Capodanno in Calabria

 Nostalgia? No, qualcosa di più profondo

"cucina tipica catanzarese: u morzeddhu"

Come da tradizione “a trippa pippija kjanu kjanu subba u fhocu” rimane da prendere la pitta, cuocere qualche mazzetto di rape, insomma le solite cose che si fanno a fine anno nell'attesa del nuovo nelle case dei calabresi.

Pitta per morzello catanzarese

In Calabria:

Le consuetudini sono forti e nonostante le avversità che abbiamo affrontato nel corso dell'anno e anche nei recedenti spingono a non demordere. Almeno in tavola non deve mancare la lenticchia, i lupini e le altre cibarie beneauguranti associati a simboli di abbondanza e buon augurio.

Si spera. Nonostante tutto. E Anche questa volta, come sempre, tenacemente facciamo scorpacciate di lenticchie che, procurano di certo mal di pancia ma, non portano soldi. Ma imperterriti brindiamo al nuovo anno. Esorcizziamo la mala sorte con i botti, il frastuono mediatico e canzonettistico degli appuntamenti di piazza bagnandoli con spumante da pochi euro in bicchieri di carta.

Questa volta tocca a Crotone.


La rai porta il suo potente occhio in piazza Pitagora. Nel carrozzone guidato da Amadeus personaggi di secondo livello dovrebbero fare spettacolo, cantare patetici amarcord, deviare i cattivi umori di una terra abbandonata dopo essere stata saccheggiata. Ma va bene anche così! Da quando si parla dell'appuntamento di fine anno le strutture ricettive di Crotone e dintorni sono piene e anche la regione gode di spot interessanti che rendono un po' di giusto servizio pubblico nel divulgare le bellezze territoriali paesistiche e storiche.

Ormai si naviga dentro bolle mediatiche parallele in cui la realtà è tutt'uno con il niente sociale fotoscioppato diligentemente per accalappiare desideri e fare business.



La solidità di un introito sicuro può rendere l'esistenza meno capricciosa e servile.

Quando i cugini di campagna esordirono, tanto per rimanere in tema di ospiti e ospitalità, nelle case dei calabresi gli odori sottolineavano i periodi sacralizzandoli.

L'odore di fritto, del baccalà, delle triglie e del pesce azzurro, anticipava la nascita del Bambinello.

Le case affollate di parenti e conoscenti accoglievano tutti attorno ai tavoli, in cucina e soggiorno, e le bucce dei mandarini facevano da tappabuchi sui numeri delle cartelle della tombola. 5 lire, 10 lire a cartella. Non si giocava per fare soldi ma per puro piacere di stare in compagnia e le vincite erano oggetto di amorevole sfottò.

È irrilevante ricordare i sogni di quell'epoca vista la deriva sociale e intellettiva odierna. Lascio alla buona volontà dei sognatori ripercorrere velocemente gli anni delle conquiste sociali, dagli anni '60, 70 e '80. anni in cui le intenzioni di quanti impegnarono le proprie energie intellettive con onestà intellettuale per migliorare l'esistente non avevano secondi fini. E chi faceva politica fuggiva gli incarichi che puzzavano di conflitto d'interesse.

Intanto “a trippa pippijha subbra u gassu” la trippa cuoce lentamente sul gas. Il vino rosso, insieme alle solite cibarie, arreda e fa festa sulla tavola tristemente. Non c'è stato il salto di qualità desiderato!

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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