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domenica 11 febbraio 2024

Libertà d'opinione e poltrone

 

Domenica in. 

Quanto è dura tenersi una poltrona e anche poter continuare a condurre un programma televisivo senza sponsor.

Difficile essere sobri e super partes in Rai. Dirigenti e conduttori sono chiamati a fare i salti mortali e per non essere immischiati in questioni politiche diramano comunicati di dissenso. È quanto successo a fine trasmissione condotta da Mara Venier. Oggi qualcuno a chiesto ulteriori spiegazioni a Ghali su quanto replicato dal premier israeliano Netanyahu al suo invito per la pace in M.o.

Ma pare che per la comunità ebraica la canzone di Ghali sia contro di loro. Cosa c'è di contro in una canzone che incita all'ospitalità e che dice chiaramente:  "casa mia è casa tua...”?

domenica 31 dicembre 2023

Capodanno in Calabria

 Nostalgia? No, qualcosa di più profondo

"cucina tipica catanzarese: u morzeddhu"

Come da tradizione “a trippa pippija kjanu kjanu subba u fhocu” rimane da prendere la pitta, cuocere qualche mazzetto di rape, insomma le solite cose che si fanno a fine anno nell'attesa del nuovo nelle case dei calabresi.

Pitta per morzello catanzarese

sabato 13 agosto 2022

Tv di Stato, pochi casi di buon giornalismo e intrattenimento culturale nei palinsesti rai

 

Insieme ai consumi elettrici c'è anche la quota coatta che impone, appunto, agli utenti che usufruiscono dell'elettricità, di pagare anche il canone della tv di Stato in bolletta ENEL e società affini.

Pagare il canone RAI è giusto!

Renzi s'inventò questo metodo di pagamento per evitare che ci fossero molti furbetti e evasori. Molti non pagavano il canone rai per svariati motivi.

Mettendo da parte le motivazioni “ideologiche” moltissimi utenti non pagavano l'obolo per protesta!

Protestavano contro gli sprechi e le lottizzazioni. Le notizie far locche delle parti politiche che governavano e, ahinoi, governano le tre reti della rai.

Per dirla in breve: il servizio che la rai offriva e offre tutt'ora non è un servizio in linea con le aspettative degli utenti. Il salto di qualità non c'è:

I notiziari enfatizzano fatti e notizie pruriginose. Accrescono timori e fantasie malsane. Lasciano spazio a supposizioni fantasiose e anche l'intervento degli esperti chiamati e pagati coi soldi pubblici risultano prive di dati scientificamente ineccepibili.

La notizia deve sconvolgere per attrarre le attenzioni dei videoti.

I talk show proliferano attorno ai fatti cruenti, ai drammi sociali, e, se poi gli eventi in esame sono conditi di tabù contro la comune morale s'innescano interminabili appuntamenti intervallati da costosissimi spot pubblicitari.

Insomma l'intrattenimento o la notizia sono come gli slogan dei politici: devono stupire lo spettatore, dargli una scossa, incuriosirlo e attrarlo, anche se, passato il momento, alla luce di nuove prove si sgonfiano e cadono senza fare rumore nel dimenticatoio.

Nelle redazioni territoriali, nei tg regionali, il servizio è ancora più deprimente!

La caccia alle negatività sembra essere l'unica e la più quotata azione in cui spendere le migliori energie intellettive locali.

Nessun approfondimento!, sui fatti di cronaca e sui problemi sociali.

Non un approfondimento minuzioso che faccia perdere molto tempo agli operatori del servizio pubblico. No! Non si pretende questo. Ma almeno che questi signori, lavoratori del servizio pubblico, approfondissero e incrociassero i dati, così da cercare motivazioni plausibili e offrire agli abbonati un servizio dignitoso e, fare i nomi, solo quando si ha la certezza assoluta del coinvolgimento di quanti siedono sulla sedia degli accusati per evitare di mettere alla gogna persone innocenti.


lunedì 20 dicembre 2021

Che tempo, che tempi in rai

 

Fabio e i no vax.

Potrebbe sembrare l'inizio di una fiaba che narra di un bambino autoritario oppure curioso che si pone il dilemma di chi sono o cosa sono le persone definite no vax ma...

il Fabio in questione è un noto conduttore televisivo che occupa da decenni le reti televisive del servizio pubblico italiano, la RAI.

