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mercoledì 16 ottobre 2024

Uomo in mare

 


Non per infierire, ma in Calabria il bel tempo tiene e c'è chi ancora fa il bagno a mare.

L'ho invidiato, un po', stamane quando l'ho visto in mare. Stavo osservando i riflessi del sole sull'acqua e l'imbarcazione, in fondo, piccola piccola da scomparire all'orizzonte. Il mare era una tavola. E l'acqua liscia, invitante. Sì. Decisamente abbiamo una miniera ...

"Marina di Catanzaro, cartolina"



sabato 17 agosto 2024

Scelte obbligate

 




Mare. Monti. Città?

Tra le varie opzioni c'è  chi sceglie la meno traumatica: il balcone di casa. Una scelta obbligata dalle esigue finanze familiari.

Eppure, stando alle notizie ufficiali, quelle che dovrebbero testare il polso al mercato delle ferie di agosto, pare che i luoghi turistici siano affollati.

giovedì 20 ottobre 2022

Calabria, un salto nella bellezza

 



"Parco archeo Scolacium,
Roccelletta di Borgia, cz"

La conoscenza aiuta a comprendere le esigenze degli altri.

L'esperienza diretta dei bisogni vitali è la pietra d'angolo di ogni edificazione sociale mirata alla soluzione empatica dei problemi che attanagliano gran parte dei popoli.

La bellezza si manifesta nella sua abbagliante totalità attraverso gli occhi ingenui dei bambini. Di tutti i bambini, anche di quelli che hanno superato anagraficamente l'età della pubertà.

"parco archeo scolacium
roccelletta di Borgia, cz

Osservare ciò che ci circonda, serenamente,  rigenerare membra e spirito affacciati sulle bellezze naturali di luoghi resi incantevoli dalle divinità che governano il territorio Calabrese è un privilegio.

"Panorama, promontorio di Montauro-Stalettì, Cz"


Privilegio non esclusivo o riservato a pochi intimi predatori, giacché madre natura non pone confini geografici ma barriere architettoniche superabili dell'intelligenza umana, ecco l'offerta paradisiaca che quotidianamente, noi itali, bretti, enotri o  come dire si voglia, condividiamo:

"Golfo di Squillace, Scogliera di Cassiodoro"


martedì 26 marzo 2019

Triglie di fango o scoglio? ecco le differenze

Qual'è la differenza tra la triglia di scoglio e quella di fango?
Vi sono delle differenze che ad un occhio esperto non sfuggono ma chi va per la prima volta al mercato o sulla banchina tra i pescherecci con l'intenzione di comprarle fresche, a km zero come si suol dire, può capitargli di essere buggerato da qualche pescivendolo scaltro.


Le differenze, dicevo, sono strutturali. La triglia di fango, si chiama così non perché sta in mezzo al fango.

Spesso si cade in confusione parlando di questi mullidi, cercando giustificazione in base all'ambiente che abitano. Ma non è sempre corretto!

I caratteri che permettono la distinzione sono i colori: Nella triglia di scoglio la colorazione è bruno-rossastra con una serie di bande giallo dorato sia lungo i fianchi che sulla prima dorsale. La triglia di fango non ha queste bande colorate e le pinne sono spesso incolori.

Altro carattere da cui differiscono le due triglie è la bocca. Nella triglia di scoglio è piccola e protrattile, nella triglia di fango invece la bocca è terminale, tagliata orizzontalmente e poco protrattile.
La differenza al mercato è ancora più importante: le due specie hanno prezzi differenti e spesso sono vendute impropriamente una per l’altra.
E non è una sciocchezza!
Le due specie hanno costi completamente differenti. I prezzi al Kg per la triglia di scoglio e per la triglia di fango direttamente dal sito ismea sono questi:
La triglia di scoglio catturata in zona FAO 37 (mar mediterraneo), di taglia al pezzo compresa tra i 200 ed i 400 g ha un prezzo, ad oggi, compreso tra i 15 ed i 25 € al Kg invece la triglia di fango di pezzatura da 100-200 g ha un prezzo nettamente inferiore: tra i 5 ed i 10 euro euro al Kg.

lunedì 4 luglio 2016

La Calabria e il turismo, vocazione naturale

Nella scala dei bisogni e dei valori ai primi posti, per la stragrande maggioranza, c'è la valorizzazione estetica del corpo, il benessere fisico, il godimento e, negli ultimi gradini, un po' di cultura e bellezza interiore quando la cultura stessa non è trattata come un fattore snob che eleva dalla massa.


