lucia annunziata |
Lucia Annunziata nella sua
“inmezzora” di oggi non è stata aggressiva. Verbalmente decisa e
tenace come al solito. È stata Maria Elena Boschi a tenere il
ritmo. Un ritmo sostenuto e forse preventivamente concordato con il
suo capo Matteo Renzi.
Nel ricordare che gli attuali
governanti sono tutti stati nominati e consacrati dal Presidente emerito Giorgio
Napolitano, quindi in teoria e in pratica non rappresentano il
popolo italiano, e che Parlamento e Senato sono l'espressione di
una vecchia negativa mentalità politica che, per farla breve,
mischiati insieme non ne esce fuori uno buono (Verdini che lascia
Berlusconi e va con Renzi, forza italia che prima stende porcellum e
varianti su tutti i fronti e poi si ritira, lega nord che gioca sulle
disgrazie altrui, i cinquestelle che ancora non sono voluti crescere
ma che sono gli unici che si sono tagliati gli stipendi mentre gli
altri stanno incollati alla sedia fino a fine mandato per assicurasi
la pensione, e che pensione!), insomma, in questo quadro di
desolazione più nera Renzi personalizza, come ha sempre fatto finoa
d oggi, l'esito del referendum sulle riforme Costituzionali volute da
lui e da re Giorgetto.
Renzi e la Boschi sono certi di
vincere. Logico. Giocano facile. Puntano sulle paure dei nominati,
ché se il governo scioglie le camere anzitempo vanno a casa con un
pugno di mosche e addio vitaliazio se non arrivano ad ottobre del
2018.