Ma, c’è da chiedersi:
perché Paolo Fresco finanzia Renzi dall’America? e chi è Paolo Fresco?
Paolo Fresco, presidente
della Fiat di fine novecento, alla soglia degli ottanta anni, dice di essere
convinto delle capacità del giovane Renzi e lo avvicina, in quanto a stile, a
Obama e Blair ma soprattutto a Blair.
Blair, a me, mi preoccupa! Vista
la facilità di scelta fatta a suo tempo nel sostenere le bugie di Bush il
giovane. Ma non preoccupa solo me, preoccupa anche l’arcivescovo Desmond Tutu
che ha chiesto che l’ex premier britannico Tony Blair e l’ex presidente Usa
George W. Bush siano processati
al tribunale dell’Aja per crimini
di guerra per i danni causati dal conflitto in Iraq. Le loro colpe, afferma,
sarebbero infatti equivalenti a quelle «dei loro colleghi africani e asiatici
che hanno dovuto rispondere delle loro azioni» alla corte internazionale.
Secondo Tutu, premio Nobel per la pace per il suo
impegno contro l’apartheid in Sudafrica, Blair e Bush avrebbero mentito circa le armi di distruzione
di massa e l’azione militare che
portò alla deposizione di Saddam Hussein. Tutto ciò avrebbe creato le
condizioni per l’attuale guerra civile in Siria oltre a creare i rischi per un
conflitto mediorientale più ampio con il potenziale coinvolgimento dell’Iran.
Ma rimaniamo in
Italia.
Mentre scoppia la guerra per
le primarie nel PD, aspettando quelle del PdL, la bonifica dalle mele marce nei
vari partiti, Beppe Grillo si fa la traversata dello stretto nuotando da
Cannitello, RC, a Messina per far capire due cose. 1) che il ponte non serve;
2) che usa le sue forze per attraversare le acque turbolenti della politica
italiana. E chi non ha i prosciutti sugli occhi ed è stanco della solita
manfrina suonata dai soliti uomini che hanno affossato l’Italia e gli Italiani
che adesso, guarda un po’, sembrano cadere dalle nuvole e nessuno sa cosa
facevano i rispettivi tesorieri e uomini dei partiti eletti coi voti del
malaffare, non può fare altro che pensarla come me.
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