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martedì 3 dicembre 2013

Casa e demanio beni intoccabili


IMU Sì, NO, FORSE...

Non si smentiscono neanche questi dirigenti. Quando si tratta di trovare soldi sanno dove mettere le mani. Persino la Camusso ha esternato dall'alto della sua prosopopea fintamente saggia l'arrogante pensata di rimettere la tassa sulla casa senza tener conto dei debiti fatti con le banche per comprarla o costruirla o per quanti hanno pensato di lasciare il bene casa ai figli.

Governanti e dirigenti sindacali, nonché politici & associati, trovano le scorciatoie più semplici e indolore per le loro stanche membra. Svegli e dinamici quando si tratta d'infilare emendamenti nelle proposte di leggi che migliorano la loro stabilità economica e sociale o delle loro cerchie di amici e parenti.

È vero! Molti italiani siamo diseducati. Cerchiamo sempre di arraffare qualcosa che ci torna comodo fottendocene cristianamente del prossimo, (cristianamente perché sempre pronti a batterci il petto davanti alle immagini dei santi).

Ma l'esempio da dove viene? (si dice che il pesce puzza dalla testa, sarà così?)

Nel nostro modello di vita sociale manca la cultura della solidarietà sbandierata nei salottini televisivi, urlata nelle piazze o sussurrata nelle case di culto.

Le lacune culturali sono da ascrivere totalmente e pesantemente alla classe dirigente che non ha saputo o voluto scientemente provvedere all'evoluzione dei cittadini.

Non è tartassando chi già paga le tasse dovute allo Stato sui beni di prima necessità come la casa costruita col sudore della fronte ma, l'esempio, il buon esempio che vorremmo finalmente vedere nei fatti consiste nel taglio alle spese superflue che foraggiano i carrozzoni della politica, le fondazioni inutili, gli uffici inutili piuttosto che la vendita ai privati delle spiagge o dei beni del demanio che saremmo tutti noi:

mi saprebbero dire i cervelloni che hanno osato pensare di dismettere e vendere i beni dello Stato cosa succederà quando tra qualche tempo ci troveremo di nuovo nelle necessità economiche allarmanti del debito pubblico peggiore di quello attuale?

Una proposta semplice?
Dirigenti, governanti, politici, associazioni serie, impegnatevi, impegniamoci ad essere onesti con noi stessi e andiamo a scovare i furbi, solo così si dà slancio e speranza.

Non lasciamo a nessuno la libertà d'interferire nei nostri modelli sociali. Neanche al

commissario Ue agli Affari Economici,Olli Rehn, che in un'intervista a "La Repubblica" avverte che sul "deficit, l'Italia e' in linea, anche se di poco, con il criterio del 3%.
Quel 3% che ci ha condotti silenziosamente a morire pur di risanare beni illusori.

Il pil reale delle famiglie si chiama casa pane figli studio e cultura!




domenica 19 maggio 2013

le discrasie del governo Letta e l'impotenza degli oppressi

Epifani, non sei il solo!

Guglielmo Epifani dice di venire dalle piazze e di esserci stato per cinquant'anni. Vero! Ma  se le cose sono peggiorate, lui da ex dirigente sindacalista adesso alla guida del PD cosa propone?

Cosa dice alle famiglie, o meglio, cosa fa per le famiglie che non hanno più un reddito?

Di sicuro Letta non si è posto il problema viste le manovrine che sta facendo per depistare i cittadini dai veri problemi.

Dal primo di luglio aumenterà l’iva. Passerà dal 21 al 22%. E secondo i calcoli questo giochino costerà 134€ in più all'anno per le famiglie.

Va be’, se non si possono pagare spese impreviste perché non ci sono lavoro e soldi basta non comprare vino e birra; non camminare con la macchina perché aumentano carburanti e riparazioni auto; non comprare abbigliamenti, calzature, mobili, elettrodomestici, giocattoli e computer! 
Semplice no? Abbattiamo i consumi. Stringiamo la cinghia però salviamo le banche e il sistema economico che ci affama economicamente e culturalmente.

Insomma, forse Epifani dimentica le “lotte sindacali del passato”, organizzate per conquistare dignità sociale e culturale.
Ma loro hanno pronto l’asso nella manica: la sospensione dell’IMU! 

L’IMU che slitta di qualche mese ma che comunque deve essere pagato
Deve essere pagato a giugno dai nuovi poveri senza entrate economiche che hanno pensato, nelle ere di vacche grasse, di investire nella seconda casa costruita in economia e magari nella casina di villeggiatura e a settembre da quanti non hanno investito i risparmi nel mattone.

E che dire dell’IMU sui negozi sfitti?
Della gente che non ce la fa più e che fa gesti estremi?
Ecco, questi sono gli interrogativi che dovrebbe risolvere Epifani, Letta, Berlusconi e tutto il cucuzzaro che da anni assedia le Istituzioni;. 
Dirigenti impegnati nel sociale, questi del cucuzzaro, che emanano provvedimenti iniqui, che affamano il Popolo, creano disagi sociali enormi mentre noi, intellettuali, politici, cristiani, evangelici, dissertiamo sul sesso degli angeli.

mercoledì 5 dicembre 2012

Polillo mostra il vero volto del Governo Monti

ballarò, polillo vs landini

Le assurdità del sottosegretario Polillo offendono l'Italia onesta.


“Perché la gente lavora! Perché la gente lavora in Germania!” queste le testuali affermazioni di Polillo.

