È una riforma attesa dai cittadini! La sinistra la smetta... così si esprime Claudio Leone esponente pdl in merito alla riforma presentata dal governo Berlusconi sulla giustizia.
A dire il vero i cittadini seri non è che fossero in chissà quale stato d'attesa per quanto attiene ai proclami elettoralistici del mondo politico italiano. Ai cittadini sarebbe bastata un poco di tranquillità, cosa assurda e impensabile per i rappresentanti del popolo sovrano che vanno a ruota libera e fanno a gara a chi la spara più grossa. Ma torniamo al tema sulla giustizia.
Sempre da cittadino, dico che non è consono ad un presidente del consiglio aprire l'incontro con la stampa sventolando un disegno con il simbolo della giustizia che prima pende da una parte e dopo si equilibra. Non è consono neanche sentire dalla viva voce del premier “... i pm devono bussare col cappello in mano alla porta dell'ufficio del giudice...” e per concludere, che i pm, le indagini e le priorità dipendono dal ministro della giustizia, quindi dalla politica.
Non serve alcun commento. Basta pensare che se questa modifica fosse già in atto nella cosiddetta prima repubblica i magistrati non avrebbero potuto indagare su politici e dirigenti di partiti che intascavano tangenti e porre fine al malcostume che si era instaurato. Non ci sarebbe la possibilità d'indagare persone in odore di mafia perché solitamente grandi elettori che spostano un cospicuo numero di voti su politici che li assecondano negli affari.
Piuttosto i cittadini avrebbero gradito un piano strategico per snellire i processi e tutto l'iter giudiziario magari attraverso l'implementazione dei meccanismi giudiziali, assunzione di personale, ammodernamento delle macchine.
No! decisamente si rimane fermi al palo delle buone intenzioni che lasciano spazio alla vacuità intellettuale di chi ha partorito disfunzioni piuttosto che appianarle.