Difficile decifrare o tentare di
comprendere le strategie generate dalla mente diabolica degli umani.
A volte, dopo tanto tempo, viene a galla un barlume di verità. La
bollicina d'ossigeno catturata nell'acqua rimane prigioniera
nell'oceano dell'indifferenza fino a quando non interviene un altro
evento meccanico accidentale o mirato a liberarne l'essenza.
Troppe bollicine stanno affiorando.
Tra liquami sversati dai criminali allo
scopo di inquinare le menti distratte galleggia qualche particella
sana. Boccheggia. Annaspa. Vuole vivere nonostante il marciume
inarrestabile che la pressa. Le prova tutte!
Si aggrega. Prendendo spunto dalle
attinie si fa bella non per attrarre vanagloriose quanto futili
espressioni d'apprezzamento ma per attrarre sensibilità aperte al
dialogo costruttivo.
Nell'acquario mediatico le penose
“attinie” della politica risultano essere patetiche.
Contrariamente a quanto dicono di essere e volere fare tradiscono
insicurezze.
Farò. Pretenderò. Nessuno ricorda di
essere stato nelle condizioni di poter fare e non lo ha fatto! E chi
lo ha fatto adesso si trova ad essere un fuorilegge.
Fuorilegge in base alle regole
stabilite, scritte e promulgate, dalle condizionate e condizionanti
posizioni di potere.
L'uomo è un animale sociale. Una
particella buona se decontestualizzata dal lordume della materia
degenerata dal potere terreno. E quegli uomini e la donna attorno al
tavolo dei giornalisti, singolarmente, epurate dalle scorie dannose,
potrebbero formare una grande risorsa per la Calabria.
Potrebbero!