Possibile che un sottosegretario messo a governare insieme ad altri tecnici le sorti di una Nazione perché detentori di “sapienza” ( Polillo è laureato in Economia, tesi di laurea discussa con il Prof. Federico Caffè, prima di essere nominato sottosegretario ha ricoperto altri incarichi istituzionali: Capo del Dipartimento per gli Affari Economici, segretario di diverse commissioni parlamentari, consigliere economico per il gruppo parlamentare del Popolo della Libertà alla Camera dei Deputati, funzionario della Camera. È attualmente presidente di Enel Stoccaggi, membro del Consiglio di Amministrazione dellaSVIMEZ, collabora con Il Sole 24 Ore e numerosi altri quotidiani), possa rispondere così a Landini che chiede come mai “in America, Germania e Francia i Governi hanno saputo rispondere alla crisi tutelando il lavoro mentre in Italia si fanno leggi al contrario che penalizzano lavoratori e società produttiva?”.

Parole offensive nei confronti di quanti paghiamo le tasse nonostante tutto il marcio malefico prodotto da una classe arraffona!

Tralasciando le altre insulse corbellerie uscite dalla bocca del sottosegretario, sicuramente coltivate negli ambienti snob dalle sue frequentazioni, sorge spontanea una domanda: ma è questo che, tra i tanti impegni assunti, insegna nelle lezioni di politica industriale e politica finanziaria che tiene nelle diverse università?

La ribellione, anzi il disgusto delle sue parole, ha suscitato la reazione sdegnata di quanti assistevamo alla trasmissione “Ballarò del 4 dicembre 2012”.
il popolo della rete ha chiesto, a ragione, le sue dimissioni. Ma queste non bastano!, fintantoché chi guida la Nave ha gli stessi assunti di Polillo.

mercoledì 8 agosto 2012

tagli e tasse nella manovra di agosto tranne che per la politica

Hai saputo? Il governo ha aumentato le tasse universitarie e non solo!
Con il decreto approvato ieri molte sono le sorprese che ci troveremo davanti al rientro dalle ferie.
Certo, come si può intuire non è bello ricevere una telefonata simile mentre stai sonnecchiando in riva al mare e per non pensare alla spending review e ai tagli che il Governo ha appena varato.
Le novità principali del decreto spending review riguardano l'aumento dell'Irpef nelle Regioni in deficit nella sanità, le tasse per gli universitari fuoricorso o con reddito basso, le nuove regole sulle prescrizioni di farmaci generici, il tetto agli stipendi dei manager delle società non quotate partecipate dallo stato.
Per adesso slitta l'aumento dell'IVA. D'altronde con sto chiaro di luna che tira nelle famiglie sarebbe stato da stolti temerari pensare di aumentare ulteriormente balzelli collaterali che incitano a spendere con meticolosa oculatezza. Anche perché la legnata, le famiglie se la trovano ben grossa specie laddove ci sono esodati, numeri a parte, altri 55.000 esodati, privi sia di lavoro che di pensione, potranno accedere a quest istituto con le vecchie regole.
Mentre le amministrazioni centrali dovranno ridurre dall'anno in corso le spese per acquisti di beni e servizi.

Tra i tagli, gli uffici giudiziari sul territorio dovranno "risparmiare" 30 milioni e non più per 35 milioni, ma sempre tagli sono e, se vogliamo dare senso a magistrati impegnati contro il malaffare che ritengono efficace lo strumento delle intercettazioni ambientali utili, anche se in un Paese veramente Civile si dovrebbe essere oltre, siccome non lo siamo, vale la pena spendere per prevenire piuttosto che curare mali endemici peggiori.
Nelle pubbliche amministrazioni desta preoccupazione non tanto la riduzione del 20% dei dirigenti pubblici, -10% del personale non dirigente, ma il buono pasto che non deve superare i 7 euro. Forse a senatori e deputati sfugge che chi lavora nella P.A. Non ha la mensa come al Senato e anche un euro tolto dal buono pasto fa la differenza!

mercoledì 4 luglio 2012

i tagli del governo creano lavoro?

Tagliare gli sprechi per crescere e creare lavoro.

Queste le parole del premier Mario Monti. E la bagarre in tivù è scontata. Questa volta il buon Vespa apre il suo programma in compagnia di una gigantesca forbice e dopo i cartelli riassuntivi inizia lo show. Ma non è dello show che voglio parlare. Preferisco riportare le parole di Monti. Molto più rassicuranti di quelle dei suoi rappresentanti di governo e dei giornalisti che imbastiscono storie.

“l'Italia non ha bisogno di sostegno e non si trova nelle condizioni in cui si trovavano la Grecia, l'Irlanda e il Portogallo. Ora però c'è bisogno di un passo avanti: E' venuto il momento di agire in modo più strutturalmente convincente sul settore pubblico che non vuol dire riduzione tranchant ma una riduzione della spesa dopo aver fatto un'analisi molto precisa dei settori dove ci sono sprechi.
E questo non è in contraddizione con la necessità di rilanciare la crescita e soprattutto di contrastare "l'inaccettabile" livello raggiunto dalla disoccupazione giovanile: "Non credo, non sono affatto convinto", rileva il capo del Governo, "che riducendo la spesa pubblica improduttiva si riducono le possibilità di lavoro dei giovani, al contrario riducendo il peso del settore pubblico anche nei mercati finanziari creiamo più possibilità di impiego per i giovani". L'incontro bilaterale con il cancelliere tedesco Angela Merkel diventa cosi' l'occasione per Monti per confermare l'asse con Berlino.

