sabato 5 aprile 2025
Chiambretti, Renzi e gli altri
sabato 22 marzo 2025
La rai, radiotelevisione italiana, presenta
Pace e bene a tutti.
Erano le prime trasmissioni televisive e il Monaco dalla barba lunga, col saio e i sandali, s’affacciava dallo scatolone in legno, sorridente
e iniziava la catechesi con queste semplici pacate parole: pace e bene a tutti, fratelli.
domenica 11 febbraio 2024
Libertà d'opinione e poltrone
Domenica in.
Quanto è dura tenersi una poltrona e anche poter continuare a condurre un programma televisivo senza sponsor.
Difficile essere sobri e super partes in Rai. Dirigenti e conduttori sono chiamati a fare i salti mortali e per non essere immischiati in questioni politiche diramano comunicati di dissenso. È quanto successo a fine trasmissione condotta da Mara Venier. Oggi qualcuno a chiesto ulteriori spiegazioni a Ghali su quanto replicato dal premier israeliano Netanyahu al suo invito per la pace in M.o.
Ma pare che per la comunità ebraica la canzone di Ghali sia contro di loro. Cosa c'è di contro in una canzone che incita all'ospitalità e che dice chiaramente: "casa mia è casa tua...”?
domenica 31 dicembre 2023
Capodanno in Calabria
Nostalgia? No, qualcosa di più profondo
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"cucina tipica catanzarese: u morzeddhu" |
Come da tradizione “a trippa pippija kjanu kjanu subba u fhocu” rimane da prendere la pitta, cuocere qualche mazzetto di rape, insomma le solite cose che si fanno a fine anno nell'attesa del nuovo nelle case dei calabresi.
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Pitta per morzello catanzarese |
sabato 13 agosto 2022
Tv di Stato, pochi casi di buon giornalismo e intrattenimento culturale nei palinsesti rai
Insieme ai consumi elettrici c'è anche la quota coatta che impone, appunto, agli utenti che usufruiscono dell'elettricità, di pagare anche il canone della tv di Stato in bolletta ENEL e società affini.
Pagare il canone RAI è giusto!
Renzi s'inventò questo metodo di pagamento per evitare che ci fossero molti furbetti e evasori. Molti non pagavano il canone rai per svariati motivi.
Mettendo da parte le motivazioni “ideologiche” moltissimi utenti non pagavano l'obolo per protesta!
Protestavano contro gli sprechi e le lottizzazioni. Le notizie far locche delle parti politiche che governavano e, ahinoi, governano le tre reti della rai.
Per dirla in breve: il servizio che la rai offriva e offre tutt'ora non è un servizio in linea con le aspettative degli utenti. Il salto di qualità non c'è:
I notiziari enfatizzano fatti e notizie pruriginose. Accrescono timori e fantasie malsane. Lasciano spazio a supposizioni fantasiose e anche l'intervento degli esperti chiamati e pagati coi soldi pubblici risultano prive di dati scientificamente ineccepibili.
La notizia deve sconvolgere per attrarre le attenzioni dei videoti.
I talk show proliferano attorno ai fatti cruenti, ai drammi sociali, e, se poi gli eventi in esame sono conditi di tabù contro la comune morale s'innescano interminabili appuntamenti intervallati da costosissimi spot pubblicitari.
Insomma l'intrattenimento o la notizia sono come gli slogan dei politici: devono stupire lo spettatore, dargli una scossa, incuriosirlo e attrarlo, anche se, passato il momento, alla luce di nuove prove si sgonfiano e cadono senza fare rumore nel dimenticatoio.
Nelle redazioni territoriali, nei tg regionali, il servizio è ancora più deprimente!
La caccia alle negatività sembra essere l'unica e la più quotata azione in cui spendere le migliori energie intellettive locali.
Nessun approfondimento!, sui fatti di cronaca e sui problemi sociali.
Non un approfondimento minuzioso che faccia perdere molto tempo agli operatori del servizio pubblico. No! Non si pretende questo. Ma almeno che questi signori, lavoratori del servizio pubblico, approfondissero e incrociassero i dati, così da cercare motivazioni plausibili e offrire agli abbonati un servizio dignitoso e, fare i nomi, solo quando si ha la certezza assoluta del coinvolgimento di quanti siedono sulla sedia degli accusati per evitare di mettere alla gogna persone innocenti.
lunedì 20 dicembre 2021
Che tempo, che tempi in rai
Fabio e i no vax.
Potrebbe sembrare l'inizio di una fiaba che narra di un bambino autoritario oppure curioso che si pone il dilemma di chi sono o cosa sono le persone definite no vax ma...
il Fabio in questione è un noto conduttore televisivo che occupa da decenni le reti televisive del servizio pubblico italiano, la RAI.
Com'è noto tutti i residenti in Italia che detengono un televisore sono obbligati a pagare un canone allo Stato e per questo è detta tv di Stato che in teoria dovrebbe fare un servizio pubblico e quindi dare voce e spazio ai cittadini.
