Ancora polemiche sullo spostamento dei
Bronzi di Riace,
dopo gli scatti osé, adesso, è il turno della loro ipotetica ubicazione temporanea all'
expo di Milano 2015!
E noi, calabresi e meridionali forgiati
da tenaci campanilismi, associamo il nostro dissenso a quello dei tecnici che argomentano scientificamente il pericolo "spostamento" e diciamo sdegnati no al loro viaggio verso le
terre nordiche.
Alcuni, stizziti, si dicono profondamente offesi e oltraggiati dalle proposte di Maroni e compagnia, come se tutte le bellezze storiche e paesaggistiche
della Calabria fossero racchiuse nei manufatti bronzei del V/IV
secolo a.c. (tra l'altro, capitati e trovati casualmente nel mare
Jonio da un sub dilettante nei fondali adiacenti Riace Marina) e che la loro dipartita sminuisse il valore e la bellezza della Calabria.
Bene farebbe Franceschini se mettesse
in calendario l'itinerario per raggiungere i tanto citati “guerrieri”
tenuti e protetti nel museo di Reggio Calabria magari con l'aggiunta
di qualche itinerario turistico e culturale per dare degna
visibilità ad una terra depredata da invasori esterni e interni alla
Calabria.
Tornando alle innumerevoli parole
buttate al vento da giornalisti, politici e “tecnici”
La cosa mi puzza! Sembra il fatidico
specchietto per le allodole che se da una parte dà modo ai media di
trattare e divulgare l'argomento Bronzi e terre connesse dall'altra
suona come una forzatura logorroica che nasconde ben altro.