"Io e Angela", chiarisce Monti, "lavoriamo bene insieme perché crediamo, lei tedesca e io italiano, tutti e due in una cosa che si chiama economia sociale di mercato altamente competitiva".
Merkel non manca di riconoscere i meriti e gli sforzi compiuti dall'Italia e di sottolineare l'ottimo feeling instauratosi con Monti. "Sono sempre riuscita a trovare un'intesa con Monti ovunque sia stato necessario", sostiene, "e credo che riforme strutturali adottate da Monti sono una cosa ottima e dobbiamo condividere bene cio' che ci accomuna".
Una collaborazione che va rafforzata anche in vista delle sfide future. "Anche nei giorni a venire", sottolinea Merkel, "ci saranno altre decisioni: dobbiamo affermarci sui mercati e dobbiamo scambiarci le nostre esperienze per garantire il lavoro ai giovani, per migliorare le infrastrutture e sostenere le piccole e medie imprese.
In un tempo veramente non facile abbiamo la forza di volontà di superare le difficoltà insieme". Le scelte di oggi, ancorché dolorose, segneranno il domani. Ma non c'è alternativa al rigore. "Quando sono diventata cancelliera federale in Germania", ricorda Merkel, "c'erano cinque milioni di disoccupati abbiamo fatto cose per cui ancora sono tristi in Germania, molta gente ancora non l'ha capito. Ma sono convinta che sia stata fatta la cosa giusta per i nostri figli e per i figli dei nostri figli. Si tratta di lasciare spazio alle future generazioni per nuove strade, infrastrutture, investimenti. Si tratta di giustizia e di equità. Quando arrivano i successi", conclude, "e arriveranno anche in Italia, i punti di vista cambiano".

Le intenzioni sembrano buone e i due dicono di lavorare per creare un futuro migliore alle nuove generazioni. Dichiarano guerra agli sprechi e tagliano posti di lavoro nel pubblico impiego e riducono le spese vive maturate. Quindi niente più buoni pasto del valore di 8 o dieci euro. Ma cosa c'entra lo spreco con la riduzione del tetto a 7 euro dei buoni pasto? Che poi, lo dice la parola stessa. BUONI PASTO! Avranno pur diritto di mangiare i dipendenti o no? (anche se molti di loro preferiscono spenderli al supermercato per portare qualcosa da mangiare a casa)
Qua si rischia di rasentare l'assurdo come nella metafora del contadino che si rammarica con l'amico per la perdita del suo compagno di lavoro: l'asino! “proprio quando ero riuscito a togliergli il vizio del mangiare è morto... poverino!

mercoledì 4 aprile 2012

Capitale, forza lavoro, alta finanza e stato sociale

E mentre il governo Monti continua nella sua estenuante marcia sulle riforme, al momento incentrate tutte sui redditi conosciuti come pensioni e stipendi denunciati, case e attività censite, nella quasi indifferenza generale la gente debole si suicida per la disperazione di non poter condurre una vita dignitosa. L'ultima notizia shock è quella relativa all'anziana signora che dopo essersi vista decurtata la pensione da parte dell'INPS si è gettata dal terrazzo.

Da più parti si sono levate analisi e suggerimenti per il nuovo governo su come attuare certi correttivi e recuperare introiti dovuti ma fin ora evasi, quindi è inutile farne di nuovi. Ma, una cosa sento di ribadirla: perchè non far pagare l'imposta municipale unica, l'IMU, anche alle fondazioni bancarie? Magari con una aliquota agevolata se queste fanno davvero opere socialmente utili come è stato fatto con i beni della Chiesa.

Sperare che la situazioni si tranquillizzi in tempi brevi sembra impossibile. Proprio per questo motivo, il Governo deve dimostrare rispetto e tutela per i più deboli ed evitare che il terrorismo psicologico mieti altre vittime. E anche se ormai si sembra aver imboccato quella teoria poco amata dai pensatori e cioè che l'uomo è diventato schiavo del mercato economico e quindi del lavoro inteso non come strumento di emancipazione ma come, appunto, condizione dipendente dalla ricchezza materiale degli Stati, i prof. che compongono la task force del prof. Mario Monti devono tenere in buona considerazione le anime che vivono e che sono cresciute in Italia.
Per ultimo, ma potrebbe essere un punto cardine come risposta alle ansie sacrosante degli italiani chiamati al sacrificio, rivedere e ripensare le agevolazioni degli intoccabili.

martedì 24 gennaio 2012

capitale e cultura, le sfide di Monti

Pur di vendere qualche copia in più a volte i giornali pubblicano notizie rivedute e corrette e non hanno nessuna attinenza con quanto detto o fatto dalle persone citate. Proprio per evitare di cadere nel tranello dei giornalai da quattro soldi è meglio aspettare prove concrete e inoppugnabili quale può essere la pubblicazione ufficiale degli atti. Nel caso del decreto Monti se ne sentono di tutti i colori e ovviamente chi si sente toccato reagisce in malo modo.
Siamo tutti stressati dalla spazzatura mediatica e dagli eventi reali o immaginari tirati fino alla nausea nei vari sistemi mass mediatici.
Ovviamente, essendo Monti un docente universitario, non credo che nel suo decreto ci possa essere una delegittimazione di alcuni atenei o il declassamento dei diplomi di laurea in base alla sede nella quale questi siano stati “sudati”. È impensabile crederci perché in uno stato di diritto la cultura è l'unico capitale che ogni cittadino può permettersi, a prescindere dalle sue origini. Con l'acquisizione dei saperi l'individuo evolve. Apre la mente, non si abbatte difronte ai nuovi traguardi culturali ma li conquista per alimentare i suoi saperi, la sua mente e la società.
Interpretando il suo operato in questi termini si giustifica e si comprende il pensiero europeista della manovra.

martedì 3 gennaio 2012

Politici: quanti scrupoli per i tagli alla politica!