Il cibo, quale mero strumento di sostentamento, lascia il passo allo stuzzichino. È di moda l'apericena: un aperitivo composto da tanti piccoli spiluccamenti che sostituisce la cena. Oppure il frullatone con gelato e poi di corsa a stordirsi in discoteca come atto conclusivo sublime del piacere edonistico.

L'estetica del corpo è in crescente considerazione e le strutture termali, le spa, godono della massima attenzione di un alto numero di persone in continua crescita.

venerdì 18 novembre 2011

un'estate fa



In questa slide immagini trattate e assemblate da Mario Iannino per Arte E Società. Tutti i diritti sono riservati.


lunedì 24 ottobre 2011

venerdì 23 settembre 2011

fotografie

Scatti tra la natura esaltati dalle voci di due grandi artisti:

Andrea Bocelli e Giorgia, due artisti dalla voce sublime che vivono per e con l'arte della musica, aiutati dalla natura che li ha dotati di voci melodiose e possenti. La loro passione, la musica, un mondo surreale, per certi aspetti, che gratifica appieno loro e noi.
Per questo motivo ho voluto inserire la loro appassionata canzone a mo' di colonna sonora dell'album “fotografie” della Calabria.

La pittura o le cosiddette espressioni visive gestuali sono espressioni creative che non traslano di getto emozioni coinvolgenti come la musica. Se togliamo la figurazione elementare didascalica, essendo, le arti visive, linguaggi colti piuttosto evoluti non lasciano spazi all'intuitività, specie laddove il retroterra culturale è carente e non coadiuva le sensibilità individuali nel leggere i messaggi insiti nella gestualità creativa sprigionata dall'interazione necessaria tra l'artista, l'opera e il fruitore finale.

La fotografia è l'attimo fuggente catturato e reso immortale da chiunque.

La sensazione soggettivizzata di un certo momento è resa tangibile dalla macchina fotografica; un clich confacente, si spera, col proprio stato d'animo, in sintonia con chi osserva in seguito.

BUONA VISIONE




mercoledì 17 agosto 2011

minicrociera sullo jonio da Squillace a Pietragrande

Una giornata al mare sulla costa dei Saraceni. Da Squillace a Pietragrande.
aore12blog

aore12blog

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Il gommone è a riva. Davide, l’esperta guida che accompagna gli escursionisti e impartisce loro lezioni di vela sci nautico windserf e kitesurfing, indica i posti da occupare e le posizioni da assumere per salire o scendere. Ultimato il carico di villeggianti, lentamente il motore si avvia e porta il gommone fuori dal canale nautico segnalato dal cordone di galleggianti davanti alla spiaggia del porto rhoca beach villaggio club e centro congressi in Squillace.

Il mare è una tavola immobile e trasparente. I fondali non hanno segreti e man mano che ci avviciniamo alla scogliera, i cambiamenti cromatici ne rilevano la bellezza della costa apprezzabile solo via mare. Simile a un’enorme lente d’ingrandimento, l’acqua cristallina enfatizza i fondali animati dal tremolio leggero del moto ondoso prima di essere rotto dall’invadente anfibio gommato. Ma qui, la bellezza incanta i luoghi e le anime e trasforma tutto in poesia. Anche l’increspatura che si dirama a coda di rondine dietro le barche assume connotati poetici che riportano alla mente sensazioni oniriche. Sogni mai conclusi del tutto. Sogni che continuano nella realtà per quanti lo vogliono e sanno vedere oltre la corazza della corporeità.


 Il fondo sabbioso cede e accoglie nuovi spazi: scogli sommersi che a volte degradano improvvisi sviluppando fantasie e giochi nelle menti creative. Alcuni vedono fantasmi, denti di draghi, profili pietrificati dal capriccio di qualche divinità sulle cui pareti dimorano ricci e mitili che per proteggersi dai predatori umani si appiattiscono maggiormente alla superficie rocciosa. Qualcuno fa pesca subacquea, un ragazzino tende la canna da pesca appena comprata.

lunedì 8 agosto 2011

itinerari turistici, costa jonica


scogliera di stalettì e "cappelliera"
L’uomo e l’ambiente

Malgrado si sappia chiaramente che la morte è sempre in agguato (è inutile che vi grattiate la testa, gli zebedei o tocchiate ferro.
È nell'ordine delle cose!
Guai se non fosse così!).

