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mercoledì 7 dicembre 2022

Opere pubbliche, strategie politiche e bisogni

 

Aspettando la buona sorte.



Sempreché esistesse davvero, la buona sorte è la panacea dei deboli. Quanti nascondono la testa sotto la sabbia, imitando gli struzzi quando avvertono pericoli e nell'attesa che passi, sono di fatto sostenitori del tiriamo a campare!

Attendisti e attendiste non sono categorie coniate adesso e neppure possibilità certe di promesse fatte in campagne elettorali. Anche se l'attendibilità si basa su motivi suffragati dalle circostanze possibiliste suffragate da possibilità quasi sicure di potere attuare un progetto, attendere onestà intellettuale in certi ambiti è mera illusione.

domenica 28 agosto 2022

Teste vuote

 


Da tempo immemore sta parcheggiata lì a bordo strada. La vecchia fiat ormai ha le ruote sgonfie. Hanno ceduto al tempo, le gomme. E quanto non è stato oggetto all'usura dovuta alle intemperie e agli sbalzi climatici è stato smontato alla bisogna.

Il quartiere corvo non lesina spazi.

Ogni volume edificato ha il suo.

Nel grande spiazzo in questione sono parcheggiate le auto dei residenti. E fin qui niente di anormale. Anzi vista la carenza di posti auto è un valore aggiunto!

Purtroppo, come recita il vecchio adagio, la mamma dei cretini è sempre incinta! Visto che

Persino gli sfalci raccolti in bustoni condominiali trovano posto oltre le macchine parcheggiate.


A voler essere buoni potremmo dire che sono stati “dimenticati” a bordo strada da distratti coglioni. Furbetti del lavoro in nero che invece di portare al macero e conferire nelle apposite discariche gli sfalci e essere riciclati com'è logico che sia lo abbandonano tra gli arbusti.

Stronzi ! Che vi costa svuotare le buste di plastica e spargerlo nella natura incolta? (chiedo)

Se lo aveste fatto a quest'ora il fogliame tagliato dalle siepi condominiali si sarebbe dissolto, integrato nell'ecosistema e divenuto concime. Invece, così come lo avete raccolto e buttato, le bustacce di plastica preservano il frutto del vostro lavoro in nero! Ma evidenziano la vostra cazzonaggine!!! il vostro modo di fare è intollerabile: fa incazzare chiunque!

E che dire della testata del letto, dell'avvolgi tubo e altri prodotti abbandonati lungo la strada del quartiere? Oggetti, nuovi, a volte, abbandonati strafottentemente tra cumuli di mattoni e calcestruzzo, mattonelle e bidoni di pittura per l'edilizia.

Chi sarà stato?


Residenti? Committenti collusi?

Se così fosse allora siamo difronte a gente incivile enormemente stupida! Persone che non hanno niente di umano e neppure di animale perché gli animali sanno bene come tenere e curare il proprio habitat.

COGLIONI! Coglioni sogghignanti. Facce di cazzo! (da non confondere col turpiloquio gratuito e sterile).

Con le dovute scuse alle ghiandole procreative e al suo capo che alla bisogna producono e iniettano in sintonia miliardi di cellule vitali. Ma nelle azioni denunciate non c'è niente di creativo.

Coglioni!

ps. invito agli amministratori di condominio (perché è un dato sicuro: i sacchi di plastica pieni sono frutto di sfalci di qualche area condominiale):
 Pretendete la ricevuta dell'avvenuto conferimento in discariche. Altrimenti siete complici del degrado urbano! 

venerdì 12 febbraio 2021

Rifiuti solidi urbani e ecosostenibilità

E chi avrebbe mai potuto immaginare che i rifiuti domestici sarebbero diventati un problema collettivo!

Nei supermercati qualsiasi prodotto destinato alle quotidiane attività familiari ha una tara che crea fastidiosi problemi di smaltimenti individuali. Chiunque va a fare la spesa, una volta arrivato a casa e separato il prodotto commestibile dagli involucri, è tenuto a diversificare i rifiuti negli appositi contenitori: marroncino per l'umido; giallo per la plastica, la stagnola e le lattine metalliche, grigio per l'indifferenziabile, quindi barattoli con residui di pittura e materiali sporchi di vernici, scontrini, carte termiche etc; contenitore blu per la carta e verde per il vetro. Mentre i medicinali scaduti, le pile esauste le lampadine e i piccoli elettrodomestici, dovrebbero essere conferiti negli appositi contenitori posizionati nei pressi delle attività commerciali preposti alla vendita dei rispettivi prodotti: farmacie, parafarmacie e negozi di elettronica.


C'è da dire, che, per vari e disparati motivi, non sempre la differenziata è conferita in maniera corretta nei cassonetti. Vuoi per analfabetismo funzionale, demenza, ignoranza... anzianità e demenza senile. Ma queste sono scuse non accettate e contemplate dall'organizzazione raccolta e stoccaggio rsu.