L'anno nuovo è iniziato bene! 

Tra tagli aumenti e federalismo fiscale gli italiani non sanno che pesci prendere, non sa neanche che cosa dire la commissione istituita dal governo per valutare i costi della politica in relazione agli altri parlamentari europei e vedere, compatibilmente con le leggi italiane, come e quanto abbassare gli stipendi dei parlamentari che, a differenza del resto d'Italia, bene o male s'intascano circa 16mila euro al mese. Inutile dire cosa farebbe una famiglia normale con questa cifra tanto non la vedrà mai! E poi, non è che un uomo o una donna qualunque possono stare a decidere in parlamento cose serie come mandare a casa milioni di lavoratori!, non sarebbero all'altezza! Per certe cose ci vuole pelo sullo stomaco!
Intanto, volendo fare due conti, l'anno nuovo porta rincari immediati nelle case dei cittadini normali: imu, irpef, assicurazioni, carburanti... e, purtroppo, qualcuno dai nervi poco saldi si suicida per paura di non poter onorare gli impegni familiari, pagare le bollette, il mutuo e le misere cose con le quali i mortali siamo costretti a fare due conti incancreniti dai signori parlamentari in tutti questi anni di cattivo governo a solo 16 mila euro al mese... buon anno Italia!

giovedì 29 dicembre 2011

Ici Imu, tassano i poveri tutelano i ricchi

Il bene casa.


Alla luce dei fatti non so più se possedere una o peggio due case sia davvero un bene da lasciare ai figli oppure risulta essere un'eredità a cambiale continua.

Al sud, in alcune zone, è d'uso dare in dote ai figli la casa o la biancheria insieme al mobilio quando si sposano, ed è per onorare questa tradizione ancora in atto che i padri di famiglia impegnano risparmi, tredicesima, tfr (trattamento di fine rapporto lavorativo) se dipendenti, anche a costo di sacrificare ferie, viaggi e lussi vari.

La mentalità della gente del sud è ancora educata al mattone: risparmiare per investire nella casa. Chi non conosce questo modo di pensare rimane esterrefatto quando si trova al cospetto di periferie fatte di costruzioni a metà, senza l'intonaco esterno ma abitate ugualmente da gente umile e dignitosa.

Ecco, queste cose vorrei che si ricordasse il professor Mario Monti quando legifera in merito alla casa di proprietà, anche perché, spesso, dietro quelle pareti popolari vive qualcuno senza sussidi vari o lavoro. Analoga cosa per quanto riguarda l'aumento dei carburanti: 20€ equivalgono alle vecchie 40milalire con le quali si faceva il pieno, oggi, alla pompa di benzina si mettono appena 11,90 litri di gasolio.
Buon nuovo anno e che il cielo illumini chi guida la comunità.

venerdì 16 dicembre 2011

proiettili per Monti e C. spediti dalla Calabria

Dalla Calabra insulti minacce e proiettili ai dirigenti che fanno parte o appoggiano in vario modo la manovra del governo Monti.

Dalle notizie diramate dai media sembra essere il risultato di una mente annebbiata dai fumi dell'alcool o sotto gli effetti allucinogeni di qualche psicofarmaco, tant'è ingarbugliato il pensiero che, salvo i cenni alla finanziaria, non spiega il nesso tra la manovra del governo italiano e “il tritolo degli amici arabi”.
Indubbiamente la manovra così come è stata concepita non piace a nessuno specie ai poveri o nuovi poveri, occupati e senza lavoro che si vedono tassare i sacrifici di una vita per risollevare il sistema economico nazionale mentre vincono le lobby dei farmacisti, tassinari e attività commerciali mascherati da opere di carità o culto. Certo ci saremmo aspettati più equità e magari un minimo di ripresa grazie ad investimenti mirati per ricerca, cultura, scuola e nei campi produttivi in cui l'Italia ha fatto da trainer nei mercati mondiali. D'altro canto, il governo dice di non demordere e che la prossima volta vincerà l'incontro con le lobby... ma perché, non poteva forzare la mano adesso, fare le liberalizzazioni programmate, far pagare chi non ha mai pagato le tasse e ridurre i costi della politica? Però, da questo a sputtanare un'intera regione ce ne vuole! Visto che dalla indagini, e non ce n'era bisogno, perché lo sanno anche i bambini, è emerso che il centro di stoccaggio delle poste di Lamezia Terme smista la corrispondenza in arrivo e in partenza solo della Calabria.
Comunque, duole dirlo, ma anche se alcuni non godono della stima necessaria per mantenere le funzioni che ricoprono ormai da troppo tempo e che si sono resi artefici di parte del cattivo andamento sociale, tra i destinatari dei plichi anche il ministro del Welfare Elsa Fornero i leader del Pd Pierluigi Bersani e dell'Udc Pier Ferdinando Casini.
Lettere minatorie sono state indirizzate anche al direttore di "Libero" Maurizio Belpietro, quello della "Padania", il direttore del "Corriere della Sera", Ferruccio De Bortoli, il direttore di "Repubblica" Ezio Mauro, e del "Tempo", Mario Sechi.

