IL VERME E LO SPREAD.
Nell'ascoltare le motivazioni dei
rappresentanti di sé stessi, politici e ospiti dei talk show,
inerenti le congetture economiche attuali, viene in mente la
barzelletta del verme solitario che non voleva lasciare il suo
posticino nel corpo ammalato. Dopo aver consigliato tutte le cure
conosciute, il dottore, suggerisce al paziente di accompagnare tutte
le mattine un biscotto al miele al solito caffè. Dopo qualche tempo,
il paziente, spossato dall'insano ospite, torna più stremato che mai
dal dottore lamentando di non avere risolto nulla.
Tranquillo! Esclama il dottore. Da
domani mattina elimina il biscotto e quando lui tira fuori la testa
per chiederti come mai non lo mangi più, tu, zack, un colpo in testa
e lo fulmini.
In effetti un'assonanza c'è tra noi,
la finanza, i consumi, le abitudini e le strategie dei mercati.
Ieri sera, durante la trasmissione di
Floris “Ballarò”, gli ospiti recitavano le litanie
con convinzione. Il rappresentante del governo tecnico, Martone,
accusava quarant'anni di cattiva gestione. La destra parlava di
esuberi nella pubblica amministrazione da tagliare e la sinistra di
un debito pubblico da sanare e di impegni presi con l'Europa da
rispettare. Ma se si continua a tagliare lavoro senza dare
sussistenza alle persone, che è la prima preoccupazione della
Politica, mi sa tanto che “il verme solitario” uscirà dal corpo
dello Stato e non si limiterà a chiedere spiegazioni.
Michel Martone, ha anche detto
in faccia a Lupi (pdl) e Zanda (pd) che, sì, è vero
che sono stati fiancheggiatori del governo tecnico ma che hanno
ostacolato, chi in un modo e chi nell'altro a seconda degli interessi
dei partiti, alcune riforme che il governo dei prof avrebbero voluto
realizzare.
Dialettiche a parte, assistiamo alla
solita immutabile lite che precede tutte le elezioni. La destra che
accusa la sinistra e viceversa. E le altre formazioni minori non sono
tenute in considerazione dai media preoccupati ad inseguire il
fenomeno Grillo.
Nel frattempo giungono voci indignate a
seguito delle esternazioni del noto cantautore siciliano Franco
Battiato, ora assessore alla cultura della sua regione d'origine,
con le quali ha fotografato la fauna che fin ora ha popolato la
politica.
|
franco battiato |
"La gente che ha lavorato tutta la
vita e' rimasta in qualche modo genuina, invece in Parlamento ci sono
delle troie che farebbero di tutto. E' inaccettabile.
Si dovrebbe
aprire un casino e farlo pubblico", ha detto Franco Battiato
durante il suo intervento in una conferenza stampa al Parlamento
Europeo dedicata al turismo in Sicilia. "Questa
Italia fa schifo. Sono servi dei servi dei servi".
Bon ton a parte che impone di esprimere
con parole meno colorite e volgari certi stati di fatto, cambia
qualcosa nella sostanza tra chi vende il proprio voto o appoggia
incondizionatamente progetti ignobili ideati per fini personali che
favoriscono pochi a discapito di molti e chi il corpo?
Il nostro limete? ci soffermiamo sulla superficie delle parole ma non penetriamo la sostanza!