Qual'è la differenza tra la triglia di
scoglio e quella di fango?
Vi sono delle differenze che ad un
occhio esperto non sfuggono ma chi va per la prima volta al mercato o
sulla banchina tra i pescherecci con l'intenzione di comprarle
fresche, a km zero come si suol dire, può capitargli di essere
buggerato da qualche pescivendolo scaltro.
Le differenze, dicevo, sono
strutturali. La triglia di fango, si chiama così non perché sta in
mezzo al fango.
Spesso si cade in confusione parlando
di questi mullidi, cercando giustificazione in base all'ambiente
che abitano. Ma non è sempre corretto!
I caratteri che permettono la
distinzione sono i colori: Nella triglia di scoglio la colorazione è
bruno-rossastra con una serie di bande giallo dorato sia lungo i
fianchi che sulla prima dorsale. La triglia di fango non ha queste
bande colorate e le pinne sono spesso incolori.
Altro carattere da cui differiscono le due triglie è la bocca.
Nella triglia di scoglio è piccola e protrattile, nella triglia di
fango invece la bocca è terminale, tagliata orizzontalmente e poco
protrattile.
La differenza al mercato è ancora più importante: le due specie
hanno prezzi differenti e spesso sono vendute impropriamente una per
l’altra.
E non è una sciocchezza!
Le due specie hanno costi completamente differenti. I prezzi al Kg
per la triglia di scoglio e per la triglia di fango direttamente dal
sito ismea sono questi:
La triglia di scoglio catturata in zona FAO 37 (mar mediterraneo), di taglia al pezzo
compresa tra i 200 ed i 400 g ha un prezzo, ad oggi, compreso tra i
15 ed i 25 € al Kg invece la triglia di fango di pezzatura da
100-200 g ha un prezzo nettamente inferiore: tra i 5 ed i 10
euro euro al Kg.