![]() |
"narrazione di una scena d'amore. by mario iannino©" |
Una giovane mamma allatta il neonato al seno sulla spiaggia di Calabria. Quanta poesia c’è in un’azione così naturale qual è quella di una madre che ciba il proprio pargoletto?
Terzo giorno di mare.
È un’oasi di tranquillità, lo spicchio di spiaggia. Solitaria
nelle prime ore del giorno, dalle sette alle nove, e poi, man mano si popola di
persone, perlopiù anziane. Stamane, però, qualcosa d’insolito è accaduto, anzi
più di una.
Ti alzi, indossi il tuo miglior sorriso e vai, incontro al
nuovo giorno.
Qualcuno prepara la moka, ancora insonnolito, si lascia sfuggire uno sbadiglio mentre ravana capelli e qualcos’altro.
Potremmo titolare il post. Ma sappiamo bene che così non è! Anche per gli emigranti della prima ora, gli stoici pionieri che si son dovuti accollare i sacrifici maggiori poiché catapultatisi in una terra sconosciuta e lontana e fare da apripista alle famiglie rimaste in patria, ai parenti e ai conoscenti stanchi di patire la fame pur spaccandosi la schiena nei campi e nelle miniere. Ad essere onesti dobbiamo ricordare anche quanti non hanno dato notizie, forse perché morti o dispersi durante il lungo viaggio per mare, non un viaggio come quelli in cui si contano i morti per la malvagità delle leggi che gettano in mare i clandestini profughi dai territori in guerra e per sopravvivere alla fame.
Vi racconto una storia. Ascoltatemi. Anzi, leggetemi. Nella mia adolescenza e nella lunga giovinezza, tutte vissute a Marina, mi sono capitate situazioni come quelle che vi racconto. Sono simili a quelle di tanti miei coetanei. O direttamente. O per sentito dire. Ovvero, quali testimoni degli avvenimenti. La prima storiella, per nulla “fantasiata”, neppure nell’enfasi del racconto. Questa:
FATTO!
Ho ottemperato all’impegno civico. Mi sono recato al seggio. L’atmosfera, surreale, priva de “i Lancini” appostati davanti all’edificio che ospita i seggi elettorali come nelle gare politiche, risulta davvero irreale. Ma adesso non c’è da occupare poltrone e gestire i potere. Quindi, l’ovvio, cioè la cosa corretta che si dovrebbe fare sempre, cioè astenersi dall’essere onnipresenti come lo sono gli avvoltoi sulle prede, ha silenzi strani.
Tantissimi, tra amici e parenti, hanno lasciato l’Italia negli anni dell’industrializzazione. L’esodo, avvenuto tra gli anni ‘50 e ’60 si è protratto anche dopo, ma la maggior parte della gente si è spostata a ridosso di quella che è stata definita l’era industriale. In quegli anni ovunque arrivava l’eco del benessere e la voglia di cambiare vita contagiava chiunque. Specialmente nelle classi meno abbienti si coltivò la determinazione di cambiare vita e poter possedere un vestito senza toppe da indossare alla domenica e durante gli eventi belli in famiglia e nel paese. Contadini, braccianti e artigiani che vivevano alla giornata, non avendo altro da perdere e semmai qualcosa da guadagnare, decisero di intraprendere il viaggio della speranza. Chiesero aiuto e sostegno ai parenti e ai paesani che li avevano preceduti facendosi chiamare. Sì, funzionava così. Per potere avere il visto d’accesso all'estero si dovevano avere delle credenziali e la chiamata di un familiare o un conoscente che garantisse la bontà del lavoratore era un buon viatico per il lasciapassare.
Perché? Perché accadono certi fatti che potrebbero essere
evitati con un minimo di buon senso?
Perché si lasciano morire in mare persone innocenti che
hanno la colpa di essere nati in paesi poveri?
![]() |
"naufraghi, op.digit ©m-iannino" |
La giornata si presenta calma. Non un alito di vento. Il cielo è coperto ma l’aria è calda. È “sciroccosa”. L’umidità penetra gli indumenti e li incolla alla pelle. Il caldo percepito è sofferenza. Certo non la stessa sofferenza di quanti sono costretti a scappare sotto il sole cocente del deserto e poi caricati sulle vecchie carrette che solo un miracolo può fare attraccare indenni sulle sponde europee del mediterraneo.
