pesce d'aprile a Emilio Fede?
Mancano ancora 4 giorni al fatidico
“pesce d'aprile” e già i giornalisti iniziano ad attaccare il
foglio con lo scherzo dietro le spalle del povero Emilio Fede.
Cosa non si fa per vendere qualche
copia in più! Ma loro, giornalisti e editori, si purgano in salute e
usano il condizionale fino ad uscire con la smentita dei fatti.

Ma davvero qualcuno è così ingenuo
d'aver creduto a una balla simile? Quando è risaputo che volendo
davvero esportare denaro dall'Italia è semplicissimo e non c'è
nessun bisogno di esporsi così come è stata descritta la burla ai
danni del buon Emilio! Per dovere di cronaca si deve dire che tutti,
indistintamente, ci hanno inzuppato il pane, dal Corriere della Sera
al Sole 24 ore, dal Tempo al Resto del Carlino, senza parlare poi del can
can che la bufala ha scatenato sul web.
... ma quando mai si è sentito dire che una banca svizzera rifiuta i soldi?
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.
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