comunque, bando alle ciance, al fantomatico movimento che ha imbucato le lettere minatorie in Calabria, da calabrese, voglio dire che:
Non è con spargimenti di sangue che si migliora la società ma con il dialogo, la resistenza pacifica e la volontà di comprendere le esigenze altrui. Qualcuno prima di me ha detto: è L'ANIMO CHE DEVI CAMBIARE  SE VUOI MIGLIORARE IL CIELO SOTTO CUI VIVI.

lunedì 12 dicembre 2011

Equità nelle manovre di Monti?

le manovre del generale Monti


Prima dell'unità d'Italia nel regno delle due Sicilie spadroneggiavano i Borboni, nel nord i Savoia. Il sud, era dedito alla terra e alle miniere di ferro, all'industria metallurgica alla fabbrica di armi e degli utensili che, dalla ferdinandea, tra le serre calabre, esportava in tutta Europa ; il nord, volgarmente chic e spendaccione scimmiottava le grandi potenze e tesseva accordi sottobanco con governi forti per continuare a regnare. Quindi, nobiltà del sud ricca e nobiltà del nord in decadenza. E il popolo? Per il popolo non c'era nessuna differenza! Stenti e fame al sud come al nord!
Al sud comandavano i nobili latifondisti e proprietari delle miniere legati ai Borboni. Al nord la classe egemone collegata ai Savoia. a un certo punto qualcuno ebbe una bella idea e pensò di unificare lo stivale. Chiamò un uomo d'armi per mettere sotto un'unica bandiera, quella dei Savoia perché vicini alla gran Bretagna, nord e sud. Il generale per attuare i suoi piani fece accordi con tutti, nobili, nuovi ricchi e popolo.
Quest'anno abbiamo festeggiato i 150 dell'unità d'Italia mentre la lega nord gridava, e continua a farlo, alla secessione e all'istituzione di uno stato padano dopo avere bonificato le paludi delle risaie, migliorato la viabilità e pianificato i debiti con i soldi saccheggiati ai Borboni a unità avvenuta.
Cosa c'entra la storia? C'entra c'entra... qualcuno ha detto (uno di quelli che ha fatto crescere gli italiani non tanto bene visti i risultati) il potere logora chi non ce l'ha! Tant'è vero che mentre il nuovo generale della finanza (adesso le guerre si vincono con l'alta finanza e non più con la spada) chiamato a governare l'emergenza fa piangere persino i suoi ministri, i parlamentari si dicono sopra le parti e non lasciano decidere ad altri la sorte dei loro onorevoli stipendi, a differenza del popolo che rimane in mutande a seguito della manovra economica imposta dal generale Monti.

mercoledì 7 dicembre 2011

effetto Monti nelle tasche dei cittadini

aore12blog
effetto Monti
Ho perso la fiducia nella classe dirigente e per evitare rush cutanei evito di guardare i talk show della politica vecchia e nuova. A colmare definitivamente la misura ci ha pensato la squadra tecnica di Monti che pieni delle loro teorie stanno cercando di imbonire i cittadini vessati da sempre. C'è poco da teorizzare quando il piatto piange per gli ultimi. Certo, la pillola dei tagli e degli aumenti sarebbe stata meno amara e più sopportabile se avesse colpito i grandi capitali e gli evasori invece dei lavoratori che sono riusciti a realizzare qualcosa dopo anni di lavoro.
La manovra, così sviluppata, dimostra continuità tra il vecchio e nuovo modo d'intendere il sociale, anzi lascia spazi ai populismi e imbastisce alibi alla cattiva politica da quattro soldi che continua a diseducare il popolo.
Il disegno è chiaro! Questo è un governo che serve a dare respiro a squali, caimani, falchi. Predatori che detengono quel 10% delle ricchezze nazionali e che fanno il bello e cattivo tempo. Inutili quindi le lenzuolate giornalistiche comprate per urlare ADESSO BASTA! ma, ...e se si girano gli
eserciti e spariscono gli eroi se la guerra poi adesso cominciamo a farla noi non sorridete gli spari sopra sono
per voi  

lunedì 5 dicembre 2011

manovra Monti: pagano i soliti

Immaginando guerre titaniche tra il governo e le lobby di potere che assediano le stanze dei bottoni tutto ha un suo perchè. Si capisce perchè non c'è stata la possibilità di tassare i grandi capitali, rimettere in riga le banche e l'alta finanza fantasiosa che ha creato tutto 'sto putiferio mondiale; favorire davvero l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Insomma il solito refren col quale siamo abituati a lottare, anche se Mario Monti, da vero signore, si è tagliato gl'introiti derivanti dai doppi incarichi, non ha adottato altre misure per i parlamentari che sono la stragrande maggioranza sui quali pesa davvero il capitolo “costi della politica”.
Qualche altra cosina sui tagli agli enti locali ma poca roba rispetto alle sofferenze cui sono chiamati i soliti noti al fisco. Comunque,
Queste le principali misure della manovra da 24mld varata dal governo Monti.
FISCO NO AUMENTO IRPEF 43%: non è previsto alcun aumento dell'aliquota Irpef del 43%. ma aumenta l'addizionale regionale Irpef per tutti dallo 0,9% al'1,23% per coprire le spese sanitarie.

