IMU Sì, NO, FORSE...
Non si smentiscono neanche questi dirigenti. Quando si tratta di trovare soldi sanno dove mettere le mani. Persino la Camusso ha esternato dall'alto della sua prosopopea fintamente saggia l'arrogante pensata di rimettere la tassa sulla casa senza tener conto dei debiti fatti con le banche per comprarla o costruirla o per quanti hanno pensato di lasciare il bene casa ai figli.
Governanti e dirigenti sindacali,
nonché politici & associati, trovano le scorciatoie più
semplici e indolore per le loro stanche membra. Svegli e dinamici
quando si tratta d'infilare emendamenti nelle proposte di leggi che
migliorano la loro stabilità economica e sociale o delle loro
cerchie di amici e parenti.
È vero! Molti italiani siamo
diseducati. Cerchiamo sempre di arraffare qualcosa che ci torna
comodo fottendocene cristianamente del prossimo, (cristianamente
perché sempre pronti a batterci il petto davanti alle immagini dei
santi).
Ma l'esempio da dove viene? (si dice che il pesce puzza dalla testa, sarà così?)
Nel nostro modello di vita sociale
manca la cultura della solidarietà sbandierata nei salottini
televisivi, urlata nelle piazze o sussurrata nelle case di culto.
Le lacune culturali sono da ascrivere
totalmente e pesantemente alla classe dirigente che non ha saputo o
voluto scientemente provvedere all'evoluzione dei cittadini.
Non è tartassando chi già paga le
tasse dovute allo Stato sui beni di prima necessità come la casa
costruita col sudore della fronte ma, l'esempio, il buon esempio che
vorremmo finalmente vedere nei fatti consiste nel taglio alle spese
superflue che foraggiano i carrozzoni della politica, le fondazioni
inutili, gli uffici inutili piuttosto che la vendita ai privati delle
spiagge o dei beni del demanio che saremmo tutti noi:
mi saprebbero dire i cervelloni che
hanno osato pensare di dismettere e vendere i beni dello Stato cosa
succederà quando tra qualche tempo ci troveremo di nuovo nelle
necessità economiche allarmanti del debito pubblico peggiore di
quello attuale?
Una proposta semplice?
Dirigenti, governanti, politici,
associazioni serie, impegnatevi, impegniamoci ad essere onesti con
noi stessi e andiamo a scovare i furbi, solo così si dà slancio e
speranza.
Non lasciamo a nessuno la libertà
d'interferire nei nostri modelli sociali. Neanche al
commissario Ue agli Affari Economici,Olli Rehn, che in
un'intervista a "La Repubblica" avverte che sul "deficit,
l'Italia e' in linea, anche se di poco, con il criterio del 3%.
Quel 3% che ci ha condotti
silenziosamente a morire pur di risanare beni illusori.