Com'è noto tutti i residenti in Italia che detengono un televisore sono obbligati a pagare un canone allo Stato e per questo è detta tv di Stato che in teoria dovrebbe fare un servizio pubblico e quindi dare voce e spazio ai cittadini.

Lottizzazioni a parte e linee politiche delle reti RAI che impongono tematiche da sviluppare e irradiare scientificamente, l'esternazione di Fazio in risposta alle battute sagaci di Michele Serra è decisamente fuori luogo e priva di ogni ancoraggio ai dettami democratici della Costituzione cui dovrebbe rifarsi l'informazione pubblica.

Fabio Fazio ritiene di non dovere mai invitare alla “sua” trasmissione i no vax motivando la sua ferma decisione con un esempio ancora peggiore: “è come invitare chi è a favore delle droghe e io sono contrario...”.

Mediocre! Concetto effimero che lascia l'amaro in bocca a quanti pensano che le barriere mentali si possono aprire, creare varchi e annullare col dialogo e la condivisione della conoscenza.

Rispetto alla storica “Non è mai troppo tardi”, Decisamente è fuori tempo, che tempo che fa.

domenica 16 agosto 2020

Solidarietà alla Bielorussia democratica e libera



una pagina drammatica si sta vivendo in Bielorussia. Solidarietà ai manifestanti che denunciano brogli e indignazione contro ogni dittatura

mercoledì 4 aprile 2018

Corona, schiettamente con gli umili

Ho seguito per qualche minuto il programma di Bianca Berlinguer.

Mauro Corona, nel suo folklore casareccio ha detto delle ingenue verità. Ha parlato degli operai della politica messi lì dal popolo per governare e finalmente fare un po' di pulizia. Una sorta di “rottamazione” che anche Renzi aveva sbandierato ma che non ha fatto.

Sì, è vero! La Costituzione parla chiaro e in democrazia, almeno sulla carta, gli uomini che governano sono al servizio dei cittadini. Però, chissà perché, una volta entrati nelle sale di comando, uomini e donne eletti non riescono a mantenere le promesse fatte e le cose che avrebbero dovuto essere corrette rimangono invariate.

C'è grande attesa.
Riusciranno a modificare la legge sulla pensione?
Riusciranno a tagliare e rendere equi i costi della politica?
Riusciranno a governare le ricchezze e ridare dignità a quanti costretti in povertà?
Riusciranno a togliere dai palazzi le lobby che hanno inquinato decisioni importanti riguardanti il bene comune?
Riusciranno a fare un governo stabile?

Mauro Corona è schietto, ha la voce dei bambini. Spontaneo. Dice quello che pensa. E quello che pensa lo pensano la stragrande maggioranza degli spettatori. Applaudono quando si indigna per le leggi stupide che rendono fuorilegge le persone che risolvono i problemi causati dal terremoto costruendosi una casetta smontabile in legno per potere continuare a vivere e lavorare nei luoghi dove sono nati.
Si incazza quando Bianca gli chiede cosa pensa del prete che si è rifiutato di lavare i piedi ai migranti.

Mauro è sanguigno! Da buon montanaro dice pane al pane e vino al vino. Corona non è la solita faccia imbellettata che si affaccia alla tv di stato e ripete quello che i potenti vogliono sentire. È un uomo pratico, Mauro. Scrittore e scultore, ama intagliare il legno e bere un buon bicchiere in compagnia della gente del suo paese, sempre, non solo nelle feste comandate.

mercoledì 21 giugno 2017

l'ha detto la televisione

Capitani coraggiosi.

Sono capitani coraggiosi quelli che lavano il vasetto dello yogurt prima di buttarlo nella spazzatura!

Ha detto la Littizzetto in tv.

Quanti vorranno essere capitani coraggiosi?

Stando alle baggianate ben pagate dagli abbonati rai continuando su questa strada quanti vorranno diventare generali coraggiosi?
Basta trovare un testimonial influente e ogni sciocchezza lasciata svolazzare nell'etere diventa virale.

