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martedì 28 gennaio 2020

Sindrome della politica spicciola

Intrattenimento politico e talk show mediatico.


Tra citofonisti e videomaker inizia lo spettacolo.

C'è chi citofona nei condomini popolari non per risolvere problemi o tendere mani per dare sollievo e dimostrare vicinanza ma per esporre il lato migliore di sé a favore di telecamere e chi dice di farsi installare microfoni e telecamere di sorveglianza dappertutto! In macchina e in ufficio per essere monitorata 24h su 24.

Se questa è la strategia dei dirigenti cresciuti nelle “officine della politica” degli ultimi vent'anni non c'è da stare allegri.
O forse sì! Lo spettacolo è assicurato:

il grande fratello entra nella casa di calabresi!?

Davvero la neo presidente della Calabria farà questo?

Non è di sensazionalismi che l'Italia necessita. C'è bisogno di buoni governanti e classi dirigenti preparati e attenti all'ascolto dei bisogni della gente.

Intrattenimento politico e talk show mediatico.

Tra citofonisti e videomaker inizia lo spettacolo.

C'è chi citofona nei condomini popolari non per risolvere problemi o tendere mani per dare sollievo e dimostrare vicinanza ma per esporre il lato migliore di sé a favore di telecamere e chi dice di farsi installare microfoni e telecamere di sorveglianza dappertutto! In macchina e in ufficio per essere monitorata 24h su 24.

Se questa è la strategia dei dirigenti cresciuti nelle “officine della politica” degli ultimi vent'anni non c'è da stare allegri.
O forse sì! Lo spettacolo è assicurato:

il grande fratello entra nella casa di calabresi!?

Davvero la neo presidente della Calabria farà questo?

Non è di sensazionalismi che l'Italia necessita. C'è bisogno di buoni governanti e classi dirigenti preparati e attenti all'ascolto dei bisogni della gente.

venerdì 14 ottobre 2016

Al governo di una regione difficile

Calabria. Cronaca di una giornata qualunque:


E poi di colpo il decimo piano s'illumina, la missiva parte e da sotto si alza un grido liberatorio: “grazie Presidente!”.

Dopo ore di tensione Oliverio e i suoi collaboratori sono riusciti a far quadrare il cerchio.

La giornata è stata pesante per Oliverio. Ma alla fine è riuscito a far tornare a casa i manifestanti con qualche angoscia in meno.

La disoccupazione tutelata attraverso i lavori socialmente utili e progetti finanziati dalla regione non sono in grado di alleviare la fame di lavoro che c'è in Calabria.

Le retribuzioni sono un tasto dolente da onorare. I fondi non arrivano o devono essere stornati da altri capitoli. Questo mi sembra di capire dal racconto di un manifestante.
Oggi, costeggiando la cittadella in direzione Lamezia Terme, ho intravisto un gruppo di lavoratori giù nel piazzale. (Seppi in seguito che si erano incatenati al piano terra della cittadella regionale e chiedevano d'incontrare il presidente della regione Calabria.).

giovedì 31 marzo 2016

Le certezze di Oliverio

Se picchi per primo picchi due volte! L'attacco è la miglior difesa... e via discorrendo. Le metafore popolari sono lo specchio della vita e noi ragazzi che abbiamo trascorso l'infanzia e la fanciullezza giocando all'aria aperta sotto casa, per strada, siamo cresciuti con questi assunti ben stampati nella testa. E se capitava di prenderle, appena dentro casa, si doveva far finta di niente e se qualcuno si accorgeva dei lividi la risposta doveva essere immediata: sono caduto, ho sbattuto mentre giocavo a pallone.
"loc. germaneto, veduta della cittadella regionale"

Pare che Olivio sia uno di noi. Uno che è cresciuto per strada. Lui picchia per primo. Accusa i dipendenti regionali di scarsa “onestà intellettuale perché collusi coi politici precedenti, quindi servili nei loro confronti ed a volte inclini a favorire pratiche poco chiare”. Non c'è trasparenza!

