo inconveniente che se hai gli attrezzi e un minimo di manualità riesci a gestirlo con una minima spesa. E invece no! Come fanno questi lavoratori autonomi (e qui inserisco tutti: meccanici, idraulici, muratori etc.) che si piangono addosso per guadagnare qualcosa in più del dovuto? Smontano tutto e ti dicono che si è rotto irrimediabilmente qualche pezzo e che, purtroppo, non si trova più in commercio. Quindi tra un rattoppo e qualche imprecazione lasciano trascorrere qualche ora. Dopodiché, all'atto del pagare, inizia la sceneggiata contro il governo e le tasse, l'iva e il materiale costoso, la gestione dell'azienda, la famiglia ...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.