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domenica 28 agosto 2022

Teste vuote

 


Da tempo immemore sta parcheggiata lì a bordo strada. La vecchia fiat ormai ha le ruote sgonfie. Hanno ceduto al tempo, le gomme. E quanto non è stato oggetto all'usura dovuta alle intemperie e agli sbalzi climatici è stato smontato alla bisogna.

Il quartiere corvo non lesina spazi.

Ogni volume edificato ha il suo.

Nel grande spiazzo in questione sono parcheggiate le auto dei residenti. E fin qui niente di anormale. Anzi vista la carenza di posti auto è un valore aggiunto!

Purtroppo, come recita il vecchio adagio, la mamma dei cretini è sempre incinta! Visto che

Persino gli sfalci raccolti in bustoni condominiali trovano posto oltre le macchine parcheggiate.


A voler essere buoni potremmo dire che sono stati “dimenticati” a bordo strada da distratti coglioni. Furbetti del lavoro in nero che invece di portare al macero e conferire nelle apposite discariche gli sfalci e essere riciclati com'è logico che sia lo abbandonano tra gli arbusti.

Stronzi ! Che vi costa svuotare le buste di plastica e spargerlo nella natura incolta? (chiedo)

Se lo aveste fatto a quest'ora il fogliame tagliato dalle siepi condominiali si sarebbe dissolto, integrato nell'ecosistema e divenuto concime. Invece, così come lo avete raccolto e buttato, le bustacce di plastica preservano il frutto del vostro lavoro in nero! Ma evidenziano la vostra cazzonaggine!!! il vostro modo di fare è intollerabile: fa incazzare chiunque!

E che dire della testata del letto, dell'avvolgi tubo e altri prodotti abbandonati lungo la strada del quartiere? Oggetti, nuovi, a volte, abbandonati strafottentemente tra cumuli di mattoni e calcestruzzo, mattonelle e bidoni di pittura per l'edilizia.

Chi sarà stato?


Residenti? Committenti collusi?

Se così fosse allora siamo difronte a gente incivile enormemente stupida! Persone che non hanno niente di umano e neppure di animale perché gli animali sanno bene come tenere e curare il proprio habitat.

COGLIONI! Coglioni sogghignanti. Facce di cazzo! (da non confondere col turpiloquio gratuito e sterile).

Con le dovute scuse alle ghiandole procreative e al suo capo che alla bisogna producono e iniettano in sintonia miliardi di cellule vitali. Ma nelle azioni denunciate non c'è niente di creativo.

Coglioni!

ps. invito agli amministratori di condominio (perché è un dato sicuro: i sacchi di plastica pieni sono frutto di sfalci di qualche area condominiale):
 Pretendete la ricevuta dell'avvenuto conferimento in discariche. Altrimenti siete complici del degrado urbano! 

mercoledì 12 aprile 2017

Catanzaro, lordoni aore12

Inutile prendersela con chi ci governa quando noi siamo peggio degli animali che cagano dappertutto!
Da quando a Catanzaro c'è la raccolta differenziata gl'incivili si sentono furbi, lasciano i rifiuti domestici per strada fottendosene degli altri.
Si sentono ganzi!, quando spargono le buste piene di monnezza indifferenziata nelle piazzole d'emergenza subito fuori la città?
Ecco, nonostante io non ami le punizioni perché credo nella cultura autoeducativa dei singoli, penso che farebbe bene il sindaco o il direttore dell'anas, per i tratti di competenza, ad installare telecamere e multare salatamente gl'indisciplinati menefreghisti che abbandonano selvaggiamente i loro escrementi casarecci.

Sia ben chiaro!, non è solo una questione di civiltà che impone la pulizia delle strade e dell'ambiente! È, principalmente, una questione di sicurezza. Sicurezza per chi viaggia e si trova all'improvviso davanti la macchina una busta nera voluminosa, piena di chissà quante schifezze. Sicurezza e tutela dell'ambiente. ...