La littizzetto ha molti seguagi. Come si suol dire è molto likkata. E se lei dice che si devono lavare i vasetti di yogurt consumati prima di gettarli nel raccoglitore della plastica, in molti lo faranno.
Adesso non le rimane che spingere a favore dei commercianti in rifiuti in modo che arrivino nei centri di raccolta e smistamento tirati a lucido e, perché no, infiocchettati!
È semplice indirizzare i cittadini a grattare l'etichetta dal vetro prima di buttare bottiglie e vasetti nei bidoni. Basta farli sentire importanti. Lusingare la loro solerzia. … e non importa se rasenteranno le psicosi dell'era moderna. Se rimarranno inchiodati al servilismo perché guidati dal mandriano/a di turno anziché evolvere e decidere autonomamente cosa è giusto e cosa è sbagliato.

Per la classe dirigente, parola desueta in quanto le classi sociali, in teoria, abolite dalla democrazia, l'importante è centrare l'obbiettivo. Indottrinare, punire o osannare quanti nella realtà occupano i vari gradini sociali e controllare da vicino quanti intendono la partecipazione attiva dei cittadini nella cosa pubblica un bene per la crescita intellettuale della collettività.
D'altronde l'ha detto la televisione...

domenica 13 luglio 2014

Catanzaro Matrimonio ultrà e reality

La signora sorride soddisfatta mentre fa qualche domanda allo sposo. Uno sposo particolare che oltre ad essere il capo ultrà dei giallorossi catanzaresi è anche consigliere comunale in quota forza italia nel comune di Catanzaro.

Non è la solita comare pettegola che va a vedere cosa bolle nelle pentole altrui. No! La signora è una giornalista che lavora per rai tre regione ed è visibilmente soddisfatta perché il capo ultrà e consigliere comunale risponde alle sue domande da vero condottiero. “Sono orgoglioso dei miei ragazzi...”. Il coro da stadio fa da colonna sonora ed è più sentito e caloroso delle solite “Ave Maria” che solitamente accompagnano gli sposi all'altare con tanto di striscioni e fumogeni.

Ma la notizia della quale andare fieri (secondo l'intervistatrice) consiste nell'essere stati notati da una emittente americana e quindi potere partecipare ad un reality a stelle e strisce col pericolo di vincerlo.

Certo, non è da tutti potere organizzare il catering del proprio matrimonio sul prato di un qualsiasi campo di calcio comunale. Neanche ai grandi campioni del calcio fino ad ora è venuto in mente.

Ed eccolo qui il genio che riesce a farsi dare dalla giunta comunale lo stadio intitolato al presidentissimo Nicola Ceravolo e disseminarlo di tavoli e relativi ospiti.

A questo punto, da catanzaresi, dobbiamo anche noi associarci alla giornalista e tifare perché il nostro vinca il reality targato america o piuttosto chiedere pacatamente se sia lecito occupare una struttura pubblica per fini privati in maniera così platealmente egocentrica (che, viste le scadenze elettorali, forse non è solo una questione di fede calcistica)?

mercoledì 19 febbraio 2014

Umori a Sanremo 2014, fuori e dentro il festival

SANREMO 2014.

Come d'obbligo, nel periodo della canzone italiana, non si può non parlare di Sanremo e di quanto gli gira attorno.

Pif è stato, come al solito, molto simpatico e con la sua aria disincantata ha fatto del passe un tormentone esilarante.

“Ce l'ho e posso andare ovunque. Vedi c'ho il pass e posso stare con un piede fuori e uno dentro”.

Il suo Sanremo è stato, tra il serio e il faceto, chiarificatore. Ha finalmente fatto capire che sanremo si scrive tuttoattaccato che non è il santo patrono della città dei fiori e che è la contrazione linguistica di san Romolo, patrono di Sanremo.
Per il resto calma piatta. La Littizzetto, noiosa come le sue prevedibili battute. E Fazio... sarebbe tempo che si mettesse da parte e fare largo a qualcuno di talento: le sue scenette con la Casta, neanche per le recite della scuola materna le avrebbero proposte...

Sì! il prefesival è stato migliore del festival. (e Pif non mi ha dato niente in cambio per scrivere queste sensazioni se non la sua leggera pungente sagacia).

Ah dimenticavo la jella, purtroppo, l'effetto collaterale del festival induce astenia. Si perché senza dubbio Fazio avrà pensato al malocchio degli invidiosi quando all'inizio non si è aperto il sipario.
Ed eccolo pronto, come un pesce fuor d'acqua, a spiegare quanto avrebbero dovuto narrare le immagini che non si sono viste sullo schermo delle quinte per colpa del sipario che non s'alzava.

