Camere, fine dei privilegi, anche i comuni cittadini possono salire in ascensore. |
Ho letto una cosa che mi
ha fatto veramente tornare il buon umore: pare che i Grillini stiano
terrorizzando letteralmente il Transatlantico e che siano scomparse
tutte le etichette che davano le priorità ai parlamentari rispetto agli altri. Sono
scomparse le etichette dagli ascensori che intimavano l'altolà a chi
non era onorevole perché destinati solo al trasporto degli
onorevoli corpi dei parlamentari. Scomparsa la palestra con sauna e
cyclette, rimodernata la buvette e resa più sobria, eliminato anche
l'avviso all'ufficio postale interno che obbligava, in caso di file,
a dare la precedenza agli onorevoli.
Non c'è più religione!
Di questo passo vuoi vedere che al Politica sarà una vocazione fatta
per passione da comuni cittadini?
Ma la cosa più azzardata
che non consente sonni tranquilli a PD e PdL è quella che riguarda
la presidenza degli organismi di garanzia che per prassi consolidata
da legge, dal 1996 è appannaggio dell'opposizione. Quindi la
presidenza delle giunte per le
Autorizzazioni e delle Elezioni alla Camera; quella delle
Elezioni-Immunità al Senato; la Vigilanza Rai; il Copasir.
Ma quello che mi fa
impazzire di più, anzi fa uscire dai gangheri la casta è la nomina
del sostituto di Dalema alla presidenza del Copasir, il Comitato di
controllo sui Servizi segreti che per legge, dal 2007 è destinata a
un rappresentante dell'opposizione.
Ve l'immaginate un
rappresentante del M5S al controllo dei “segreti” della
Repubblica?
Certo, siamo coscienti che su questioni delicate come sicurezza e politche internazionali non si può scherzare ma, forse, le molte stragi rimaste impunite in nome di un nonsochè o accordi contrari alla salvaguardia della persona, non li vedremo più. Speriamo!
Certo, siamo coscienti che su questioni delicate come sicurezza e politche internazionali non si può scherzare ma, forse, le molte stragi rimaste impunite in nome di un nonsochè o accordi contrari alla salvaguardia della persona, non li vedremo più. Speriamo!
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