Forse, nella loro misera testolina, a questi lordoni, non passa minimamente il pensiero che il vento e la pioggia, trasportando il lordume depositato ai bordi della carreggiata, possa causare incidenti mortali.
Non c'è nessuna scusante. La verità è che sono privi di coscienza. Non gliene fotte niente! non gliene frega niente dei danni che procurano alle persone e all'ambiente.
Ai bordi della strada c'è di tutto: copertoni consumati, vecchi vestiti e coperte, scarti di cucina, lattine, bottiglie.

A nu parmu do culu meu duva cogghjia cogghjia! pensa il lordone mentre lascia il suo sudicio pacco in eredità. Ecco, non mi dispiacerebbe affatto se le autorità preposte rintracciassero gl'incivili e consegnassero loro scope, ramazze, bidoni e pale per differenziare i rifiuti e conferirli nei centri di raccolta a loro spese.


giovedì 9 febbraio 2017

Calabria, parcheggio rosa

È tempo di fake. Notizie false che servono per depistare le menti e pilotarle a favore di chi detiene il potere. Da sempre alcuni giornalisti e editori sono al servizio di chi paga bene i silenzi e le omissioni. Niente di nuovo quindi. Ma pare che solo adesso qualcuno se ne sia accorto.
cz, cittadella regione calabria

D'accordo! Il web è pieno di inutili idioti che condividono le notizie affini alle loro posizioni culturali e ideologiche. Alcune di queste notizie sono palesemente false ma va bene ugualmente se utili allo scopo e fare perdere i nemici sotterrandoli sotto quintali di merda mediatica.

I guastatori godono!

C'è chi sostiene la caccia al diverso. La pancia governa i deboli. La solidarietà, parola desueta e incomprensibile se rapportata ai bisogni reali di certe fasce messe ai margini dalle politiche sbagliate che guardano all'economia come unica panacea sociale, necessita di nuove forze rappresentative.

È raro trovare segnali di bon ton per le vie delle città o nei posti di lavoro. Ognuno pensa alla propria pancia. Al proprio benessere!

Eppure, stamane è bastato un semplice cartello posto nel parcheggio della cittadella regionale per ravvivare in me la speranza. Una semplice segnaletica verticale su fondo rosa che recita così: “parcheggio ROSA, un gesto di cortesia. C'è una mamma in attesa e questo posto è per lei”.


martedì 2 febbraio 2016

L'altro, collegamenti e nuove circostanze

Non avrei voluto riprendere il tema degli immigrati che s'inventano lavori o degli scippatori che per guadagnare qualche euro non ci pensano due volte a delinquere ma le vicende degli ultimi giorni, accadute una a me e l'altra, più pesante, che ha visto vittima una anziana signora nei pressi della chiesa S. Pio X in Catanzaro, mi inducono a fare qualche considerazione:
anzitutto consideriamo, citando indegnamente Primo Levi, “se questo è un uomo” che vive davvero tra gli stenti e i bisogni primari oppure è un deficiente privo di spina dorsale che per qualche centesimo combina cazzate.

La mia esperienza col posteggiatore abusivo nei pressi dell'ospedale civile di Catanzaro è stata meno traumatica di quella che ha subito la signora accoltellata in via Broussard.
parcheggiatore abusivo al lavoro

Io stavo in macchina, quando il parcheggiatore nero che si è impossessato del territorio mi fa cenno di spostarmi. Io scuoto la testa in segno di diniego. Lui fa finta di niente e gira attorno. Lo seguo con gli occhi ma lo perdo di vista per qualche frazione di secondo. Avverto uno strano dondolio. Nient'altro.
Riparto dopo una manciata di minuti e sento che la macchina non reagisce come al solito.
Scendo per via Mario Greco, faccio viale Indipendenza e mi fermo in piazza Matteotti difronte al Cavatore. Un signore bussa al finestrino della macchina e mi dice: avete una ruota a terra!

Porc... questa non ci voleva! Scendo. La ruota anteriore destra è completamente a terra!
Il gommista nota la presenza di un buchetto laterale. Una strana foratura che danneggia irreparabilmente la gomma nuova.
Non si può riparare! Sentenzia il gommista. Però visto che il copertone è nuovo possiamo mettere una camera d'aria.
La dinamica dell'accaduto fa sorgere umani dubbi che alimentano funesti conseguenziali interrogativi e bandiscono ipotetiche congetture legate al caso.


giovedì 26 novembre 2015

Vuoi parcheggiare, devi pagare il pizzo!