E poi, che dire di quei due lavoratori disperati che sono andati a rovinargli l'inizio del festival?
Per lui e quelli come lui lo show continua al di là di ogni catastrofe...

beh, sì; tutto è perfettibile ma, vuoi, per le congetture tutte italiane, nulla sembra portarci verso la “bellezza” declamata dallo scolaretto Fabio.

E sempre facendo ricorso ad uno sforzo mnemonico non indifferente vedo riaffiorare il Grillo urlante che sul red carpet gesticola e mima che vuole un gelato. Qualcuno prodigalmente glielo dà e giù a prendersela con la RAI quale male maggiore per l'Italia.

È vero. Molte cose le fa con superficialità. Perlomeno questo sembra a noi dall'esterno. Ma lui, il Grillo, ce l'ha con i partiti che la lottizzano e fanno dell'azienda pubblica orticello per curare i propri interessi e sistemare le clientele.

sabato 15 febbraio 2014

Ci pensa Mamma Rai

A volte si sentono delle notizie nei tg che lasciano interdetti. Non sai se ridere, piangere o incazzarti.


Oggi, per esempio, sia nel tg regionale che in quello nazionale sembra abbiano fatto a gara a chi la sparasse più colorita.

Quello con i ragazzini che si trasformano in figure aliene e si avventano contro i genitori.

E, poi, quasi il colmo, come se fossimo davanti alla macchietta dell'avanspettacolo, il giornalista legge una notizia da paura. Una di quelle che lascia interdetti. Che lascia attoniti e senza parole:

Un giovane quarantenne uccide i genitori! Li uccide perché stressato per la perdita del lavoro. Un giovane che sta ancora nella casa di papà e mamma, che lo assistono come solo i genitori sanno fare e che, con sommo amore, gli regalano persino una mercedes che però lui vende e si gioca il ricavato in sala giochi.

Dopo il dramma non può certo mancare la notizia barlocca:

il sindaco di Cosenza invita i cittadini a tenersi la spazzatura in casa per evitare che gli accumuli in strada si trasformino in emergenza sanitaria.

... E pensare che in altre realtà dai rifiuti si fanno i soldi, si limitano le spese dei contribuenti perché sono trasformati in gas, energia e quant'altro, si trasforma in altro senza inquinare... !

E non è finita qui! Questa è la più simpatica:


I bronzi di Riace volano!

Volano con la nuova Alitalia! Sulle fiancate degli aerei c'è tanto di fotografia dei bronzi e tanto di scritta “Calabria” da far vedere agli uccelli e ai pochi fortunati che s'imbarcano per terre lontane e vicine sempre se l'imbarco avviene a piedi oppure sono accompagnati da vetture che prima di farli scendere davanti alle scalette li fanno girare attorno all'aereo.

I Bronzi di Riace saranno per un anno gli ambasciatori della Calabria e del suo territorio in tutto il mondo. Le due statue bronzee, conservate nel museo archeologico di Reggio Calabria, sono state scelte da Alitalia, attraverso un accordo con la Regione Calabria, per comparire sull'intera fusoliera di due aerei della flotta.

Cioè, neanche negli aeroporti ma sulla fusoliera di due aerei...almeno, avranno pensato di mettergli la maglia di lana? ... a certe altitudini anche i supereroi devono indossare tute adatte... anche superman ne ha una

lunedì 13 gennaio 2014

Rai, anche il nonno s'incazza

Trilogia di violenza familiare pro canone

Ma se il canone è una legge dello Stato perché buttare altri soldi per spot che suggeriscono violenze in famiglia?

Figli contro genitori. Mogli contro mariti e dulcis in fundo: Nonno shaolin contro nipoti!

Non sarebbe più educativo programmare dei palinsesti culturali degni di una società evoluta? Palinsesti che attraggono per i contenuti chiunque si trovi a guardarli e fruirne e non maledire la rai e quanti hanno monopolizzato e invaso l’azienda di spazzatura politica e mediatica?