E gli operatori ecologici lasciano sul posto la spazzatura con l'etichetta “non conferibile”. Perché? Perché gli addetti non la raccolgono ugualmente e poi la dividono in base agli stoccaggi indicati dal sistema? Senza contare le regole per il conferimento degli “ingombranti” e le chiamate al numero verde.

Eppure, si diceva che il metodo della raccolta “porta a porta” avrebbe migliorato la qualità della vita e avrebbe fatto guadagnare i contribuenti attraverso il ciclo produttivo e la rigenerazione dei materiali di scarto. Ma i cumuli stanno lì a testimonianza del malessere dei cittadini contribuenti.

Le società titolate alla raccolta dei rsu e le amministrazioni comunali che li incaricano del servizio dimenticano le norme sulla “tutela della salute pubblica”, l'igiene del territorio, la sanificazione dei siti adibiti alla raccolta, anzi, la demandano agli utenti, ai singoli cittadini e ai condomini. Atteggiamenti e ruoli che cozzano tra le metodiche manichei dei dipendenti delle società preposte alla raccolta dei rifiuti solidi urbani e la tutela della salute pubblica.

I disagi vissuti dai residenti si ripercuotono nella gestione amministrativa dei comuni.

Il conferimento dei rsu, continuando nel giro vizioso, producono falle e dispendi collettivi laddove non esiste il riciclo virtuoso e sostenibile che fa diventare, appunto, i rifiuti una risorsa e quindi nuova fonte di ricchezza.


Il disagio, associato agli atti vandalici e alle scorribande degli animali randagi, è tangibile specialmente nelle periferie.


mercoledì 23 dicembre 2020

Convivenze

Seduta aspetta. Ormai è di casa e molti le portano qualche avanzo. Non è più timorosa. Ha vinto la sua natura schiva dopo avere capito di non correre alcun pericolo ed ora si lascia persino avvicinare. Anzi sembra avere capito che nessuno ha intenzioni cattive nei suoi confronti. E lei resta in attesa anche fino a tarda ora.

Stamane dopo una breve sosta tra le macchine del parcheggio si è incamminata verso la tana. Con agili balzi ha attraversato la strada e, dopo averci osservati, si è eclissata tra gli sterpi e l'erba alta oltre il canale in cemento che raccoglie le acque piovane.

È un po' meglio che essere invasi dai ratti.

La volpe ha un'eleganza inconfondibile. La sua coda è, per i cacciatori un cimelio da mostrare, mentre per animalisti, narratori e poeti è simbolo di grazia, astuzia e libertà.

Libertà da ogni fardello superfluo

La volpe non accumula. Cerca il giusto equilibrio tra causa ed effetto. Cerca cibo nella giusta misura, utile per il sostentamento suo e dei cuccioli

Ormai non si nasconde più. Da qualche tempo accetta i bocconcini e si lascia avvicinare. Esce dalla tana e si aggira nell'abitato in cerca di cibo per i cuccioli.

La volpe ha abbandonato la sua proverbiale diffidenza nei confronti degli esseri umani e si lascia fotografare. Guarda nell'obiettivo e mi fissa. Aspetta che scatti la foto. E poi continua nella sua ricerca. S'infila tra i cespugli e scompare.

Per oggi ha ottenuto quello che voleva. Qualcuno ha lasciato ai margini della strada qualcosa per lei e i piccoli. E gli scatti diventano un tramite di riconoscente complicità catturata e elargita

giovedì 2 gennaio 2020

monopattini elettrici, Rienzi contro

 

 

Paragonare e assimilare i monopattini elettrici alle biciclette per Rienzi è pari ad una catastrofe per la viabilità e la sicurezza stradale.


E sì! Il nuovo terrorizza. Ma pare che Rienzi non abbia valutato, a causa del panico che l’induce a dire il contrario e trovare cavilli alla legge in questione?, quanto bene farebbe una mobilità intelligente specie nelle grandi città laddove si impone il fermo o la circolazione a giorni alterni delle automobili per limitare i danni da smog.

Partendo dal presupposto e date per buone le notizie scientifiche sulle condizioni climatiche impazzite a causa dell’eccessiva emissione di gas serra, incentivare la circolazione dei monopattini elettrici è una mossa intelligente! E certamente non si incentiva nessuno se si iniziano a mettere lacci e lacciuoli ai potenziali utenti che guardano con positività ad un mezzo di locomozione snello, poco impegnativo nel trovare un parcheggio e tutto sommato veloce per coprire piccole distanze urbane.

Odiosi balzelli a parte come le assicurazioni e le altre imposizioni economiche connesse all’uso dei locomotori privati che spesso risultano infondate nella gestione della sicurezza e nella tutela della propria e altrui incolumità, il codacons e quindi, Rienzi farebbe bene a tutelare davvero i consumatori, dimostrando fiducia sulla corretta e responsabile condotta di guida in generale e nello specifico invogliare il governo a trovare meccanismi economici incentivanti.

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