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Visualizzazione dei post con l'etichetta racconti brevi

Gatti topi e grilli parlanti

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  Considerazioni di un disilluso di provincia. "come i gatti con il topo" Analizzando i fatti devo ammettere, anche se con ritardo, che le forze messe in campo da qualcuno sono state e continuano ad esserlo granitiche. Volontà irremovibili impediscono l'accesso dalla porta maestra in città.

la vecchia quercia parla a chi sa ascoltare

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  La chioma maestosa della vecchia quercia trasmette quiete e serenità. Da sempre la ricordo lì. Piantata saldamente al terreno, con radici forti sembra proteggere in un abbraccio silente l’antico casolare di campagna. Rassicurante, sembrava in attesa degli ospiti, ed io tra questi, che, come sempre, arrivavamo negli afosi giorni d’estate.

Vita all'aria aperta, vita in campagna

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C'era una volta. C'era una volta. Iniziano sempre così le favole per bambini. Oggi però voglio raccontarvi una storia contemporanea, anzi più che una storia una realtà, un modello di vita che si vive nelle campagne calabresi e non solo calabresi. Insomma uno spaccato di vita che la sorte regala ancora a pochi fortunati e sono altrettanto poche le persone che l'apprezzano per quel ch'è: una fortuna! Specialmente nell'era del virus che costringe in casa gli abitanti delle città e dei paesi. Lontano dalle ansie e dall'inquinamento cittadino. Tra il silenzio interrotto dai cinguettii e dal vento che trasporta odori della natura. Il gorgoglio dell'acqua cristallina è una nenia che muta quando incontra e accarezza gli ostacoli. L'alveo del fiume in questo periodo è quasi asciutto. Ma, nonostante l'acqua bassa a ogni passo gli zoccoli dell'asino s'inabissano. L'uomo che cammina al suo fianco ha stivali alti fino al ginocchio e non alza comp...

Sere d'estate

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Nelle giornate assolate le donne preferivano stare sedute sull'uscio di casa, al fresco, sotto i portici che adornavano le entrate della maggior parte delle abitazioni, e chiacchierare. La più anziana, ritenuta la saggia del paese, donna Peppina, questo il suo nome aveva il dono di sapere ascoltare. E quando era richiesta espressamente la sua visione delle cose parlava. Si esprimeva alla maniera del paese. Accompagnava alle parole i gesti usando metafore comuni comprensibili a chiunque. Donna Peppina sapeva decifrare anche i sogni oltre ai segni della natura. Sapeva anche togliere il malocchio. E questa è la preghiera che m'insegnò la notte del Santo Natale: “Nostro Signore d'Eggittu venìa. 'na parma d'olivu a li mani portava; a portava supra l'ataru pe' fara a Santa Benedizziona: fhora malocchjiu da casa mia ...”. Preghiera che, sapendo di non riuscire ad imparare a memoria in una notte così solenne, scrissi e ripetei fino a memorizza...

La signora del pane

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Strettamente personale. Se non fosse per le macchine che s'incontrano (poche a dire il vero) per le strade del piccolo paese dell'entroterra calabrese, la sensazione è quella di vivere un fermo immagine in un luogo senza tempo dove la semplicità dei costumi regna sovrana. Almeno questa è la sensazione che vivo. Salta ai miei occhi la sobrietà e la praticità delle donne infagottate con indumenti pratici. Gli stessi che usano in casa vanno bene anche per uscire. Le donne sembrano prive di rimmel, rossetto o altro, tranne le ragazze giovani che vestono i leggings e, appena, un filo di matita sugli occhi. Siamo mentalmente ma non geograficamente ben lontani dalle piazze affollate. Qui le donne s'incrociano e chiacchierano davanti al piccolo negozietto della strada principale. sussurrano di fatti quotidiani e dei piccoli acciacchi personali o degli anziani genitori che curano, vivono con loro o abitano nelle vicinanze. Altro che grandi magazzini o impersonali mega su...

Benvenuti!

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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