Insomma, fare una televisione degna di  una società civile protesa al rispetto dell’altro, del diverso, piuttosto che inondare con una scarica di adrenalina un vecchio corpo stanco, fargli fare piroette acrobatiche, spaccare tutto e puntare con occhi minacciosi i giovani diseducati?

martedì 29 ottobre 2013

12mila € dei contribuenti per intrattenimenti televisivi a Fazio e Vespa

In Italia c'è chi si abbuffa e chi muore di fame!


sfortunatamente non è un film
Sono incazzato nero. Non posso pensare che nel momento in cui la maggior parte degli italiani siamo chiamati, anzi ci è imposto con le leggi che hanno fatto Monti e compagni, a stringere la cinghia e assistere impotenti alla cancellazione delle conquiste sociali e, peggio ancora, culturali degli ultimi decenni, possa esistere una zona franca composta da uomini e donne che sguazzano nel lusso grazie agli stipendi o agli ingaggi nei posti pubblici come la RAI o nelle altre aziende in cui il peso della politica determina le scelte aziendali e le nomine.

Inutile che Fazio, Vespa e tutte le menti eccelse che, guarda caso fanno un lavoro non lavoro, non sudano nelle poche fabbriche rimaste e neanche in giro a vendere prodotti vari, dichiarino che il loro lavoro porta utili inimmaginabili alla RAI. Può darsi che sia vero. Non lo metto in dubbio. Ma essere remunerati con tremila euro escludendo le clausole varie che fanno lievitare il conteggio finale è davvero mortificante. È un insulto alla povertà. Uno sfregio alla dignità degli esseri umani! Dei lavoratori esodati, pensionati e dei rinviati a date da destinarsi dai "gradini" della Fornero e dai ministri che hanno messo mano alla riforma pensionistica.

Vespa e Fazio. Pagati dalla tv di Stato con 12milioni €

Dopo le polemiche su Fabio Fazio e Maurizio Crozza è il turno di Bruno Vespa.

©courtesy arch.Iannino
"lavoratori, -cit- con affetto"

È scritto su Repubblica: “il nemico degli sprechi Rai, il parlamentare che duella con Fazio per il suo compenso (in diretta tv) e che contesta l'approdo milionario di Crozza al servizio pubblico, Renato Brunetta del Pdl, non dimentica di mettere il naso in un altro contratto da record”; infatti, “in queste ore, la tv di Stato sta completando i bonifici in favore di Bruno Vespa per il suo contratto triennale come conduttore, consulente esperto, ideatore, autore di testi: cifre assurde per chi ha lavorato una vita e ha versato i contributi ma non può avere la pensione per colpa delle leggi degli ultimi governi.


Tra settembre 2010 e agosto 2013, il conduttore di Porta a Porta, si porta a casa sui 4 milioni e mezzo.

Ma non finisce qui! Sempre secondo quanto scritto su Repubblica “Il contratto prevede un primo extra per le puntate di Porta a Porta - tutte già in palinsesto - oltre la centesima. In tre stagioni tv, queste puntate ulteriori (pagate ognuna 12 mila euro) procurano a Vespa un surplus di 901 mila euro”. In più ci sono i compensi per gli "speciali" per un totale di 6 milioni 320 mila euro lordi nei tre anni.”

E Brunetta dice: “Vespa guadagna 6 milioni. Vespa è come Fazio, è inaccettabile. I milioni di Fazio sono come quelli di Vespa”. “Prima di tutto trasparenza poi giudichino gli italiani se quei milioni all'anno sono giustificati o no in tempi di crisi. Questo l'ho denunciato già anni fa prendendomi le ire di Vespa”.
Come dissentire, questa volta, da Brunetta?

giovedì 14 febbraio 2013

Sanremo 2013 seconda serata peggio della prima

meglio Carosello!
OPINIONI SUL FESTIVAL DELLA MUSICA ITALIANA 2013.
Avviso ai naviganti: se vi piace Sanremo di Fazio & C. non leggete questo post! se continuate a leggerlo è a vostro rischio!

Al buio anche una lucciola può sentirsi un faro luminoso. Guardarsi allo specchio e gongolare per il fulgore vivido che pensa o vuol fare credere di emanare.
È ciò che succede in RAI. Creano il buio attorno o la massimo programmano spettacoli poco seguiti, come tribune politiche, documentari, vecchi film, soap e lasciano invariato “chi l'ha visto” nei palinsesti.
È così che un flop come il festival di Sanremo di quest'anno si auto esalta e mostra numeri entusiasmanti di ascolti.
Eppure, altri bravi conduttori sono stati irremovibili quando si sono accorti che il prodotto non andava bene e con serena umiltà hanno passato il testimone ad altri. Ora è chiaro che dopo aver fatto le scelte “discografiche” il direttore artistico del festival nonché conduttore non può dimettersi. Ma sarebbe apprezzabile se riconoscesse che il palco sanremese non è lo stesso di “chetempochefa”, che ha ritmi diversi e che servono maestri di cerimonia validi. Che abbiano delicatezza e cultura, principalmente, umana e poi, musicale. E non trattare ogni cosa che si muove sul palco con rozzezza accompagnata da frasi a doppio senso.
Ma di una cosa devo ringraziare i vertici RAI poiché non ho altri abbonamenti, dopo avere resistito e fatto zapping, ho dovuto desistere. Ho spento la tv. Ho preso un libro e buona notte ai suonatori!

