Mattarella, il grande saggio.
Pacatamente, il presidente della
repubblica Sergio Mattarella sta riportando nell'alveo costituzionale
le intemperanze di Salvini e Di Maio.
I due hanno lavorato al contrario
rispetto alle direttive dettate dalla nostra costituzione. Cioè,
hanno prima stilato la lista dei ministri e designato il premier
piuttosto che lasciare il compito al presidente della repubblica che
ne ha diritto e modo istituzionale nel conferire incarichi e ruoli.
Come si è visto nella giornata di
ieri, il Capo dello Stato, che continua a ripetere: "governo
politico o urne" ha incontrato nel pomeriggio il leader del M5s.
Poi ha visto anche il premier tecnico in pectore, Carlo Cottarelli,
per un incontro "informale" dopodiché è stato deciso che
il presidente del Consiglio incaricato non sarebbe tornato in serata
per sciogliere la riserva.
In questo lasso di tempo le notizie si
sono rincorse e rimbalzate l'una sull'altra.
Salvini gioca le sue carte. Continua a
parlare degli italiani e del come siano stati messi alla porta ma
dimentica di dire di avere stralciato il cerimoniale dettato dalla
Costituzione.
Di maio non parla più di sfiduciare il
Presidente e aprire un procedimento d'accusa (assurdo) nei suoi
confronti ma sta in stand by.
Anche la Meloni aspetta. E Berlusconi
pare sia possibilista nonostante i rumors azzurri.
Insomma Mattarella sta pazientemente
tessendo le trame per un probabile governo tra i vincitori delle
ultime elezioni. Sta, si suppone, rivedendo i ministri suggeriti dal
precedente incaricato Conte che ne è stato un semplice “commesso”
latore di decisioni prese altrove.
Non credo che il nodo principale sia
legato al nome del prof. Savona, già ministro nel governo Ciampi,
bensì Salvini.
Salvini che non vuole governare adesso con dei numeri risicati ma spera in imminenti elezioni per potere sbancare imputando colpe a quanti gli hanno interdetto il cammino.
Salvini che non vuole governare adesso con dei numeri risicati ma spera in imminenti elezioni per potere sbancare imputando colpe a quanti gli hanno interdetto il cammino.
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