RITORNA come IMU l'ICI, l'imposta sulla CASA, ESTIMI CATASTALI +60%
Sulle prime case l'Ici-Imu sarà dello 0,4% con una detrazione sui primi 200 euro. Seconda casa in poi 0,75-0,76%. Gli estimi catastali saranno rivalutati del 60%.

SGRAVI IRAP PER CHI ASSUME
Deducibilità integrale dell'Irap-lavoro per le imprese che assumono lavoratori e lavoratrici per un importo di 1,5 miliardi nel 2012, 2 mld nel 2013 e nel 2014. Previsti interventi a favore di donne e giovani per 1 miliardo l'anno fino al 2014.

AUMENTO IVA A COPERTURA CLAUSOLA SALVAGUARDIA
Dal 1 settembre 2012 ci sarà' un aumento del 2% a copertura della clausola da attuare solo nel caso in cui sia necessario.

TASSA LUSSO SU BARCHE, AUTO E AEREI
Super bollo sulle auto di grossa cilindrata, sulle barche oltre i 10 metri e sugli aerei privati.

SCUDO FISCALE
Prevista un'aliquota una tantum del'1,5% sui capitali rientrati in Italia con lo scudo fiscale.

TRACCIABILITÀ A 1.000 EURO
Divieto di uso del contante per pagamenti superiori ai 1.000 euro. Pagamenti telematici per le p.a e fiscalità' di vantaggio per le imprese individuali e artigiane che consenta l'emersione.

BOLLO SU CONTI CORRENTI E DEPOSITI TITOLI
Il bollo attualmente previsto per i conti correnti viene esteso ai conti titoli, alle polizze vita e ai fondi mobiliari.


PENSIONI
Dal 2012 l'età minima per andare in pensione sarà di 66 anni per gli uomini e di 62 per le donne. Dal 2018 anche le donne usciranno dal lavoro da 66 anni. Le pensioni di anzianità' saranno possibili con 42 anni e 1 mese di contributi per gli uomini e 41 anni e 1 mese per le donne. Chi vorrà' uscire prima dovrà' pagare una penale. Abolita la finestra mobile e le quote di anzianità'. Uomini e donne potranno lavorare fino a 70 anni con una fascia di uscita flessibile incentivata.
Dal 1 gennaio 2012 estensione a tutti del metodo contributivo per il calcolo delle pensioni.
Le pensioni non saranno più' rivalutate rispetto all'inflazione eccetto quello al di sotto dei 960 euro mensili che saranno indicizzate al 100% con i proventi derivanti dall'aliquota del'1,5% sui capitali scudati.
Previsto un contributo di solidarietà' per le pensioni d'oro.

PIÙ' CONTRIBUTI PER AUTONOMI E AGRICOLTORI

saranno rideterminate le aliquote contributive per commercianti e agricoltori.

PER LE IMPRESE ARRIVA L'ACE
introdotto il meccanismo denominato Ace, aiuto alla crescita economica, di favore fiscale alla raccolta di capitale a rischio per favorire la patrimonializzazione delle imprese: si interviene con 1 mld nel 2012, 1,5 nel 2013 e 3 nel 2014.

GARANZIA STATO SU PASSIVITÀ' BANCHE
Il ministero dell'Economia è autorizzato a concedere la garanzia dello Stato sulle passività delle banche italiane con scadenza a tre mesi fino a cinque anni.

FONDO PMI
Viene rifinanziato il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese con l'obiettivo di mettere a disposizione delle pmi garanzie per circa 20 miliardi di credito.

BONUS ENERGIA
Vengono resi duraturi tutti gli incentivi per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico estendendoli alle aeree colpite da calamita' naturali.

TRASPORTI
sarà istituita un'apposita autorità' del settore

RISORSE PER TPL
Rifinanziato il trasferimento alle regioni per il trasporto pubblico locale.

TAGLI SPESA REGIONI ED ENTI LOCALI, TAGLI PER 5 MLD
Regioni, province e comuni subiranno tagli per 5 miliardi.

PROVINCE
Ridotti i membri dei consigli a massimo 10 membri ed eliminate le giunte.

AUTHORITY
I membri delle authority passano da 50 a 28 componenti

TAGLI COSTI POLITICA
Niente doppio stipendio per ministri e sottosegretari. Monti rinuncerà' al suo compenso da premier e ministro dell'Economia.
Gratuita' per gli incarichi di enti non previsti in costituzione.


SVILUPPO LIBERALIZZAZIONE FARMACI FASCIA C
I farmaci di fascia C potranno essere venduti nella para-farmacie. Apertura del numero di farmacie.

RITORNA L'ICE (istituto per la promozione del commercio con l'estero) abolito dal governo Berlusconi.

domenica 4 dicembre 2011

e io pago!

Manovra da 24 miliardi.


Il professor Mario Monti ha concluso gli incontri con le parti e, guarda un po', queste ultime si dicono deluse, rammaricate, mentre la lega si è sentita offesa perché, combinazione, l'incontro con i presidenti delle regioni e il governo coincideva con la seduta del parlamento padano (ma che faranno mai in queste sedute? il parmigiano la grana? O fanno a gara a chi ce l'ha più duro?), comunque, tutti devono ammiccare e mandare giù la pillola da 24mld di euro.