La quasi totalità delle persone studia di notte come poter fregare di giorno gli altri. E per riuscire appieno si studiano strategie, comportamenti, parole, si stilano tesi e si tessono accordi.

I primi in classifica sono i politici seguiti dagli avvocati, dai giornalisti faziosi e giù discorrendo fino ad arrivare nel sottobosco della kultura folkloristica paesanotta che lucra sull’ignoranza delle masse.

È inutile spiegare perché i politici occupano il primo posto, basta guardare i privilegi e le impunità che mettono nero su bianco e tramutano in leggi dello Stato; oppure, chiedere perché restano fuori dalla manovra economica che coinvolge quasi tutti i cittadini, tranne loro, appunto! Ma, bando alle ciance, altrimenti tacceranno anche me di populismo, torniamo al punto!
"ecomostro"

Le azioni dell’uomo, buone o cattive, modificano il territorio prescindendo dalle attese sociali.
Nel casino totale qualcuno, però, riesce a contestualizzare l’azione con il territorio e persino ad abbellirlo.
E, a mio avviso,
La “cappelliera di Stalettì”, congetture ambientalistiche a parte in merito alla sua edificazione sugli scogli a bordo della vecchia ss106 jonica, è uno di quegli interventi del genio umano paragonabile alle opere d’ingegno che si trasformano nel tempo in attrattive turistiche come lo è la torre Eiffel a Parigi, il ponte di Brooklin, la torre di Pisa e via dicendo.
Altra cosa è l’intervento ignorante e maldestro dettato più che altro dall'avidità di accaparrarsi un pezzetto di paradiso tra gli scogli della costa in genere e nello specifico, calabrese.

venerdì 29 luglio 2011

Porto Rhoca Beach nel golfo di Squillace

Nel golfo di Squillace: Porto Rhoca beach

È proprio vero! Quando Dio creò il mondo ebbe un occhio di riguardo per la Calabria. Ad essa destinò paesaggi da sogno e genti dall'animo nobile. Gente, però, che non sempre ha saputo valorizzare il territorio e le ricchezze paesaggistiche; alla bella visione ha preferito la praticità delle colture mediterranee, ha piantato uliveti e vigneti da lasciare in eredità alle generazioni future.
La cultura contadina, che ha forgiato usi e costumi e ancora permea le menti dei calabresi, era ed è mezzo di sostentamento generoso. Per i contadini, la terra, rappresenta un luogo duro dove spaccarsi la schena, far crescere i calli sulle mani e tirare su la famiglia con dignità perché certi di essere ripagati generosamente dai frutti di madre terra. Caparbietà e generosità, concetti concreti che oggi, finito per alcuni il tempo dell'agricoltura biologica, diventano la marcia in più per creare nuova ricchezza nell'industria del turismo. Le grandi distese di ulivi cedono spazi a villaggi e le spiagge alle strutture ricettive animate da turisti stranieri e locali di ritorno alla scoperta del tempo perduto.
“il lavoro nobilita l'uomo” recita un vecchio saggio e la Calabria è luogo di grandi lavoratori che non si pongono problemi di ruoli.
Per questo è facile incontrare un architetto che dismessi i panni di docente guida un furgoncino colmo di frutta e verdura diretto al villaggio resideces progettato e costruito da lui stesso; o imbattersi in professionisti di altri settori che brillano anche nei campi dell'agriturismo, dell'allevamento podolico, nel B&B. Insomma la Calabria è terra di gente appassionata che intraprende più strade non per mera sete di guadagno ma per passione. Una passione che si trasforma in scommessa con se stessi e contro la sottocultura degli stolti che stanno alla finestra a criticare gli errori altrui e non fanno niente per migliorare se stessi e l'ambiente che li ospita.
Il lido Porto Rhoca, situato nel golfo di Squillace, è la risultante di una passione trasferita da padre a figlio. Ma di questo luogo parleremo in seguito.
Squillace, porto rhoca beach