Per questo motivo ha dato le deleghe di assessori a gente “esterna alla politica”. Tecnici di comprovata bravura (che però hanno fatto carriere, quasi sempre, con spintarelle politiche, questo dicono le malelingue). E i dipendenti pubblici? Chi li ha messi lì dall'oggi al domani? Sempre la politica clientelare di destra e sinistra, dc, pc, pd, ulivo, margherita, psi etc etc.

sabato 23 gennaio 2016

Oliverio e la Calabria promessa

L'avevano atteso tanto, l'uomo del cambiamento.
In campagna elettorale aveva promesso che si sarebbe impegnato fortemente per combattere il malaffare, il clientelismo e avrebbe messo in atto la tanto discussa “questione morale”, della quale parlò ampiamente per primo Enrico Berlinguer, per dare un volto nuovo alla politica calabrese e ridare fiducia ai cittadini, ai giovani e alle donne, ai vecchi, ai pensionati, ai senza lavoro, agli esodati e a quelli che hanno perso il lavoro ed a quelli che il lavoro ce l'hanno e per mantenerlo devono adattarsi al mestruo giornaliero di chi comanda.

Le elezioni le ha vinte. Adesso comanda lui! E forte della sua posizione ha cambiato alcune leggi che, secondo lui, erano dei freni al suo programma. Ma queste sono questioni che non tutti mastichiamo e comprendiamo bene.
Quello che però sappiamo, dopo un anno e mezzo di governo niente è cambiato. no. Anzi qualcosa è cambiato.
È cambiata la sede (ma solo per alcuni). Adesso la casa dei calabresi è abitata da oltre 1300 dipendenti che per parcheggiare, bere un caffè, mangiare un boccone si affidano alla divina provvidenza, pregano in aramaico da quando varcano la porta di casa fino a quando devono timbrare l'entrata e le uscite (ma non tutti).

venerdì 21 settembre 2012

la Polverini è leone o gazzella?

Renata Polverini, presidente regione Lazio
Non tutti i cittadini si sono accorti che l'Italia fa buona compagnia a Grecia e Spagna in quanto a crisi economica e non solo!
Non mi riferisco ai cittadini comuni costretti ad alzarsi quotidianamente e correre per sopravvivere ma a quella masnada che continua a gozzovigliare con i soldi di quel famoso salvadanaio pubblico altrimenti detto “finanziamento ai partiti” conosciuto come rimborso elettorale, ma, anche cambiando la nomenclatura il prodotto non cambia per i cittadini chiamati a pagare assurdi debiti fatti da altri.

Dopo lo scandalo della Lega che investiva i soldi del “premio elettorale” in diamanti e lauree; dopo quello della Margherita e gli immobili di Lusi, ecco un'altra bomba scoppiare nella regione Lazio tra i banchi del PdL. Qui, stando alle ultime confessioni di Fiorita, tutti se la spassavano allegramente sulle spalle dei simpatizzanti che hanno votato PdL.

Che Cuccagna!, tra il 2011 e i primi sette mesi di quest'anno, Il tesoriere ha dilapidato 21 milioni di euro di finanziamenti destinati al "rapporto tra elettore ed eletto e al corretto funzionamento dei gruppi" tra ostriche, puttane, viaggetti e macchine.

