Sdrammatizziamo! È tempo di bilanci. Ricomincio da … Personalmente non saprei quantificare e dire con certezza quali siano state le scelte e le azioni positive che hanno migliorato me e quanti mi sono stati vicini. Massimo Troisi ricominciava da tre. Tre cose mi sono venute bene, diceva, perché buttarle insieme alle altre che son venute male? Tanti, troppi Natali e capodanno sono trascorsi da quando son venuto al mondo e altrettanti errori sono stati commessi. Non solo da me. Ma questo non è un buon motivo per discolparmi e assolvermi in toto. No! Se guardo indietro intravedo tra la nebulosa degli errori che qualche barlume ancora brilla. Flebilmente, forse, ma brilla simile a un cerino acceso nella notte. Ma chi non ha fatto errori? Intanto la vita continua a correre! Rinnova i campi se pur minati dalla stoltezza umana. Livella gli abusi. E pone limiti. Buon inizio mondo! All'insegna della creatività.
Nuvole di “tardiddhi”. I tardilli sono una specialità dolciaria calabrese. Una di quelle leccornie che si prepara in casa appositamente per le festività di Natale.
"la bu(ma)gia del Natale" by m.iannino Le piazze social sono stracariche di post. Nella maggior parte dei casi c'è poco da leggere e molto da osservare. Le foto caricate nei vari account mostrano momenti importanti per chi le ha postate: piatti tipici delle festività che rimandano alle tradizioni locali, quindi zeppole fritte, zampone, capitoni, agnello o capretto etc. etc. E poi ci sono le inquadrature su presepi e alberi nelle forme più disparate. Verrebbe da dire: sono lontani i tempi in cui il caldo odore di fritto che dalle cucine invadeva le case e le strade dei rioni lasciava intendere l'atmosfera che si respirava nelle case. S'intuiva, camminando nei pressi delle abitazioni, il menù completo che non differiva di tanto dagli altri. Alla vigilia di Natale si impastava la farina per i frittini. La pastella, fatta con farina di grano e patate bollite passate serviva per le frittelle farcite con alici, tonno ma anche vuote. I fritti servivano a tappare il bu...
" "Un tazebao per la pac e" courtesy arc.Iannino2022" Lo sguardo orbicolare osserva e assimila ogni immagine su cui l'occhio si posa. La mente accumula notizie buone e meno buone. Quanto accade attorno a noi, irrilevante dove, quale sia il luogo geografico, gli usi e i costumi della gente vittima dei fatti di cui ci nutriamo perché viviamo un eterno presente dematerializzato dai devices che rendono nulla la misura spazio temporale. È una sorta di jet lag privo di fuso orario e degli effetti collaterali associati. Unica alterazione, nella psiche sensibile dei percettori finali, potrebbe essere quella emotiva provocata dalla testimonianza dei fatti cruenti trasmessi dai media. Lo scenario mondiale diventa globale e immediato. Anche se spegniamo momentaneamente i terminali tecnologici i fatti di cronaca rimangono in memoria. Pronti ad essere analizzati. Questo stato di cose ci rende cittadini del mondo, più o meno consapevoli del ruolo individuale che potreb...
Anche quest'anno la comunità cristiana celebra la nascita del Bambinello. Fin da bambini abbiamo atteso questo evento forse eccitati più dai doni che avremmo trovato al risveglio ai piedi del letto o sul comodino che dal significato dell'avvento del Salvatore. "come nelle favole"
Libertà, emancipazione per Afghanistan e Iran: SOLIDARIETA' ALLE DONNE VOLUTE E RESE SCHIAVE DAI REGIMI MASCHILISTI. Ancora giunge una notizia che ha dell'incredibile! Come può un essere umano degno di questo aggettivo violentare una bambina di 14 anni sol perché ha protestato contro il regime? Può, la polizia morale degli ayatollah calpestare i diritti umani in nome di una dottrina manichea? L'integralismo è di casa in Afganistan. Il regime continua nella sua insana politica del terrore. Impicca i dissidenti. Tortura e violenta quanti cadono nelle loro grinfie. La morale di questa dittatura è contro natura! Umilia l'essere donna! La vuole sottomessa! E guai a quante disobbediscono …
Dopo due anni pieni di batteri e microbi finalmente, ma con le dovute precauzioni visto che la pandemia è diventata endemica come i banali raffreddori che ci fanno compagnia da sempre, finalmente si ritorna alla quasi normalità. A soffrirne di più sono state le attività commerciali. Le piccole aziende a conduzione familiare hanno sopportato il peso economico maggiore: gli impegni di spesa dovuti al fisco e alle altre uscite gestionali non prevedevano virus e batteri molesti per gli affari. Anche se qualcuno è sopravvissuto grazie alle consegne a domicilio e ha rateizzato le spese di gestione non significa che non abbiano sofferto. Eppure hanno continuato a pensare positivo. D'altronde non c'era altra alternativa! A Marina di Catanzaro i commercianti hanno voluto e saputo esorcizzare sempre la malasorte. Hanno, nonostante tutto, fatto installare le luminarie sul corso rendendolo attrattivo. E, ragazzi e ragazze vestite di rosso Natale tra i vapori delle macchine in fila ...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.