giovedì 3 novembre 2016

Non vorrei dire una cazzata

Federica è d'accordo!

È d'accordo su tutto. Ma per evitare di dire “qualche cazzata” si fa chiamare Pietro il quale, però, ammette l'errore per non avere attivato il servizio scuolabus per disabili in funzione del trasferimento delle competenze dalle province alla regione in vigore da gennaio.

Ciononostante, lei, lotta contro chiunque la addita accusandola di negligenza.
L'assessore detta le linee politiche. È il suo staff a dovere stilare i processi in base alle normative vigenti. Così ha detto in un faccia a faccia con Pollichieni, direttore della testata giornalistica “corriere della calabria”.

Ho rivisto più volte il filmato ed ho avuto la netta sensazione di trovarmi davanti una donna tenace, convinta delle sue idee nonostante l'evidente flop.

È forgiata dalla politica e perciò non ci pensa minimamente a presentare le dimissioni. Lo farà solo quando qualcuno le si metterà di traverso e non le consentirà di portare a termine il suo programma politico per la sua regione che ama come e più di una mamma.

Dalla sua parte ha la scusante di essere giovane. Caparbia quanto basta per smuovere apatie e controindicazioni al cambiamento.
Aspettiamo fiduciosi che il cambiamento ci sia per davvero. Intanto sono trascorsi tre anni dall'insediamento di Mario Oliverio e della sua giunta tecnica.

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