Comunque, ciò non toglie che, da persona civile, dopo ogni opinione che si rispetta e forte del fatto di avere pagato l'abbonamento entro i termini di legge, mi corre l'obbligo di ringraziare quanti si sono adoperati per realizzare questo insulso carrozzone.
Grazie Fabio, Grazie Lucianina (sei simpatica, ti voglio pure bene ma qui ti vedo fuori posto, quasi come una caccola che penzola, che va su e giù e non si decide mai di cadere). Un grazie particolare agli autori che stanno a guardare dietro le quinte.

martedì 12 febbraio 2013

Sanremo prima, trionfa la pubblicità

crozza imita silvio bu
Opinione spassionata su Sanremo di chi ha già pagato il canone Rai. (come azionista di minoranza penso di poter esprimere il mio personale parere sulla trasmissione in onda sul primo canale della rai radio televisione italiana).

300.000 € per dire scurrilità e fare il gesto dell'ombrello mi sembrano troppi. Se fossi amica di Fazio e avessi la possibilità di fare squadra con lui, giuro che per la metà, per 150mila euro, visto che si è simpatici sparando cazzate e parole forti, potrei anche esibirmi in sonori rutti. Potrei anche tenere il tempo a scorreggini profumati. Tra una canzone e l'altra, pardon, tra una pubblicità e l'altra. Perché fino a mò sono stati più i passaggi pubblicitari che le canzoni a far da padroni sul palco di Sanremo.

Lucianina ha la grazia di una allegra campagnola. È sconcertante! Sembra di essere davanti a Zeling.

Comunque, una nota positiva c'è! Sono i cantanti e le canzoni. anche se sommersi da spot pubblicitari. Se Fabio e Lucianina si concentrassero di più sul festival canoro e la smettessero con i siparietti da cabaret.

Crozza delude con l'imitazione di Silvio Berlusconi. La platea lo contesta. Fabio entra in suo aiuto, è un autogol! Peccato. Maurizio Crozza è un bravo cabarettista, fa della buona satira ma non ha saputo prevenire la claque in attesa tra il pubblico.
per la par condico, Crozza imita anche Bersani ed è più simpatico và. con Ingroia raggiunge il massimo.

giovedì 7 febbraio 2013

Sanremo, l'Italia dalle tante marce risorse e compensi

luciana & fabio

Meno male che c'è Sanremo


Anche se, rispetto alle edizioni passate, i cachet di quest'anno sono inferiori, se paragonati a quelli dati a Bonolis, Michelle Hunziker e persino a Gianni Morandi, per la stragrande maggioranza di italiani rimangono pur sempre un gruzzolo da sogno.

Inutile che qualcuno tenti di giustificare la spesa parlando di pubblicità indotta dovuta alla bravura di Fabio e Luciana per giustificare ascolti e guadagni extra.

Non è per amore di polemica sulle indiscrezioni del momento, ma per ricordare che Sanremo rappresenta l'italianità del pensiero popolare, vale a dire, la kermesse è un impasto di italianità dagli ingredienti più disparati tra musica, gossip,folklore, industrie e mercanzie varie che, nel bene e nel male, rappresenta la girandola psichedelica dello spettacolo effimero in un contesto sociale impoverito. Ed è proprio il lasso temporale brevissimo che fa sembrare mostruoso e non giustifica l'enorme quantità di denaro impiegato per imbastire questa sorta di circo mediatico.
Il conduttore e direttore artistico del Festival 2013, Fabio Fazio, infatti, dovrebbe percepire un cachet di circa 600mila euro, mentre la sua Lucianina dovrebbe guadagnarne attorno ai 350mila.
Il conduttore, dunque, si porterà a casa il compenso più basso degli ultimi anni, come già detto. D'altronde anche in casa Rai c’è aria di crisi ma, non quanto nelle case degli italiani, specialmente quelli del sud il cui reddito, è grasso che cola se si aggira attorno ai 16/20mila euro l'anno. Sigh! Neanche una mezza serata della Lucianina o del buon Fabio nazionali.

