FUORI DAL CORO

Mediterraneo.


Dal nero al bianco e dal rosso all'oro. colori forti, gesti decisi, ponderati, sussurrati, a volte velati come a voler coprire in un sudario collettivo sogni e speranze di gente privata del futuro. strappi, lacerazioni, occultamenti che evidenziano drammi interiori, fisici e psicologici di fuggitivi visti come invasori da qualcuno e fratelli da accogliere da altri. gente altra, nemici da ricacciare fuori i confini della propria terra, uomini, donne e bambini da respingere in mare aperto, contro ogni logica della marineria lasciata morire nel mediterraneo, in acque internazionali, per nascondere, in quei pochi nodi, l'ultimo, estremo atto di civiltà di chi ancora ha una coscienza.

Dalla crudeltà degli uomini, altri immortalano e presentano in pochi centimetri quadrati quel che rimane del mercato di carne umana e consegnano alla comunità le nefandezze sotto forma di opere d'arte. Attimi di storia immortalati levano scudi di denuncia al cielo. Preghiere. Invocazioni. Bestemmie. Maledizioni ...
Come definire il dolore che si leva dalla tela di Picasso dopo il bombardamento nazista su Guernica o il dramma descritto da T. Géricault nella “zattera della medusa”?


Siamo abituati ad attribuire bellezza laddove riusciamo a proiettare il nostro vissuto; cioè, laddove leggiamo forme conosciute che ci suggeriscono attività o rimandano a concetti e immagini familiari.
In sintesi, il godimento estetico è godimento oggettivato di noi stessi e del nostro sapere. Quindi, l'evento si presenta come buono o cattivo allorché siamo rassicurati e non destabilizzati.
Differentemente, nelle cosiddette forme espressive che definiscono e etichettano l’arte dei popoli primitivi nonché le civiltà preclassiche e orientali, il sentimento dotto è assente e prevale il dato anti naturalistico. Sintetico. Astratto! l’esistenza di un impulso originario di astrazione tende all'inorganico, al regolare, al geometrico. In una parola al gioco creativo che sovverte luoghi comuni, visioni, sentimenti e estetica.

Dalle macerie provocate dalle menti malate che governano le potenze mondiali scatta la denuncia colta, estrema degli artisti. E poco importa se a provocare i misfatti siano persone tutelate da leggi appositamente promulgate. Di fatto, l'azione imposta dai legislatori e la consequenziale carneficina, rimane un oltraggio alla vita.

Drammi della miseria e della cupidigia umana. Discriminazioni etniche o culturali accadono davanti ai nostri occhi.

Migrazioni di interi popoli costretti dalle carestie e dalle guerre intraprendono i viaggi della speranza. Viaggi dal sapore beffardo costati più di quanto potessero e avessero immaginato allorché iniziarono il cammino tra i cretti roventi della terra africana. Viandanti in cammino verso la libertà, oltre il deserto e il mediterraneo che non hanno fatto i conti con la cupidigia degli uomini evoluti e gli eccessi ideologici dei dirigenti locali dei paesi europei.

Mediterraneo, via della civiltà diventata tristemente nota alle cronache per i troppi morti in fuga dalla fame.
Mediterraneo, business.
Mediterraneo, grido dei superstiti; pianto dei morti e dei sopravvissuti.
Mediterraneo, ponte di caparbietà, miraggio che aiuta a superare le sofferenze e raggiungere l’agognato traguardo.

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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