Lottizzazioni a parte e linee politiche delle reti RAI che impongono tematiche da sviluppare e irradiare scientificamente, l'esternazione di Fazio in risposta alle battute sagaci di Michele Serra è decisamente fuori luogo e priva di ogni ancoraggio ai dettami democratici della Costituzione cui dovrebbe rifarsi l'informazione pubblica.
Fabio Fazio ritiene di non dovere mai invitare alla “sua” trasmissione i no vax motivando la sua ferma decisione con un esempio ancora peggiore: “è come invitare chi è a favore delle droghe e io sono contrario...”.
Mediocre! Concetto effimero che lascia l'amaro in bocca a quanti pensano che le barriere mentali si possono aprire, creare varchi e annullare col dialogo e la condivisione della conoscenza.
Rispetto alla storica “Non è mai troppo tardi”, Decisamente è fuori tempo, che tempo che fa.
domenica 16 agosto 2020
Solidarietà alla Bielorussia democratica e libera
mercoledì 4 aprile 2018
Corona, schiettamente con gli umili
mercoledì 21 giugno 2017
l'ha detto la televisione

domenica 13 luglio 2014
Catanzaro Matrimonio ultrà e reality
mercoledì 19 febbraio 2014
Umori a Sanremo 2014, fuori e dentro il festival
sabato 15 febbraio 2014
Ci pensa Mamma Rai
A volte si sentono delle notizie nei tg che lasciano interdetti. Non sai se ridere, piangere o incazzarti.
lunedì 13 gennaio 2014
Rai, anche il nonno s'incazza
Trilogia di violenza familiare pro canone
martedì 29 ottobre 2013
12mila € dei contribuenti per intrattenimenti televisivi a Fazio e Vespa
In Italia c'è chi si abbuffa e chi muore di fame!
sfortunatamente non è un film |
Vespa e Fazio. Pagati dalla tv di Stato con 12milioni €
Dopo le polemiche su Fabio Fazio e Maurizio Crozza è il turno di Bruno Vespa.
"lavoratori, -cit- con affetto" |
È scritto su Repubblica: “il nemico degli sprechi Rai, il parlamentare che duella con Fazio per il suo compenso (in diretta tv) e che contesta l'approdo milionario di Crozza al servizio pubblico, Renato Brunetta del Pdl, non dimentica di mettere il naso in un altro contratto da record”; infatti, “in queste ore, la tv di Stato sta completando i bonifici in favore di Bruno Vespa per il suo contratto triennale come conduttore, consulente esperto, ideatore, autore di testi: cifre assurde per chi ha lavorato una vita e ha versato i contributi ma non può avere la pensione per colpa delle leggi degli ultimi governi.
Tra settembre 2010 e agosto 2013, il conduttore di Porta a Porta, si porta a casa sui 4 milioni e mezzo.
Ma non finisce qui! Sempre secondo quanto scritto su Repubblica “Il contratto prevede un primo extra per le puntate di Porta a Porta - tutte già in palinsesto - oltre la centesima. In tre stagioni tv, queste puntate ulteriori (pagate ognuna 12 mila euro) procurano a Vespa un surplus di 901 mila euro”. In più ci sono i compensi per gli "speciali" per un totale di 6 milioni 320 mila euro lordi nei tre anni.”
E Brunetta dice: “Vespa guadagna 6 milioni. Vespa è come Fazio, è inaccettabile. I milioni di Fazio sono come quelli di Vespa”. “Prima di tutto trasparenza poi giudichino gli italiani se quei milioni all'anno sono giustificati o no in tempi di crisi. Questo l'ho denunciato già anni fa prendendomi le ire di Vespa”.
giovedì 14 febbraio 2013
Sanremo 2013 seconda serata peggio della prima
martedì 12 febbraio 2013
Sanremo prima, trionfa la pubblicità
crozza imita silvio bu |
giovedì 7 febbraio 2013
Sanremo, l'Italia dalle tante marce risorse e compensi
luciana & fabio |
Meno male che c'è Sanremo
Anche se, rispetto alle edizioni passate, i cachet di quest'anno sono inferiori, se paragonati a quelli dati a Bonolis, Michelle Hunziker e persino a Gianni Morandi, per la stragrande maggioranza di italiani rimangono pur sempre un gruzzolo da sogno.
mercoledì 6 febbraio 2013
Rai, SanRemo, 300.000 € per la Littizzetto
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fabio fazio e luciana littizzetto nello spot per sanremo |
Si è parlato tanto di un Festival di Sanremo “low cost”, in linea con la crisi economica e il difficile momento che gli italiani stiamo attraversando, ma, a quanto pare, l'unico ridimensionamento che si è attuato in rai, oltre il taglio dei dipendenti che sono passati da 400 a 280 unità, per quanto concerne l'organizzazione della Kermesse, il ridimensionamento, dicevo, riguarda le “misure gnocchesche” della coconduttrice. Mentre, per i compensi elargiti a presentatori, ospiti e personaggi più o meno noti la tanto decantata spending review non sembra essere cambiato nulla.
domenica 18 novembre 2012
convivenza cittadinanza immigrazione
Post suggerito
Un salto in Calabria
La scogliera di Cassiodoro è situata tra i comuni di Stalettì e Montauro, nel golfo di Squillace. L’affaccio sul mare è spettacolare! ...
