Insieme ai consumi elettrici c'è anche
la quota coatta che impone, appunto, agli utenti che usufruiscono
dell'elettricità, di pagare anche il canone della tv di Stato in
bolletta ENEL e società affini.
Pagare il canone RAI è giusto!
Renzi s'inventò questo metodo di
pagamento per evitare che ci fossero molti furbetti e evasori. Molti
non pagavano il canone rai per svariati motivi.
Mettendo da parte le motivazioni
“ideologiche” moltissimi utenti non pagavano l'obolo per
protesta!
Protestavano contro gli sprechi e le
lottizzazioni. Le notizie far locche delle parti politiche che
governavano e, ahinoi, governano le tre reti della rai.
Per dirla in breve: il servizio che la
rai offriva e offre tutt'ora non è un servizio in linea con le
aspettative degli utenti. Il salto di qualità non c'è:
I notiziari enfatizzano fatti e notizie
pruriginose. Accrescono timori e fantasie malsane. Lasciano spazio a
supposizioni fantasiose e anche l'intervento degli esperti chiamati e
pagati coi soldi pubblici risultano prive di dati scientificamente
ineccepibili.
La notizia deve sconvolgere per
attrarre le attenzioni dei videoti.
I talk show proliferano attorno ai
fatti cruenti, ai drammi sociali, e, se poi gli eventi in esame sono
conditi di tabù contro la comune morale s'innescano interminabili
appuntamenti intervallati da costosissimi spot pubblicitari.
Insomma l'intrattenimento o la notizia
sono come gli slogan dei politici: devono stupire lo spettatore,
dargli una scossa, incuriosirlo e attrarlo, anche se, passato il
momento, alla luce di nuove prove si sgonfiano e cadono senza fare
rumore nel dimenticatoio.
Nelle redazioni territoriali, nei tg
regionali, il servizio è ancora più deprimente!
La caccia alle negatività sembra
essere l'unica e la più quotata azione in cui spendere le migliori
energie intellettive locali.
Nessun approfondimento!, sui fatti di
cronaca e sui problemi sociali.
Non un approfondimento minuzioso che
faccia perdere molto tempo agli operatori del servizio pubblico. No!
Non si pretende questo. Ma almeno che questi signori, lavoratori del
servizio pubblico, approfondissero e incrociassero i dati, così da
cercare motivazioni plausibili e offrire agli abbonati un servizio
dignitoso e, fare i nomi, solo quando si ha la certezza assoluta del
coinvolgimento di quanti siedono sulla sedia degli accusati per
evitare di mettere alla gogna persone innocenti.