mercoledì 6 febbraio 2013

Rai, SanRemo, 300.000 € per la Littizzetto

fabio fazio e luciana littizzetto nello spot per sanremo
Lucianina ce l'ha d'oro (la lingua).
E chi se lo sarebbe mai immaginato che la cara Lucianina littizzetto, quella che fa il grillo parlante da Fabio Fazio e che ne ha per tutto e tutti, quella che fa la simpatica rompicoglioni per la spending review, le pubblicità sulle supposte, su chi ce l'ha lungo o corto e a chi durano di più le batterie del walter fosse così quotata.
Secondo quanto circola in giro pare che la peter pan al femminile abbia ottenuto un cachet di 300.000 € dalla rai radiotelevisioneitaliana. L'azienda pubblica che dall'inizio dell'anno ha iniziato a bombardare gli italiani con la tiritera sulla obbligatorietà del canone per il 2013, a prescindere dell'uso che si fa del televisore.

non voglio sindacare se il cachet è congruo ma, da abbonata mi sento rodere il q. se penso che la comica dovrebbe percepire per 5 serate una cifra da capogiro. Qualcuno ha sentito gli utenti che pagano il canone della tv pubblica se vogliono sorbirsi le stronzate grasse della piccoletta?

Si è parlato tanto di un Festival di Sanremo “low cost”, in linea con la crisi economica e il difficile momento che gli italiani stiamo attraversando, ma, a quanto pare, l'unico ridimensionamento che si è attuato in rai, oltre il taglio dei dipendenti che sono passati da 400 a 280 unità, per quanto concerne l'organizzazione della Kermesse, il ridimensionamento, dicevo, riguarda le “misure gnocchesche” della coconduttrice. Mentre, per i compensi elargiti a presentatori, ospiti e personaggi più o meno noti la tanto decantata spending review non sembra essere cambiato nulla.
Salvo poi che qualcuno non devolva parte del cachet in beneficenza...

domenica 18 novembre 2012

convivenza cittadinanza immigrazione

dal tg 3 delle 19 di oggi 18 novembre 2012
In una scuola del nord:
Oltre l'italiano che lingua parli? -chiede la giornalista a una scolaresca multietnica.
Il tema è il diritto alla cittadinanza per i bambini, figli di immigrati, nati in Italia- Inglese! E tu? Cinese! E tu? Calabrese! risponde candida e sorridente una bella bambina dai tratti mediterranei.

martedì 23 ottobre 2012

Firma la petizione di Report

Sul social gira un post allarmistico (per lo meno così mi è sembrato!). Invita a firmare una petizione a favore di Report contro la Rai che sembra (almeno per come è impostato il post) voglia chiudere la trasmissione di Milena Gabanelli.
E no! Qui si mina l'informazione libera nelle fondamenta! Non è possibile lasciare che ciò accada!!!
apro con una certa apprensione il post ed ecco cosa dice:

La TV nazionale Rai non garantisce piu' ai giornalisti di Report (rai 3) la copertura legale. Significa che gli inviati di Milena Gabanelli, da sempre attivi nel denunciare le illegalita' e i soprusi che ci circondano, dovranno provvedere di tasca propria alle spese legali cui, da bravi inchiestisti, vanno continuamente incontro. I sottoscritti firmatari con la presente CHIEDONO alla societa' RAI Radiotelevisione Italiana S.p.A, il ripristino della copertura legale per gli inchiestisti del programma Report, trasmesso su Rai3, al fine di assicurare il libero esercizio della loro professione per arrivare alla verita' e rivelarla agli italiani.

Chiedo: cosa c'entra la tutela legale con il prosieguo della trasmissione?
Se gli inchiestisti lavorano bene, con oculatezza e tatto professionale non dovrebbero temere nulla. D'altronde, dalla loro parte, hanno prove documentali inoppugnabili!  
Altra cosa è dire il falso e diramare notizie tendenziose. Ma questo non è nello stile della trasmissione!

sabato 9 giugno 2012

RAI, dopo le lottizzazioni dei partiti le nomine di Monti

Anche in RAI, per Monti servono i “tecnici” per risolvere i problemi aziendali e contrastare la politica delle spartizioni.