Se il commissario di Roma con due ordinanze per il decoro ha “stroncato” un'attività a metà tra il folklore e lo stalking, perché a Catanzaro non si promuove un'azione analoga nei confronti dei parcheggiatori abusivi che da qualche anno fanno da padroni nei pochi spazi liberi rimasti in città?

Nel provvedimento il commissario vieta qualsiasi attività che preveda la disponibilità a essere ritratto come soggetto storico a fronte di passaggio di denaro.

Il divieto si impone ai fini della tutela della sicurezza urbana in quanto i soggetti dediti a tali attività agiscono frequentemente con modalità inopportune, insistenti e talvolta aggressive.

A Catanzaro i parcheggiatori abusivi, tutti immigrati, non sono vestiti da centurioni e non propongono fotografie in costume ma deturpano ugualmente il decoro urbano con i loro gesti e chiedono soldi per fare parcheggiare, tra l'altro, in divieto di sosta, la macchina agli automobilisti intimoriti. E non è un'esagerazione parlare d'intimidazione! Chi, d'altronde starebbe tranquilla sapendo di avere lasciato la macchina in balìa di qualcuno che potrebbe “vendicarsi” per non essere stato “accontentato”?

Siamo lì lì, ad un passo dalla cultura malavitosa che tanto indigna le associazioni e le persone colte.
Possiamo associare la richiesta di soldi, anche se si tratta di pochi spiccioli, al tanto odiato “pizzo” che i malavitosi chiedono ai cittadini impauriti?
E se, col tempo, si facessero più arditi?

Interrogativi leciti che giro volentieri al sindaco ed al prefetto della città speranzosa di risposte e fatti concreti.


martedì 3 marzo 2015

Cattivi dirigenti allevano pessimi cittadini

Cattivi. Dobbiamo essere più cattivi in campo. E la squadra deve giocare con grinta, umiltà, determinazione e molta cattiveria!

Ma i tecnici che allenano squadre importanti sono andati a scuola? I grandi club li avvisano delle cazzate che dicono in tv e scrivono i giornalisti della carta stampata? Si accorgono di essere dei cattivi maestri?

La risposta non può che essere unica: no!

E si vede dal comportamento che hanno giocatori e i tifosi di tutte le categorie quando devastano opere pubbliche, arredi urbani, deturpano opere d'arte o, peggio, uccidono.

In Calabria, per esempio, le cronache si sono abbuffate con quanto è accaduto in un campetto di provincia (il nome delle squadre è irrilevante, ometto nomi e luoghi per non ferire o offendere le persone dai principi sani dei rispettivi paesi che sono la maggioranza). In sintesi si giocava una partitina tra ragazzi, in squadre che militano in eccellenza. Dovrebbe essere un gioco, un divertimento per grandi e piccini che seguono le squadre. Quasi un momento di intima complicità solidale tra genitori e figli. Ma non è stato così.

Prima della partita sono volate parole e gesti pesanti. Minacce. Botte e coltelli, pur di vincere. Niente di mafioso o 'ndranghetista in quello che è successo. Solo ingoranza. Semplice pura ignoranza che vuole inorgoglire, fare gonfiare il petto a scapito delle frustrazioni subite in altri ambiti ai facinorosi che si sentono forti tra le mura di casa.

Azioni simili non fanno bene alla società! Non solo gettano fango sulla storia della Calabria che vanta la sacrale ospitalità dei calabresi ma mortificano le intelligenze ai vari livelli che comprendono la famiglia, le scuole, le associazioni sportive e la classe dirigente che non ha saputo porre le basi.

Sottoporrò il caso con un’apposita interrogazione parlamentare al Sottosegretario Graziano del Rio titolare della delega allo sport e al Ministro dell’Interno Angelino Alfano affinché si possa valutare quali straordinarie iniziative il Governo potrà assumere sia per prevenire che per reprimere tali gravi episodi”. Scrive nel suo blog la deputata Enza Bruno Bossio.
E ancora:
Enza Bruno Bossio
E’ necessario liberare lo sport, e il calcio in particolare, dal pesante condizionamento di quei pochi che ne fanno soltanto un’occasione di violenza e prevaricazione.”