lunedì 27 agosto 2012

Calabria, per Corsera sinonimo di negatività ambientale

La prima reazione, e non credo solo mia, all'articolo apparso oggi sul Corriere della Sera a firma Ernesto Galli Della Loggia sui “mali della Calabria” vissuti in prima persona dal giornalista, è stata d'insofferenza, seguita da una naturale considerazione, tipo: “ma dove è andato a soggiornare? In qualche bidonville del terzo mondo?”, nel punto in cui dice che “i centri urbani, di un'essenzialità scabra in mirabile consonanza con l'ambiente, sebbene qua e là impreziositi da autentici gioielli storico-artistici, sono oggi stravolti da una crescita cancerosa: chiusi entro mura di lamiere d'auto, per metà non finiti, luridi di polvere, di rifiuti abbandonati, di un arredo urbano in disfacimento.”
Per evitare campanilismi, ho lasciato passare l'intera giornata prima di rispondere alle lagnanze del noto giornalista. E mentre il tempo scorre ricordo di aver visto anch'io nell'entroterra i paesi fantasma dalle periferie, forse prive di un piano regolatore, con le case incomplete e le strade sterrate. Paesi che si popolano solo d'estate per la festa del Santo Patrono, occasione calendarizzata dagli emigrati per far ritorno alle origini e spendere i pochi risparmi col compare muratore per alzare un muro, completare l'impianto idrico o elettrico nella casa in perenne costruzione dove passare i giorni della vecchiaia.
Ovvio che la vista di un nordico come E. Galli della Loggia è disturbata da uno scenario simile!

sabato 30 giugno 2012

D'Attorre ai circoli PD, in Calabria no, in Italia sì!

le false guerre della politica italiana


La politica, intesa così, come ci è stata presentata negli anni, è una brutta bestia!
Un tempo c'erano i “buoni e i cattivi” schierati in campi avversi, tipo don Camillo e Peppone in rappresentanza della chiesa, quindi la democrazia cristiana, e i lavoratori che mischiavano la fatica all'ideologia con la speranza di un futuro migliore. In mezzo c'erano e ci sono i politicanti di mestiere sempre attenti a mischiare le carte e a non farci capire niente di come stanno veramente le cose. E mentre nel governo nazionale una strana coalizione appoggia il governo tecnico Monti, in Calabria si litiga e si grida allo scandalo se uno dell'opposizione collabora col governo regionale.
È il caso scoppiato durante l'assemblea dei circoli a Lamezia, che vede Alfredo d'Attorre, il commissario pd calabrese con delega di mettere a posto lo sgangherato partito e i suoi dirigenti in loco, proteso a bacchettare chi collabora col presidente Scopelliti, dietro nomine o altro, per lo meno questo sembra di capire. Ma ripeto, noi del volgo non conosciamo mai i fatti per come si sono svolti o si svolgono veramente. Ma sentiamo cosa dice d'Attorre alla fine di una lunga e appassionata relazione all'assemblea dei circoli: «chi sta nel Pd non dà suggerimenti a Scopelliti, né prende incarichi da lui». E anche se non fa riferimenti specifici, tanto basta per innescare la reazione di Enza Bruno Bossio: «Fai i nomi, adesso».
E D'attorre replica: «Sei troppo intelligente per non capirlo. I giornali li leggi pure tu».
Che si riferisca al marito della Bruno Bossio, il consigliere regionale Nicola Adamo?, che in queste ultime settimane si è fatto notare per una serie di “aperture” e tra queste, su tutte la questione Sorical, a favore del centrodestra che governa la Regione?

Però, continuo a non capire, perché la relazione di D'Attorre mescola temi nazionali e locali. E mentre dice che il governo Monti «va sostenuto senza far mancare i nostri contributi», per le primarie che dovranno designare il nuovo candidato premier per il centrosinistra, si dovrà tener conto dell'atto di coraggio di bersani per la prospettiva di costruire un asse con l'Udc. L'UDC?
Ecco, in questo caso non è un accordo di potere ma un patto costituente per cambiare l'assetto istituzionale del nostro Paese! Sempre secondo le motivazioni del commissario pd che ribadisce al Pd calabrese di “Aprirsi alle forze migliori della società”. Allora questo significa che … o no?
Ma il bello deve ancora dirlo e cioè che:

La fase due del partito passa attraverso alcune priorità: «Unità che non vuol dire unanimismo; unità come condizione per il rinnovamento generazionale; autonomia come capacità di autogovernarsi».