A parte i molti dubbi che rimangono in piedi e considerando l'azione dei partiti di maggioranza che continueranno a condizionare le scelte dell'azienda pubblica  è davvero credibile che la nomina di due tecnici senz'altro bravissimi ma dedicati fin ora ad altro mestiere visto le provenienze che può salvare la RAI?

Per Carlo Marroni del sole 24 ore la nomina di Tarantola e Gubitosi è “un'azione rivoluzionaria per la politica italiana e segna uno spartiacque decisivo nella vita nazionale. Una scelta forte e coraggiosa del premier Monti, fuori dal recinto delle spartizioni tra partiti che solo tre giorni fa hanno dato sull'assegnazione delle poltrone uno spettacolo tutt'altro che esemplare.

Monti sorprende tutti (?) e designa alla guida dell'azienda due tecnici veri, conosciuti soprattutto in campo economico e finanziario. Il messaggio che sottende queste nomine è che la Rai deve prima di tutto tornare ad essere una vera azienda, quindi con conti in ordine e gestione in equilibrio, piani di investimento lungimiranti e indebitamento sostenibile. Insomma, costi e ricavi devono tornare ad essere una seria cartina di tornasole, perché solo con una buona gestione si può continuare a produrre cultura, informazione e intrattenimento.

brrrr... brividi lungo la schiena.... Ma se è proprio a causa dei conti squinternati delle banche che hanno pensato esclusivamente a fare cassa e per colpa dei banchieri famelici che ci troviamo in piena recessione economica!
Senza contare le guerre intestine accese nei vari campi dell'economia, della comunicazione e della cosiddetta cultura!
Già, cultura... e la cultura della vita? quella che dovrebbe promuovere il rispetto delle persone può essere condizionata da freddi conteggi numerici che quantificano profitti per pochi?

Ma cerchiamo di conoscere i due salvatori del servizio pubblico:

Anna Maria Tarantola è uno dei massimi esperti di vigilanza bancaria, che, secondo quanto riportato dal “sole 24” rispetta le regole coniugate con la sana gestione.
Il suo nome era circolato con insistenza nei giorni in cui si doveva scegliere il successore di Mario Draghi alla banca d'Italia, poi la scelta cadde su Ignazio Visco, ma nessuno aveva messo in dubbio che non fosse una candidatura autorevole.
Perciò, la sua nomina segnala un aspetto freddo che non ha nulla a che vedere con la gestione di una fucina massmediatica come la RAI. E ancora una volta il Governo torna a pescare i suoi tecnici dentro la Banca d'Italia che conferma il suo ruolo di primaria riserva della Repubblica. Perchè non farlo nel campo delle professioni?

Luigi Gubitosi è uno stimato uomo d'azienda, che ha dato prova di valore in Italia e sui mercati internazionali. Sempre secondo il quotidiano di confindustria, perché ha diretto la finanza della Fiat, (e a tal proposito abbiamo visto come Marchionne ha trattato l'Italia e gli Italiani dopo che la fiat ha preso soldi per oltre 50 anni dallo Stato) ma non è finita qui! Gubitosi ha guidato per anni la Wind. Finanza e telecomunicazioni, (e anche qui ci sarebbe di chè parlare). Queste caratteristiche, secondo il ragionamento dei tecnici che basano tutta l'esistenza sui numeri, sono i campi dove c'è più necessità di intervenire in Rai: razionalizzazione delle spese e delle risorse da una parte, sviluppo di nuove tecnologie e connessioni dall'altro.

Insomma, dalla padella nelle braci! Unica speranza: trovare le braci consumate. Perchè a questo punto non si sa chi è più pericoloso, se il sistema delle lottizzazioni dei partiti o il freddo calcolo delle entrate e delle uscite.

...ma forse non tutto è perduto! chissà! forse proprio in funzione dei guadagni qualcuno si ricorderà di Santoro e la sua banda che oltre a fare un ottimo share faceva anche incetta di sponsor pubblicità e quindi soldini per mamma rai.
Forse si potrebbe anche supporre il ritorno di Guzzanti Luttazzi Grillo e dei discepoli di Biagi...

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