Se il commissario di Roma con due
ordinanze per il decoro ha “stroncato” un'attività a metà tra
il folklore e lo stalking, perché a Catanzaro non si promuove
un'azione analoga nei confronti dei parcheggiatori abusivi che da
qualche anno fanno da padroni nei pochi spazi liberi rimasti in città?
Nel provvedimento il commissario vieta
qualsiasi attività che preveda la disponibilità a essere ritratto
come soggetto storico a fronte di passaggio di denaro.
Il divieto si impone ai fini della
tutela della sicurezza urbana in quanto i soggetti dediti a
tali attività agiscono frequentemente con modalità inopportune, insistenti e talvolta aggressive.
A Catanzaro i parcheggiatori abusivi,
tutti immigrati, non sono vestiti da centurioni e non propongono
fotografie in costume ma deturpano ugualmente il decoro urbano con i
loro gesti e chiedono soldi per fare parcheggiare, tra l'altro, in
divieto di sosta, la macchina agli automobilisti intimoriti. E non è
un'esagerazione parlare d'intimidazione! Chi, d'altronde starebbe
tranquilla sapendo di avere lasciato la macchina in balìa di
qualcuno che potrebbe “vendicarsi” per non essere stato
“accontentato”?
Siamo lì lì, ad un passo dalla cultura malavitosa che tanto indigna le associazioni e le persone colte.
Possiamo associare la richiesta di soldi, anche se si tratta di pochi spiccioli, al tanto odiato “pizzo” che i malavitosi chiedono ai cittadini impauriti?
Possiamo associare la richiesta di soldi, anche se si tratta di pochi spiccioli, al tanto odiato “pizzo” che i malavitosi chiedono ai cittadini impauriti?
E se, col tempo, si facessero più
arditi?
Interrogativi leciti che giro volentieri al sindaco ed al prefetto della città speranzosa di risposte e fatti concreti.
Interrogativi leciti che giro volentieri al sindaco ed al prefetto della città speranzosa di risposte e fatti concreti.
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