Mi permetto di suggerire: perché non interrogare anche e principalmente Dario Franceschini, in qualità di ministro per i beni e le attività culturali? Secondo il mio modestissimo parere alla base di tutte le cattive vicende c'è sempre l'assenza della cultura. Non quella forma astratta che riempie di ego quanti salgono in cattedra per auscultarsi. Intendo, per cultura, la forma sottile del pensiero che penetra la quotidianità e la sovverte. Annulla i luoghi comuni e cerca la comprensione. Il rispetto che è dato dalla conoscenza e dalla consapevolezza delle altrui esistenze.

mercoledì 23 novembre 2011

Pioggia? quando l'ovvio è sottovalutato

D'inverno è normale che piova! E anche se in alcuni paesi è definita la stagione delle piogge in Italia è vista come un catastrofico imprevisto. La pioggia, secondo la psicosi corrente, non porta alla melanconia creativa come accadeva ai poeti del secolo scorso e non è neanche utile alla natura ma induce ansia e terrore nella gente.

Dopo gli ultimi drammatici avvenimenti le paure, motivate dagli smottamenti e dai fenomeni alluvionali che hanno provocato morti e disagi, contagiano l'opinione pubblica. Il terrore attaglia già alle prime gocce e non giova a nessuno ricordare che le responsabilità sono distribuite tra quei cittadini che compiono opere edilizie senza tenere in giusto conto l'ambiente e gli urbanisti che non prevedono il naturale deflusso delle acque.
Inutile parlare di cementificazione selvaggia; si deve, piuttosto, ricorrere ai ripari, fare proseliti a favore dell'equilibrio ambientale, ricordare la sacralità che permeava l'animo umano, fino a qualche decennio addietro, che induceva a rispettare madre terra e i fenomeni atmosferici che la rendono fertile.


mercoledì 12 gennaio 2011

quando il cittadino chiama e l'amministrazione risponde

Ballarò, alla ripresa del 2011 (considerazioni di un telespettatore)

A me sembra strano tutto questo rumore che fanno i giornalisti attorno alle figure politiche italiane e mi sembra strano anche l’atteggiamento della fiat e dei sindacati. C’è la sensazione che tutti vogliano nascondere qualcosa, che so, è come se usassero lo stratagemma dello specchietto per le allodole. Cioè, catturano la nostra attenzione su litigi che infiammano la curiosità spicciola, ci fanno infervorare attorno a qualche discorso, ci fanno schierare in una guerra tra poveri mentre loro sono intenti a sbrigare tutt’altre faccende che noi della plebe minimamente immaginiamo.

d'altronde non è cosa di tutti i giorni vedere la Gelmini aggredire verbalmente Rodotà, contestarlo mentre fa un’analisi della Carta Costituzionale per spiegare che la legge è uguale per tutti; eppure, lei, ha la presunzione di controbattere, in un discorso che anche i bambini reputano logico e serio, con parole di fuoco, tant’è che qualcuno dell’opposizione replica: “Lei tutela gl’interessi della ditta”.

A questo punto spengo la tv, li mando mentalmente a … e buona notte ai suonatori; tanto le loro discussioni, imbevute di falsi litigi e false verità non cambiano la vita dei telespettatori, né tantomeno si schiodano dai rispettivi convincimenti, semmai si avvinghiano maggiormente alle poltrone per migliorare la loro condizione di vita, ricordando sempre che sono lì perchè lo vogliono gli elettori.
Personalmente, avrei preferito assistere ad un incontro tra persone civili, pensanti, che sappiano accettare la logica dei discorsi, anche quelli contrari ai propri interessi immediati ma che diano respiro alle intelligenze propositive e spazi lavorativi adeguati ai giovani.
Invece tutto si avvita attorno a concetti lontanissimi dai voleri veri della gente comune.
O per lo meno, qualcuno tenta di farli, i discorsi concreti, ma è tacciato di comunista! dimenticando gli affari con Putin.

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