Mah non c'ho capito un cazzo!

giovedì 25 agosto 2011

i tagli della politica in Calabria

L’estate del 2011 sarà ricordata per le eccessive altalenanti vicende sociali e politiche scoppiate nel mondo; le rivoluzioni dei popoli africani avvenute grazie al passa parola sul web; la caduta dei regimi totalitari; la disfatta della finanza e la bolla economica che partita dal mercato USA ha contaminato il mondo intero decretando la morte delle divise deboli; gli scandali, che hanno infangato uomini pubblici.
Gente illustre e arrampicatori sociali non sono rimasti indenni da attenzioni mediatiche specie laddove il tarlo della perfidia collettiva tormenta le singole ossessioni. Gruppi di potere che nonostante gli enormi danni causati al territorio e alle popolazioni con le loro decisioni affaristiche continuano imperterriti a decidere sulla pelle degli innocenti dove installare mostruose pale eoliche, catastrofiche centrali nucleari, costruire tunnel e strade, abolire parte del welfare, legiferare a favore delle caste tartassando la massa ignorante e asservita per necessità e spirito di sopravvivenza.

In questo clima la classe politica calabrese sembra abbia fatto un salto di qualità: consiglio regionale e giunta hanno deciso i tagli al costo della politica riducendo le commissioni e gli assessori esterni, le strutture speciali e quant’altro fa lievitare inusitatamente la spesa pubblica regionale.
Il tutto sarà ratificato ufficialmente il 19 settembre dal consiglio regionale, dove si deciderà anche la riduzione del numero dei consiglieri delle future assise regionali.

Ma, fino a prova contraria, la storia della politica lascia perplessi, d’altronde la Calabria ha visto aumentare i consiglieri e i relativi compensi in maniera esponenziale rispetto alle altre regioni d’Italia. Speriamo che nel frattempo qualcosa di rilevante inerente a: assessori esterni; commissioni; esperti; strutture speciali… non sia stravolto da interessi di parte e rimanga una semplice mozione d’intenti tanto per tacitare gli oppressi dalla crisi economica dal caldo e dalle stronzate rovesciate sotto il sole all’alba di un desiderato e non ancora realizzato nuovo giorno di fraterna solidarietà.

venerdì 9 aprile 2010

assegnazione seggi in calabria, problemi per Scopelliti


E mentre Scopelliti prepara i festeggiamenti per sabato prossimo, la corte d’appello di Catanzaro blocca i lavori per riprendere l’analisi dei seggi regionali questo pomeriggio alle ore 15.00.

Dopo poco più di un’ora, i componenti dell’Ufficio centrale circoscrizionale della Corte d’appello di Catanzaro, hanno sospeso le operazioni di computo dei voti relativi alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010.
Ricordiamo che dette operazioni devono proclamare, in base alla nuova legge regionale, presidente e nuovi consiglieri regionali.

Alla base della sospensione, sembra, ci siano dei «problemi tecnici» dovuti, alla non chiara esposizione della nuova legge regionale che ne ha condizionato la lettura dei dati elettorali e creato qualche dubbio nei componenti dei cinque tribunali circoscrizionali provinciali.

Invece, il neopresidente Scopelliti, per nulla turbato da ciò, si prepara a festeggiare la sua schiacciante vittoria con “momenti musicali e intrattenimenti per allietare l’evento che segna una svolta politica in Calabria”. Come riportato dalla nota del pdl.
Giuseppe Scopelliti, sarà affiancato sul palco di piazza Duomo, in Reggio Calabria da tutti gli eletti in Consiglio regionale, i rappresentanti della coalizione di centrodestra e i rappresentanti calabresi eletti in Parlamento.

Nel rinnovare gli auguri di buon lavoro a Scopelliti e, indistintamente, a tutti gli eletti nel consiglio regionale,in quanto rappresentanti dell'intera regione, ricordiamo lo slogan scelto dal neopresidente per il rilancio della Calabria:

“è ora di cambiare, insieme si può!”

Dal canto nostro, di tanto in tanto daremo una sbirciatina ai lavori di consiglio e giunta regionale e analizzeremo insieme ai lettori del blog lo stato dell'arte.
A presto.

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