Al momento si parla di nuove misure sulle pensioni, sul lavoro dipendente, sulle imposte conosciute e già abbondantemente tassate con l'aggiunta di tasse dirette sui beni di lusso come macchine di grossa cilindrata, barche. Non si sa ancora niente sulle misure nei confronti dei grandi capitali; dei tagli alla politica; delle imposte alle onlus di facciata; monasteri trasformati in alberghi o pensionati e attività commerciali connessi, turismo religioso; fondazioni.

Si dice che avere compagno al duol scema la pena. Ma qui non si tratta di essere in compagnia per gridare mal comune mezzo gaudio! Qua si chiede equità vera! Si chiede al governo che ha sostituito i saltimbanchi della cattiva politica di avere coraggio e recuperare i soldi laddove ci sono davvero: nelle grandi ricchezze e in chi ha ridotto l'Italia sul lastrico.

lunedì 14 novembre 2011

è tempo di fare silenzio!

Mentre il prof. Mario Monti infittisce gli incontri e pare abbaia allargato anche ai politici la rappresentanza del nuovo governo, i partiti per bocca dei loro massimi esponenti iniziano a giocare impavidamente al politichese. Cicchitto dice la sua versione dei fatti sul nuovo esecutivo e sulle azioni da intraprendere; Bossi riprende a farneticare e riapre al parlamento del nord; lo spread risale e il listino milanese mette a segno un +5%.

Nel caos generato dalla classe politica arraffona e inconcludente, la figura carismatica del Presidente Giorgio Napolitano si leva alta e invita tutti alla coesione per traghettare il Paese fuori dalle sacche di povertà che questa classe dirigente inetta ha causato. Purtroppo, secondo le notizie diramate dai mass media, pare che ancora molti falsi condottieri continuino a cimentarsi nei giochetti di potere per arraffare qualche voto nel tentativo di riacciuffare gli scontenti anche a costo di sfasciare il lavoro del Presidente Napolitano e di Monti.

È chiaro! I fantocci della politica non vogliono perdere la faccia ed essere scalzati da un governo tecnico composto da professionisti seri ( ma a proposito: chi paga le new entry? Fino ad ora si è detto che si deve dare un taglio alla spesa della politica ma se le notizie sono vere ci saranno 12 esperti esterni a comporre il nuovo governo. E se il Prof. Monti facesse la cresta a tutti i parlamentari e senatori per recuperare le mensilità dei nuovi ministri prestati alla politica temporaneamente?).

Adesso è tempo di fare silenzio! Aspettare che il nuovo esecutivo esponga il piano anticrisi così come se lo aspettano i cittadini perbene che pensano al plurale, quindi ai più deboli e ai meno abbienti e non a tutelare e rafforzare gli interessi delle lobby.

giovedì 10 novembre 2011

da Berlusconi a Monti, ma chi paga?

È un bollettino di guerra quello diramato dall'ANSA in merito a quanto scrive la banca centrale europea che verte completamente sulla salvaguardia economica delle banche per garantire stabilità all'€ e ai mercati.
Capitale economico contro valore umano, si legge esplicitamente nel messaggio che l'UE manda all'Italia e al nascente governo Monti.
I primi no si fanno sentire con toni forti e annunciano battaglie contro il cambio strategico ma inefficace del governo. La domanda corrente è: chi dovrà pagare la crisi? I grandi capitali, quindi i ricchi o quelli che hanno pagato fin ora, vale a dire la classe media che sta scivolando verso una nuova povertà?
Le metafore in politica si accavallano: cambia il macellaio (Berlusconi/Monti) ma la macelleria sociale rimane la stessa!
In effetti la manovra rimane sconosciuta ai cittadini e persino ai parlamentari. Unico dato certo e allarmante, ribadito da tutti in Europa e in Italia: l'Italia non è la Grecia!
Questo dato tranquillizza quanti in Italia guardano con apprensione i sacrifici imposti al popolo greco da una economia mondiale ladrona fatta da imbroglioni e lestofanti?


sabato 5 novembre 2011

in Italia si sta bene! parola di Silvio

così titola un noto quotidiano nazionale

Questa è la prova schiacciante che ci sono due italie. Una opulenta assediata da pochi; l'altra che tira la giornata a fatica e arriva a sera tra incertezze e stenti!

È ora di pranzo, il Cavaliere è a Cannes e afferma che in Italia «non si sente qualcosa che possa assomigliare a una grande crisi». Per Berlusconi la causa dell'impoverimento delle famiglie italiane risale «al cambio lira-euro». Mentre l'attacco in corso al debito italiano «è una moda passeggera». Insomma, a detta del Cavaliere, non c'è tanto da preoccuparsi: «Mi sembra che in Italia non si avverta una forte crisi - sono le sue parole -. La vita in Italia è la vita di un Paese benestante. I consumi non sono diminuiti, i ristoranti sono pieni, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto». Qualcuno torna a chiedergli se intende farsi da parte. E lui esclama: «Nessuno può fare a meno di me». Ci sarà allora da preoccuparsi per la fuga dei parlamentari del Pdl? No, Berlusconi replica secco: «Sono certo che gli scontenti torneranno sulle loro posizioni».”

Non è questo che i cittadini chiedono, caro Silvio! È ora che tu e il tuo seguito la smettiate di sorridere e dire scemenze.
Pensate piuttosto al bene dell'Italia! Quell'Italia che sta male e aveva risposto in te la speranza del cambiamento. Non si può vivere perennemente tra slogan e frasi fatte. Per te sarà semplice, tanto non hai problemi e neanche quelli del tuo partito ne hanno. Se questo ti sta bene continua pure, tanto una volta sola si fotte la vecchia.

giovedì 27 ottobre 2011

lettera all'UE

La lettera.