Francesco, il Santo già da qui era e oggi Santo Lassù, ha fatto due miracoli grandi. Il primo, fatto grande la Chiesa, che stava, non per colpa del suo predecessore, riducendosi a piccola cosa.
Lo spettacolo deve continuare. Perché
La vita continua! Nonostante noi.
La natura è spettacolo di vita che si rigenera, ed ogni attimo che passa ce lo ricorda con i suoi molteplici miracoli.
Di Franco Cimino
È tornato il 1 maggio, la festa-non festa che ogni anno riappare sul calendario civile delle celebrazioni più importanti. Dopo il 2 giugno e il 25 aprile, questa lo è certamente. È tornato, ma nessuno l’ha vista arrivare.
Quale genitore non fantastica sul futuro dei figli? In
Calabria, per esempio, c’è, tra le varie opzioni immaginabili, oltre alla
carriera e alla buona salute, la cultura del mattone. Ovvero, i genitori
pensano di lasciare una casa, specialmente se in famiglia ci sono figlie
femmine come regalo supremo. E anche se negli ultimi tempi i costumi sociali
hanno preso pieghe differenti rispetto a qualche anno addietro la mentalità
tarda a modificarsi.
Quest’uomo vive una realtà tutta sua. E presenta una carta d’oro
speciale dal valore inimmaginabile per la gente comune: 5 milioni
di dollari.
Chiunque ha nel salvadanaio una cifra simile può farci un pensierino e romperlo per investire i risparmi in America così da avviare l’iter per la residenza nel paese dell’oro.
![]() |
"tendi le braccia, digit art, ©iannino" |
Sto in periferia, rannicchiato sulla mia pancia. Sono chiuso
al mondo per la troppa cattiveria che ho visto. Non ho più fiducia nel genere
umano. Ho fatto quasi mio il detto: più conosco gli uomini e più amo gli
animali. Le parole arrivano nell’aria dei giardini da dietro un cespuglio a
ridosso della panchina sulla quale stanno seduti degli anziani.
LA GIORNATA DELLA DONNA SENZA FESTA PER FESTEGGIARE
E penso a te, Donna,
che non hai potuto festeggiare.
Donna abbandonata.
Al dolore e al rimpianto.
Alla fatica e alla lotta.
Finirà mai di riempirsi di cattiveria la bisaccia politica alimentata dalle intemperanze di scuderia?
Torneremo ad essere accoglienti e parlare d'amore?
Rispettare i deboli e bisognosi; accoglierli e sorreggerli in sintonia con l'enunciato della dottrina civile-cristiano-democratica ?
Rivediamo i fatti:
Il tropo STROPPA.
Matteo Salvini dà del matto al presidente della Francia Macron.
In altri momenti si sarebbe rischiato un serio inciampo diplomatico, ma adesso, presi dai problemi ben più gravi, l'esternazione è passata inosservata. O forse perché siamo ormai assuefatti alle provocazioni di una politica scadente che, alle prese di temi quali:
Passata è la notte, non gli incubi.
La notte... oblio della ragione pura popolata di orrori figliati da bulli bellicosi. Arroganti coi deboli.
La notte dei tempi bui trascorre tra scorribande di flussi e riflessi storici, sociali, personali, di popoli, razze, etnie e individualità fuori dal tempo.
È una moda! Mi dico. È una moda? Passerà. Forse. Speriamo presto. Speriamo di tornare a vedere le stelle che riflettono sulla bellezza la luce dorata del pensiero puro.
È una moda? No! Una condizione imposta dai bulli cresciuti nell’ego smisurato e educati all’idea del superuomo che tutto può, anche decidere sulla vita e la morte degli ignari.
mario iannino
La scogliera di Cassiodoro è situata tra i comuni di Stalettì e Montauro, nel golfo di Squillace. L’affaccio sul mare è spettacolare! ...