Le malelingue sono quelle persone che
ricamano sulle decisioni e sui pensieri degli altri senza conoscerne
le vere intenzioni e le motivazioni che hanno spinto ad assumere
determinati atteggiamenti nei confronti della vita, la propria e
quelle dei congiunti più prossimi di quanti sono oggetto delle
attenzioni dei maldicenti.
Le malelingue non sempre sono cattive;
spesso e nella maggior parte dei casi sono stupide lingue che partono
in interminabili maratone logorroiche senza prima accertarsi di
essere connesse al sistema centrale: il cervello!
Le malelingue hanno gli occhi chiusi.
Li sbarrano a doppia mandata lasciando solo una fessurina piccola
piccola per sbirciare sulle viuzze incerte dei loro simili e
camminarvi sottobraccio evitando di inciampare nella pacata
intelligenza delle loro vittime e ammettere gli errori causati dalla
parolaia soverchiante protervia che le accomuna.
Stupidità e invidia moltiplicano la
merda esistenziale dei mal dicenti che gettano codardamente sugli
ignari malcapitati esponenziali ambigue fantasie. Lingue biforcute, e
ce ne sono molte che spiano nella vita degli altri ma che non si
soffermano ad introspezioni costruttive, che rovinano con giudizi
sbagliati le socialità e spingono verso il basso la crescita
culturale dei singoli e quella collettiva.
Questa la sintesi che leggo nel
“capriccio di creta” plasmato dal maestro Mario Iannino. Di cui
vittime siamo un po' tutti.
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