15, 16 fogli scritti bene diventano un passe pour tout irresistibile. Una chiave d'acceso universale che ha la forza di far rivedere concetti ostici e trasformarli in positività anche in chi li osteggia ideologicamente perché crede nel bene comune e non solo nel benessere dei privilegiati.
Comunque la si dica, difatti è un siluro bello grosso che penetra i deretani popolani ma scansa quelli dominanti il provvedimento che il governo ha presentato all'Unione Europea per mantenere buoni i mercati azionari. Eppure non è trapelato niente di nuovo se non le solite affermazioni sulle pensioni o sulla libertà degli imprenditori di licenziare i dipendenti, misure che fin ora non sono piaciute a Bruxelles, alle forze sociali e anche alla cei.


Le decisioni presentate dovrebbero far tremare di paura e di sdegno i governi e e i cittadini saggi, invece no! tranquillizzano i mercati, la borsa e i grandi capitali. sembra che le recenti rivolte in medio oriente non abbiano toccato assolutamente le coscienze opulente degli europei e americani che continuano a salvare le banche e quella finanza che ha prodotto lo sfascio economico e sociale mondiale.

venerdì 14 ottobre 2011

bombolo l'omino sempre in piedi


Berlusconi ha rivinto! 

316 parlamentari hanno votato la fiducia al governo. Però, c'è da chiedersi:
Come mai, contestualmente alla fiducia Berlusconi nomina due nuovi viceministri: Katia Polidori allo Sviluppo Economico e Aurelio Misiti alle Infrastrutture e due nuovi sottosegretari, Giuseppe Galati (all'Istruzione) e Guido Viceconte (all'Interno)? E in che misura questi hanno contribuito a mantenere lo status quo ante?

Tra le novità, la legge di stabilità, che con la riforma del bilancio ha preso il posto della Finanziaria, prevede un consistente pacchetto di tagli:
Sforbiciata di 60 milioni alle risorse delle forze dell’ordine (50% polizia e 50% carabinieri) nel biennio 2012/2013, di cui 10 nel primo anno e 50 nel secondo.
Taglio di 60 milioni alla cultura e di 1 miliardo all’edilizia sanitaria.
Sforbiciata anche sui buoni pasto della pubblica amministrazione, su permessi, distacchi e aspettative nella scuola e sulle spese degli enti previdenziali (Inps, Inpdap, Inail).
E per concludere in bellezza:
Nuove tasse sui concorsi pubblici.
Insomma, niente è cambiato per i cittadini, anzi le condizioni sono peggiorate se si considerano le tasse locali che condizionano sanità, assicurazioni, trasporti, rsu, tassa di circolazione... come se non bastasse si torna a parlare nuovamente di ici per la prima casa ma non dei grandi capitali o delle false onlus. Ma una bella sforbiciata agli stipendi dei politici nazionali, regionali, provinciali e comunali ci sarà mai? E pensare che riducendo le spese di questi signori si risolverebbero tutti i problemi della finanziaria e degli italiani!

giovedì 8 settembre 2011

quanto dobbiamo subire ancora?

È penoso vedere quanto accade nel bel paese! La casta si auto riduce dal 50% al 20% il contributo di solidarietà; i parametri si modificano fino all’ultimo minuto per favorire questo o quell’amico e il plafond si sposta da 100mila a 300mila euro per vedere nelle casse dello Stato un esiguo contributo da parte di chi sta benone; la pletora di parlamentari che rimane tutta intera ai posti di comando con relativi benefit e Castelli che tuona contro il Quirinale perché rimane esente dalla manovra insieme alla Corte Costituzionale.
Insomma, la Casta una ne pensa e cento ne fa. Dopo aver votato nella seduta di ieri l'anticipo dell'età pensionabile per le donne e l'inasprimento dell'Iva (che costerà 385 euro in più a famiglia secondo la stima del Codacons), si è auto-scontata l'indennità parlamentare.
Nella quarta e ultima versione della manovra si riduce, e di molto, il prelievo dalle tasche di deputati e senatori.
Il taglio iniziale del 50% sull'indennità parlamentare che supera i 90mila euro si è ridotta, infatti, ad un misero 20%, mentre sarà del 10% il prelievo per i redditi oltre i 90mila euro nella pubblica amministrazione, applicato anche ai dipendenti del Quirinale.

 Alla luce di questi fatti posso urlare la mia indignazione? Lo so, è una sterile quanto infruttuosa esternazione ma in uno Stato democratico almeno questo è consentito, anche se i grandi condottieri continuano ad aggiustarsi le proprie cose infischiandosene del popolo che li ha eletti. Ma il popolo si sa è una massa amorfa che ha bisogno di una guida, un condottiero e a lui sottostà genuflessa. Quanto si dovrà subire ancora prima che il popolo prenda coscienza? Si deve aspettare anche da noi un sommovimento tipo africano affinché lassù qualcuno ragioni e riesca a fermare le idiozie partorite da menti lontane dalle necessità reali delle famiglie? Si sa, la fame è la forza che muove i viventi e li rende ciechi, disposti a tutto pur di continuare nell’autoconservazione della specie.
Già, dimenticavo: loro sono furbi, sanno quando è il momento di dare un diversivo al popolino teledipendente..

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