domenica 24 luglio 2011

dopo la notte in discoteca

Scopelliti: erogati fondi ai comuni per depurazione acque

Mezzanotte e mezza. Superata la galleria di Copanello, la ss106 si anima. Lunghe file in entrambi i sensi di marcia inducono a dimenticare la recessione e la manovra economica che stritola gli italiani medi alle prese con i conti giornalieri, le utenze da pagare incrementate, appunto, dall'ultima manovra economica di Tremonti. E la gente che scende dalle macchine parcheggiate ai bordi della ss106 è un campione ben assortito della gente in questione. Ciononostante non perde l'opportunità di trascorrere la notte del sabato in discoteca, forse allettati dalla possibilità dell'ingresso gratuito dopo le 2.
Invitanti labbra rosse dischiuse, simili a quelle di Marilyn sovrastano la collinetta a strapiombo sul mare jonio ai piedi di Stalettì, indicano l'ingresso al luogo del piacere musicale. I sensi e forse anche la carne per questa notte saranno soddisfatti. Ma domani?
Domani saremo nuovamente alle prese con i soliti problemi di balneazione, depuratori mal funzionanti o mal gestiti, abusivi che scaricano rifiuti in mare e l'accoglienza approssimativa lasciata alla buona volontà dei gestori di lidi che offrono un ombrellone e la sdraio per 10/20€ al giorno piuttosto che ai professionisti dell'industria turistica e dell'indotto.
Per ovviare agli scarichi fognari in mare denunciati da goletta verde e dai bagnanti la giunta Scopelliti destina un bel tesoretto ai comuni affinché facciano funzionare bene i depuratori e tutelare quindi il mare calabrese che dovrebbe portare ricchezza all'industria del turismo e al territorio.
Ora il problema passa a i comuni. Speriamo che le municipalità interessate sappiano gestire le risorse e sollevino la Calabria e la gente che usa le strutture costiere dall'annoso incivile problema depurazione e bonifica delle acque.

sabato 21 agosto 2010

ancora mare sporco a Montepaone, Calabria

aore12
aore12
aore12
Ancora macchie anomale sulle onde del mare di Montepaone.
Eppure sembra che ci sia un ottimo depuratore di recente costruzione! Allora? Come mai quasi tutti i giorni si vede a pelo d’acqua una macchia oleosa schifosa, erba, legni e carte di varia origine navigare nei mari del sud?
Che ci sia qualche grandissimo filibustiere che scarica direttamente a mare le sue scorie? Oppure è uno di quei signori che ama la natura a tal punto da dare in pasto ai pesciolini “roba” di prima qualità?
Gl’interrogativi sono tantissimi, inutile continuarne l’elencazione, però una domanda la porgo agli amministratori locali: ma dove siete? Non vedete che così lasciate morire quel poco di turismo che ancora, caparbiamente, viene a villeggiare a Montepaone lido? In Calabria.

sabato 10 luglio 2010

mare nostrum: tutto come prima

aore12



Gli appunti del pifferaio.

Mare nostrum.

Il tempo passa. Gli uomini passano. Le idee passano. I proclami passano. Ma i problemi rimangono!
aore12

Sono trascorsi tre giorni da quando ci siamo trasferiti sul litorale Jonico, con precisione nel tratto di mare tra Montepaone e Soverato, in Calabria, e ancora non siamo riusciti a bagnarci. È impossibile entrare in acqua. Il timore di insozzarsi o prendere qualche fungo infettivo non è fobia collettiva ma realtà. Una realtà comune nei bagnanti costretti sotto gli ombrelloni dalla schiuma densa e oleosa che galleggia a pelo d’acqua davanti a noi.


Certamente, non è bello sentire dire “preghiamo che il vento e le correnti cambino, altrimenti avremo un’altra estate di mare sporco…”.

Il comune buon senso indirizza tutti, imprenditori, uomini di cultura, amministratori non a pregare ma, a impegnarsi in azioni mirate, forse coraggiose, farsi promotori e guardiani delle bellezze paesaggistiche calabresi così da stimolare tecnici e politici a eliminare il problema “acque sporche” alla radice, una volta per sempre.


martedì 16 marzo 2010

la quiete dopo la tempesta

una giornata al mare.
©archivio M.Iannino

Odore di salsedine; di iodio; respiro a fondo e trattengo il fiato. il mondo è fuori; si spengono le voci tra il martellare degli operai che posizionano le pedane degli stabilimenti.

Tra qualche mese non sarà così.
Scenderanno in Calabria gli amici; qualcuno si farà precedere da moglie e figli perché costretto a Bologna dagli impegni di lavoro; qualcun'altro farà delle puntate veloci. Insomma riprende la vita di sempre: mare, monti in completo relax.



sole silenzio mare ma quando serve il casino è a due passi! a ognuno il suo...




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